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“Una vita -in due volumi” di Laura Trevisan

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E’ un piacere nell’era digitale poter parlare ancora di un libro cartaceo, di quelli addirittura scritti a macchina in bella copia, con rumorosa costanza e infine corretti a mano.

E’ altresì un piacere sfogliare un libro reale e concreto, sfiorarne le pagine, sottolineare le frasi salienti a matita, perdersi nell’immagine di copertina.

Anche se il libro di cui parlerò oggi si presenta in un volume scarno, stampato in versione economica e dalla copertina minimalista. Uno stile che si ripercorre nel suo interno: crudo, secco, spigoloso ma, soprattutto, ESSENZIALE.

Libro cartaceo o versione e-book alla fine poco importa, quelli di cui sopra sono solo dettagli sofisticati ed estetici di pochi nostalgici, ciò che veramente importa è invece il messaggio che, se c’è, arriva egualmente, forte e potente come nel caso di questo originale romanzo. “Una Vita -in due volumi”, attraverso l’esperienza di chi scrive, porta un messaggio di forza e speranza per tutte le donne, conferisce dignità alle battaglie della vita, è soprattutto “un messaggio a tutte le madri che vogliano imparare a diventarlo”, come riferito dall’autrice stessa nella sua prefazione.

Ho parlato di ‘romanzo‘ per descrivere “Una Vita” ma in questo caso si tratta di un vocabolo da trattare con le dovute cautele. Ed esplicitazioni. A livello scolastico si esce con un’idea ben chiara di come un romanzo debba essere strutturato: ecco, “Una Vita” ne è l’esatta antitesi. La storia è frammentaria, vaga, tutta da ricostruire perché scritta sì in prosa ma quasi in versi, per brevità di frasi e composizioni. A comporre il puzzle della storia ci sono lettere… letterine… biglietti scambiati tra i banchi di scuola, quasi… molto spesso dei veri e propri AFORISMI invece, carichi di lucida saggezza.

Come nel noto seppur datato scatch telesivo di Walter Chiari (eh sì, era ancora in bianco e nero…) non è l’abito ad adattarsi alla persona, ma l’uomo stesso che lo indossa. Così in questo romanzo non è la storia che si spalma in uno schema ma la trama stessa a costruire il divenire delle cose: quasi un precedente letterario, in questo senso.

Come un romanzo vero invece è la trama, con i personaggi che si svelano ad ogni rigo mentre si definisce il loro ruolo nella storia. Tutta da intuire ed interpretare, perché mai svelata con dovizia di particolari.

L’autrice è Laura Trevisan, classe 1946, ex insegnante in un remoto paesino del Veneto e già penna di due volumi di poesie. Donna tra le donne, narra della sua vita, in particolare dei problemi con un figlio e dell’incontro con il suo psicoterapeuta, evento che le segnerà la vita intera. Una vita che non è un continuum logico-razionale di tipo cartesiano, ma la vita che si presenta in tutte le sue poliedriche sfaccettature e in tutti i suoi imprevisti. Nel suo quotidiano nel quale agiscono storie, personaggi, situazioni: un matrimonio difficile, tragicamente concluso; due figli da gestire con tutti i loro problemi; un incontro imprevisto. Sullo sfondo una storia d’amore. Un amore senza tempo e oltre il tempo, ancora ben vivo nell’animo della protagonista.

Lo pseudonimo del suo “Lui”? Hermes Rolandi, così nel libro. Il suo vero nome? L’autrice, dopo vent’anni dall’accadimento dei fatti, si pone ancora il problema sul diritto di rivelarlo o meno…

Eccoci quindi alla seconda parte del romanzo che è invece formata da lettere, lo scritto si fa quindi più esteso ma lo stile rimane quello: asciutto, sintetico e terribilmente lucido.

In conclusione? Si legge agevolmente, in qualsiasi luogo, nei ritagli di tempo; se non fosse per il formato potrebbe essere un piacevole compagno tascabile. Un Bignami di saggezza, nel buon senso del termine, che suggerisco ad ogni persona voglia restare ancora stupita dalla profondità del quotidiano.

 

Giuseppina Locatelli – Onda Musicale

 

Una Vita in due volumi

Laura Trevisan

Este Edition

Ferrara 2016

 

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— Onda Musicale

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