Secondo quanto si legge sul giornale on line Nashville Post, nonostante i guadagni annuali che superano il miliardo di dollari, il bilancio della storica manifattura di strumenti musicali sarebbe stato profondamente scosso dalla maturazione delle obbligazioni per oltre 375 milioni.
Di certo anche le premature dimissioni del direttore finanziario Bill Lawrence non hanno aiutato l’azienda. Inoltre l’azienda dovrà corrispondere anche i prestiti agli istituti di credito tramite obbligazioni, emesse nel 2013, entro la fine del prossimo mese di luglio.
L’amministratore delegato di Gibson Henry Juszkiewicz ha dichiarato: “La Gibson tornerà ai migliori risultati finanziari che l’azienda ha visto nella sua storia.”
La Gibson (leggi l’articolo) ha anche rilasciato una nota in risposta alla notizia che sarebbe scaduto il tempo per cancellare i propri debiti, in cui si delinea un quadro più roseo per il futuro della società, anche se sembra che alcuni dei suoi attuali marchi potrebbero finire per lasciare il gruppo o scomparendo del tutto.
La nota dice che: “Gibson ha soddisfatto tutti gli obblighi attuali verso gli obbligazionisti e la società intende focalizzare ulteriormente il proprio business audio consumer del marchio Philips su quei prodotti che hanno un maggiore potenziale di crescita”.
Rapporti avvenuti nei giornio scorsi hanno indicato che Gibson, il famoso produttore di strumenti noto per aver sviluppato alcuni dei più popolari modelli di chitarra elettrica, potrebbe andare in bancarotta già quest’estate. (leggi l’articolo)
Il problema sembrava essere un’incapacità di rifinanziare le obbligazioni della società, il che avrebbe comportato l’obbligazione della società a pagare insostenibili $ 145 milioni in prestiti bancari a luglio. (leggi l’articolo)
La crisi arriva dopo la partenza dell’ex direttore finanziario dell’azienda, Bill Lawrence, dopo un mandato di meno di un anno. Dichiara inoltre che Gibson progetta di “eliminare segmenti di prodotti che non soddisfano le nostre aspettative e hanno un piccolo vantaggio in futuro. ”
Questo fa eco alla fine dello sviluppo del software musicale Cakewalk di proprietà di Gibson alla fine dell’anno scorso. «Una volta realizzate queste operazioni saremo in grado di ridurre il debito e generare fondi da destinare ai comparti più fiorenti. E’ importante che la nostra attività torni al successo in modo da ottenere le migliori condizioni per rifinanziare la nostra società».
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