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Chester Bennington: il cantante dei Linkin Park si è suicidato

Il musicista, 41 anni, è stato trovato morto nella sua casa di Los Angeles. Soffriva da tempo di depressione. Amico di Chris Cornell, gli aveva dedicato una lettera aperta.

Tra i più grandi rappresentanti del genere definito nu metal, che coniuga il rock pesante con influenze hip hop, i Linkin Park avevano ottenuto grande successo mondiale con il disco Meteora e in seguito avevano collaborato con Jay Z, il rapper imprenditore marito di Beyoncé.

L’ultimo album dei Linkin Park One More Light che segnava una svolta artistica più morbida nella discografia della band è uscito a maggio: l’ultimo concerto italiano dei Linkin Park  è stato invece il 17 giugno all’Autodromo di Monza all’interno della rassegna I Days Festival. 80.000 persone da tutta Italia lo hanno reso uno dei concerti di maggior successo dell’estate.

Chester aveva lottato per anni contro droghe e alcool, soffriva da tempo di depressione per un’infanzia complessa, drammatica. E la sua morte arriva a pochi giorni da quella di Chris Cornell, che si è tolto la vita (anche lui) impiccandosi poche settimane fa: oggi sarebbe stato il 53esimo compleanno del frontman dei Soundgarden. Forse un caso.

Sta di fatto che Chris e Chester erano grandi amici: in occasione della morte della voce del grunge di Seattle uno dei leader dei Linkin Park aveva anche scritto una commovente lettera:

Mi hai ispirato in modi che nemmeno puoi immaginare. Il tuo talento era puro e senza rivali – aveva scritto Benningont sui social -. La tua voce era gioia e dolore, rabbia e perdono, amore e crepacuore, tutto insieme. Suppongo che è quello che siamo tutti. E tu mi hai aiutato a capirlo».

— Onda Musicale

Tags: Linkin Park, Chris Cornell, Chester Bennington
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