Una statua di Michael Jackson è stata rimossa dal National Football Museum di Manchester, Inghilterra, giovedì 7 marzo, in seguito all’uscita del discusso documentario Leaving Neverland. (leggi l’articolo)
Il documentario rivelatore, che è stato trasmesso sulla rete televisiva HBO all’inizio del 2019, dettaglia le accuse di Wade Robson e James Safechuck sul il defunto re del Pop che ne avrebbe abusato sessualmente per anni, quando erano bambini nelle stanze segrete del suo Neverland Ranch in California.
Sulla scia del documentario della HBO “Leaving Neverland”, incentrato sulle accuse di molestie di bambini contro la pop-star Michael Jackson, alcune stazioni radio, tra cui tre canadesi e due neozelandesi hanno iniziato a rimuovere le canzoni dell’artista dalle playlist. (leggi l’articolo) Infatti, MediaWorks e NZME hanno detto che, per ora, non trasmetteranno le canzoni di Michael Jackson.
“Siamo attenti ai commenti dei nostri ascoltatori, e il documentario pubblicato domenica sera ha creato delle reazioni – ha detto martedì a Variety un portavoce di Cogeco Media, che possiede le tre stazioni – CKOI, Rythme e The Beat – Preferiamo osservare l’evolversi della situazione rimuovendo le canzoni dalle nostre stazioni, per il momento.“
Parlando con il giornale britannico The Telegraph, il regista di “Leaving Neverland” Dan Reed ha affermato: “La menzogna che Jackson ha perpetrato mentre era vivo che era un grande difensore e sostenitore dei bambini – e la ferocia con cui i suoi soci in affari e la sua famiglia lo hanno difeso significa che la sua caduta sarà ancora più pesante.“
La famiglia del defunto cantante ha chiesto all’emittente di non diffondere il documentario, adducendo come causa il fatto che i registi non abbiano chiesto la loro versione, e dunque non abbiano dato loro la possibilità di rispondere alle accuse. La famiglia di Michael Jackson è infuriata e minaccia pesantissime azioni legali. (leggi l’articolo)
“Michael ha sempre rivolto l’altra guancia, e anche noi famigliari lo abbiamo fatto, quando qualcuno ha accusato i membri della nostra famiglia: questo è il nostro modo di affrontare le cose. Ma non possiamo semplicemente stare fermi mentre continua questo linciaggio mediatico e pubblico…. Michael non è qui per difendersi, altrimenti siamo certi che queste accuse non sarebbero state fatte.“
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