Tra i vari simboli dei Pink Floyd, l’uomo in fiamme, quello con le lampadine ed il prisma, uno dei più celebri rimane il maiale utilizzato, per la prima volta, per la copertina dell’album “Animals” del 1977.
L’album, altro concept assieme a “The Dark Side of the Moon” del 1973 e “Wish You Were Here” del 1975, è una feroce critica di Roger Waters nei confronti della società e dell’economia britannica.
Ovviamente, sappiamo tutti che il celebre bassista avrà occasione per sfogarsi ulteriormente con il monumentale “The Wall” del 1979, ma torniamo ad “Animals”.
La foto viene scattata sulla vecchia centrale elettrica di Battersea, che è diventerà la nuova sede della Apple (link), ma quel giorno qualcosa va storto, comicamente, in maniera del tutto inaspettata. A raccontare l’episodio altri non è che il celebre grafico Storm Thorgerson (abbiamo parlato di lui qui e qui).
“È stato veramente divertente, tutto ciò che poteva andare storto è andato storto perché il maiale si staccò e andò a finire sulle piste degli aerei di Heathrow” – afferma, ridendo, Thorgerson.
“I piloti lo videro e lo segnalarono alle autorità che, naturalmente, gli credettero. La notizia finì sui giornali nazionali ed il manager dei Pink Floyd – Steve O’Rourke – non stava più nella pelle! Neanche pagando avrebbe potuto ottenere tutta quella enorme pubblicità!”
Dopo questo album, e questo incidente, il maiale diviene letteralmente un simbolo della band, tanto da venire usato anche nelle esibizioni live, inclusa la riproposizione dal vivo di “The Wall” ad opera di Waters.
L’iconico suino volante compare anche in una puntata dei Simspon in cui uno sbadatissimo Homer lo fa partire per sbaglio ricevendo le ire di Peter Frampton che l’aveva comprato ai saldi dei Pink Floyd.
Il celebre pig on the wing compare però anche nel film “I figli degli uomini” (2006) di Alfonso Cuarón.
Quando si dice, “il giorno in cui i maiali impareranno a volare”.