Londra, fine settembre del 1969, gli anni ’60 sono quasi finiti così come il sodalizio artistico di uno dei gruppi più memorabili della storia, i Beatles.
Il quartetto inglese, ormai scosso dai sempre più frequenti litigi interni, si ritrova per registrare uno dei loro album più famosi, soprattutto per la copertina, “Abbey Road”. L’album, il cui nome deriva da quello degli studi di registrazione, contiene tre canzoni non scritte dalla consueta coppia John Lennon e Paul McCartney.
Queste sono “Octopus’s Garden” firmata da Ringo Starr, si ispirò ad un polipo visto in una vacanza al mare, assieme a “Something” e “Here Comes The Sun” firmate entrambe da George Harrison. Proprio quest’ultima canzone, dolce e cristallina, è diventato un classico della band così come dell’attività da solista di Harrison che la suonava spesso.
Si dice inoltre che Harrison l’avesse scritta a casa dell’amico Eric Clapton per evitare, letteralmente, un meeting aziendale della band.
Ma c’è qualcosa che forse non tutti sanno, all’inizio era previsto un assolo di chitarra firmato sempre da Harrison.
Nel 2012 il figlio del famoso chitarrista, Dhani Harrison, ha consegnato allo storico produttore della band, George Martin, un nastro in cui compariva un assolo del padre che doveva accompagnare coro e tastiere.
La domanda di Martin, e non solo, è come mai non è stato incluso nella versione finale dell’album? Ad ogni modo sia lui, che i fan, sono grati a Dhani Harrison per questo preziosissimo ritrovamento.