Cultura ed eventi

Musica non convenzionale alla Piscina di Levico Terme: Santini-Salis-Sanna Trio e degustazione vini

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Inizia il breve ciclo di concerti non convenzionali al Bar Rarinantes della piscina di Levico Terme. La serata si apre con coraggio con un trio di Improvvisazione Radicale, genere musicale di confine nato in ambito jazzistico.

Suo grande teorizzatore è il chitarrista inglese Derek Bailey (1930-2005) dal quale è impossibile prescindere. La serata evento inizia alle ore 18.00 nel porticato della piscina, zona coperta riscaldata con stufe da esterno ad irradiazione termica. La serata sarà arricchita da una vasta gamma di degustazione vini (Euro 2,50 al calice: degli ottimi vini neri -Cimbro Rosso, Pinot Nero, Teroldego, Marzemino, Traminer; e degli altrettanto ottimi vini bianchi -Gewurtztraminer, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Müller, Prosecco Molmet Valdobbiadene, Vino bianco friulano), ci saranno anche Tisane e Vin Brulè a Euro 2,00 oltre che un ricco buffet di assaggi finger food.

A seguire il concerto (ingresso libero ad offerta) che avrà inizio alle ore 18.30; in caso di maltempo l’evento sarà spostato all’interno della struttura.

 

 

Venerdì 24 febbraio,

Ore 18.00: DEGUSTAZIONE VINI

Ore 18.30: SANNA, SALIS, SANTINI TRIO

(Entrata libera ad offerta)

Luca Santini: Cornetta, objects

Giacomo Salis: Percussion, objects

Paolo Sanna: Percussion, objects

 

PAOLO SANNA

E’ un noto batterista e poli-percussionista di Cagliari, con svariati album all’attivo, sia da solista che in collaborazione con altri musicisti di confine. Appassionato di percussioni di tutto il mondo, tiene seminari sulle percussioni etniche.

La sua batteria ideale è una mini orchestra polifonica di percussioni varie, dove poter estrarre suoni (non necessariamente ritmi) ma anche riverberi e risonanze, in un mix di “musica concreta” e rumoristica industriale. L’approccio di base è quello dell’improvvisazione libera che parte dalla destrutturazione del suono convenzionale per poi giungere alla composizione istantanea come risultato finale; da anni porta avanti il proprio progetto muovendosi in area radicale, sperimentale e di ricerca.

Collabora con musicisti che si muovono sempre in area sperimentale prediligendo la forma di solista o di duo. Con il cornettista Santini suona nel duo Santini/Sanna concretizzato nel 2014 nell’album Elementi; con Salis fonda il Paolo Sanna/Giacomo Salis Percussion duo, progetto volto alla ricerca sul suono, silenzio e rumore, attraverso l’utilizzo di tecniche estese e set preparati.

La libera improvvisazione è la prassi esecutiva che porta il duo a scandagliare le possibilità offerte dalle batterie e dalle percussioni arrivando, con grande equilibrio, ai risultati ricercati. Spaziano dalla tradizione del percussionismo di scuola free americana fino alla scuola post free europea, dalla musica classica contemporanea alle musiche classiche e popolari dal mondo: questi gli elementi che vanno ad alimentare il suono del duo.

L’eclettismo innato di Sanna lo porta infine a relazionarsi con altre forme d’arte, sempre in ambito improvvisativo e sperimentale, quali il teatro e la danza, nello specifico quella Butoh, forma di danza moderna giapponese particolarmente incentrata sul gesto e il movimento.

 

GIACOMO SALIS

Batterista e percussionista cagliaritano, da qualche tempo affronta lo studio del cut-up sonoro e della ricerca noise elettronica.
Da sempre interessato al rapporto musica-immagine, dà vita al progetto Lady Radiator, con cui sonorizza vari lungometraggi e film muti. Con il progetto solista My Problem Child crea spazi sonori destinati ad incontrare altri linguaggi con una particolare attenzione alla video-arte, l’installazione e il teatro, con un sound che oscilla tra dark ambient, noise e sperimentazione elettro-acustica.

Partendo da un forte utilizzo del loop sviluppa l’idea di una musica “orizzontale”, avvolgente, ricca di spunti cinematografici e notturni. Parallelamente all’attività da percussionista e noiser si occupa di musica applicata e sonorizzazioni.

 

LUCA SANTINI

Il cornettista Luca Santini è un musicista jazz roveretano, membro stabile per quasi 10 anni nella VL.Big Band diretta prima da Alessandro Zampini e successivamente da Carlo Alberto Canevali (con il quale incide un lavoro in trio assieme ad Alessandro Fedrigo Ball Gag per la NBN Records).

Progressivamente si avvicina sempre di più alla musica non idiomatica, sviluppando un lavoro sullo strumento utilizzando tecniche non convenzionali e partecipando in tal senso a numerosi workshop tenuti da diversi musicisti europei e non (Axlel Dorner, Seijiro Murayama, Enrico Malatesta, Ingar Zach, Burkhard Beins, An Tez, per citarne alcuni).

In questo ambito è membro stabile del quartetto Pequod assieme a Federico Robol, Massimo Valentonotti e Antonio Bertoni, con cui incide Ex lavoro pubblicato su vinile per l’etichetta Kohlhaas.

 

SANTINI-SALIS-SANNA TRIO

La collaborazione dei tre musicisti nasce in modo spontaneo dopo diverse uscite documentate su cd:

il duo Santini/Sanna ha all’attivo un lavoro dal titolo Elementi uscito nel 2014 (Setola di Maiale), il Giacomo Salis/Paolo Sanna Percussion duo ha prodotto vari lavori, tra i quali uno split tape in collaborazione con il musicista My Problem Child (uscito per l’etichetta tedesca Gravity’s Rainbow tape) e il cd Kio Ge frutto della collaborazione con il sound artist americano Jeph Jerman (uscito lo scorso dicembre per la label londinese Confront Recordings di Mark Wastell).

La ricerca sul suono, la sperimentazione e l’improvvisazione non idiomatica sono gli elementi che portano il trio a sviluppare una performance che ha come risultato finale la composizione istantanea.

 

IMPROVVISAZIONE RADICALE

L’improvvisazione radicale è un genere musicale al confine del concetto di musica stesso, nato in ambienti jazzistici nel XIX secolo. L’idea di base è che si possa giungere a una composizione finale partendo da un piccolo spunto, da un’idea, senza partiture precostituite, e da qui seguire l’istinto del momento introducendo nella composizione non solo i suoni propri dello strumento ma ogni elemento musicale funzionale per l’esecuzione stessa (tecniche estese). Nasce da sé che si possano usare rumori, riverberi, armonici, ma anche pause, silenzi, sospensioni dando loro la giusta voce nel contesto della composizione

La ricerca sperimentale sulle potenzialità sonore dello strumento è quindi parte integrante di questa filosofia. E’ chiaro che siamo ben lontani dal concetto di musica a cui siamo abituati, con parti ritmiche a sostegno di una struttura melodica. La destrutturazione della musica è la base da cui partire: non si tratta di esplorare l’improvvisazione in sé ma i suoi confini più estremi

Anche gli strumenti canonici si sottopongono a questa epurazione e possono essere reinterpretati in quello che viene definito “Set Preparato”, ossia l’uso di artifizi per poter produrre suoni diversi da quelli per il quale lo strumento è stato originariamente pensato.

 

 

Prossimo evento: Venerdì 3 Marzo MARIA DEVIGILI DUO

 

Per contatti ed informazioni:

Piscina di Levico Terme 0461-700373

info@rarinantesvalsugana.it

www.rarinantesvalsugana.it

 

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— Onda Musicale

Tags: Antonio Bertoni
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