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Roger Waters e Brian Eno contro Nick Cave: “La tua musica è irrilevante rispetto al problema”

Nella giornata di ieri, Nick Cave aveva indetto una conferenza stampa per parlare apertamente contro il movimento BDS (Boyott, Divestment, and Sanctions), dicendo che non avrebbe partecipato a nessun boicottaggio di Israele, come suggerito anche da Brian Eno, fondatore di Artisti per la Palestina.

Nick Cave si è scagliato contro il compositore, che non ha tardato a rispondere attraverso un comunicato: «L’argomentazione del movimento BDS è abbastanza semplice: Israele ha usato costantemente lo scambio culturale come forma di propaganda per migliorare l’immagine del proprio paese e per mostrare ‘il suo volto migliore’ ai ministeri degli esteri degli altri paesi. Il BDS sta semplicemente chiedendo agli artisti di non farsi strumentalizzare da questa propaganda politica. Non ha niente a che vedere con il censurare gli artisti – un’accusa che trovo difficile accettare in un contesto in cui milioni di persone vengono zittite in maniera grottesca. Israele spende centinaia di milioni di dollari in propaganda e insieme a coloro che definiscono queste iniziative come antisemite, danno un quadro inesatto di quello che effettivamente accade».

Tra gli artisti più rappresentativi del movimento c’è Roger Waters, che aveva chiesto a Nick Cave di non esibirsi in Israele, proprio come fatto a suo tempo con i Radiohead. (leggi l’articolo

Anche l’ex Pink Floyd ha risposto: «Nick crede si tratti di censurare la sua musica? Cosa? Nick, con tutto il dovuto rispetto, la tua musica è irrilevante se messa in relazione al problema principale, così come la mia o quella di Beethoven, non riguarda la musica, ma i diritti umani. […] E se qualcuno venisse a demolire la tua casa? Se invadessero il tuo paese? Le tue città venissero rase al suolo per costruire stadi per gli invasori per poi promuovervi concerti pop? E se sette milioni dei tuoi fratelli e sorelle vivessero in campi di rifugio? Vittime della soppressione etnica? Scambieresti il problema con la tua ossessione per la censura alla musica? Comunque, guardando uno dei siti di informazione di Israele, sono stato rimandato a un tuo video, che termina con questa frase: ‘Sediamoci assieme nell’oscurità fin quando arriverà il momento’. Nick, il momento è arrivato ed è passato, tu l’hai mancato e se in futuro vorrai riemergere dall’oscurità, tutto quello che dovrai fare è aprire gli occhi. Noi, alla BDS, saremo qui a darti il benvenuto nella luce».

Il concerto arriva a pochi mesi da quello tenuto in Israele dai Radiohead, altra band che non è d’accordocon la politica del movimento Artisti per la Palestina e per questo fortemente criticata dall’ex bassista dei Pink Floyd, Roger Waters. (leggi l’articolo)

Nei giorni scorsi lo stesso Waters aveva replicato anche ad Alan Parsons ancora una volta sull’argomento relativo alle esibizioni in Israele. (leggi l’articolo)

(fonte: sentireascoltare.com)

 

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Tags: Pink Floyd, Roger Waters, Radiohead, Israele, Beethoven, BDS, Brian Eno, Nick Cave
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