Cultura ed eventi

Uomini, boschi e prati. Paesaggi dell’umanità

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Le celebrazioni del 50° anniversario di Casa degli Artisti si aprono con la mostra promossa da MaB Biosfera Unesco «Alpi Ledrensi e Judicaria dalle Dolomiti al Garda».

In onore del paesaggio che ha meritato il prestigioso riconoscimento, e degli uomini e delle donne che quel paesaggio hanno curato e custodito, accostati agli uomini e alle donne che oggi proseguono in quella cura e in quella custodia.

CANALE DI TENNO – Nell’anno del suo 50° compleanno Casa degli Artisti apre sabato primo aprile (inaugurazione alle ore 18) la propria Stagione di attività culturale festeggiando il paesaggio, quello cui Unesco ha riconosciuto la prestigiosa qualifica di Riserva della biosfera. Un paesaggio che si estende dalle Alpi ledrensi al Tennese, dalle Giudicarie esteriori alle alte quote delle Dolomiti di Brenta, in un’ascesa reale e metaforica non solo di bellezza e di biodiversità, ma anche – nello spirito della Riserva della biosfera – di genti e di cultura, di manufatti e di cura del territorio, di persone e di vicende umane.

La mostra «Uomini, boschi e prati. Paesaggi dell’umanità», dichiara subito, esplicitandoli nel titolo, quali sono i protagonisti e la reale sostanza di questo territorio, e racconta il valore e le caratteristiche dell’importante riconoscimento di Unesco. Fino all’11 giugno.

È un elogio alla pluralità, il riconoscimento internazionale di Riserva della biosfera, assegnato da Unesco (United nations educational, scientific and cultural organization) all’interno del Programma sull’uomo e la biosfera MaB (Man and Biosphere) al territorio che parte dalla bassa Val del Chiese e sale, in una danza ondulante di altimetrie, la Val di Ledro, per poi scendere a sfiorare il Garda e quindi risalire verso il Tennese e le Giudicarie esteriori, fino a raggiungere le altezze estreme delle Dolomiti di Brenta. Sedimentazioni plurime, ambientali e culturali, che a differenza dei Patrimoni Unesco (World Heritage Sites) da conservare intatti nella loro bellezza cristallizzata, raccontano l’incontro virtuoso tra l’uomo e l’ambiente. Un viaggio che a volo d’uccello copre trenta chilometri di paesaggi: densi, pieni, vivi di storia, di vicende, di persone.

È un elogio alla bellezza e alla cura della terra, quello che gli osservatori internazionali hanno sottoscritto, la conferma di una relazione particolare, vicina e stretta, che gli uomini e le donne hanno sempre vissuto nella quotidianità, nelle cose di tutti i giorni. Una governance antica, inscritta negli statuti, nelle carte di Regola, nelle forme di cooperazione, nella sapienza di chi dialogava con la terra come fonte di sostentamento. Una relazione necessaria che conosceva la misura come buona pratica, perché maltrattare la terra significava maltrattare se stessi.

Una rapporto con la terra certo non semplice, se si considera che l’89 per cento del territorio compreso nella Riserva della biosfera è occupato da boschi, pascoli e rocce: una conformazione che disegna i destini degli uomini, che a quei boschi e a quei pascoli hanno consacrato le proprie vite.

«A seguito del riconoscimento Unesco, del giugno 2015 – spiega la coordinatrice del MaB Biosfera Unesco Micaela Deriu – i territori coinvolti hanno lavorato assieme per definire un programma di attività e di iniziative, e la scelta di iniziare con questa mostra mira a ricordare le profonde motivazioni culturali del riconoscimento che, voglio sottolinearlo, non prevede né consente la creazione di nuovi vincoli territoriali. La mostra vuole essere un invito rivolto alle comunità locali, alle istituzioni e alle persone che abitano e vivono questi territori a rafforzare la consapevolezza del valore e dell’alta qualità dell’ambiente, prodotto e mantenuto fino ad oggi, e l’impegno nel proseguire quel rapporto virtuoso tra le attività dell’uomo e la gestione del suo territorio. Tutte le attività promosse dal MaB Biosfera Unesco sono finanziate dalla Provincia autonoma di Trento, dai Bim del Sarca Mincio Garda e del Chiese, e dalle Comunità di Valle delle Giudicarie e dell’Alto Garda e Ledro».

La mostra è promossa da MaB Biosfera Unesco «Alpi Ledrensi e Judicaria dalle Dolomiti al Garda» in partnership con i territori coinvolti: Apt Garda Trentino, Apt Terme di Comano, Consorzio turistico Valle di Ledro, Consorzio turistico Valle del Chiese, Ecomuseo della Judicaria e tutti i Comuni parte del MaB: Bleggio Superiore, Bondone, Comano Terme, Fiavé, Ledro, Riva del Garda, San Lorenzo Dorsino, Stenico, Storo e Tenno.

La mostra è curata da Roberta Bonazza con il supporto di Franco Pivetti, per il coordinamento della Casa degli Artisti «Giacomo Vittone».

 

(rt)

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— Onda Musicale

Tags: Riva del Garda
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