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Dave Kilminster: il chitarrista di Roger Waters si racconta al nostro giornale

Dave Kilminster nasce il 25 gennaio 1962 in Inghilterra ed è uno dei più apprezzati chitarristi in circolazione, che ha suonato con alcuni dei più grandi musicisti come Keith Emerson, John Wetton, Ken Hensley, Carl Palmer e tanti altri.

Da oltre 10 anni è il chitarrista di Roger Waters, che accompagna in tour ormai dal 2006. Dave Kilminster, davvero dotato di una tecnica straordinaria, è considerato uno dei chitarristi più virtuosi e tecnici in circolazione. 

Dal 2010 al 2013 è stato il chitarrista del tour di Roger Waters “The Wall Live” e ha accompagnato l’ex bassista dei Pink Floyd anche nel Desert Trip Tour che si è svolto in America lo scorso autunno. (leggi l’articolo)

Abbiamo incontrato Dave Kilminster e gli abbiamo fatto alcune domande alle quali il grande chitarrista inglese ha risposto con entusiasmo, dimostrando di essere, oltre che un grande musicista, anche una persona estremamente disponibile.

 

Quando hai cominciato a suonare la chitarra?

“Ho cominciato a suonare la chitarra quando avevo solo 14 anni. Avrei voluto davvero cominciare a suonare prima – racconta Dave –  ma purtroppo non è stato possibile.”

Quali generi, o artisti, ti hanno influenzato di più?

“Probabilmente la mia più grande influenza è stata l’ascoltare la radio quando ero un teenager. La principale stazione radiofonica in Inghilterra (chiamata Radio 1) trasmetteva ogni tipo di musica. Tutto da Michael Jackson, Black Sabbath, The Eagles, 10cc, Chic, Steely Dan, Led Zeppelin, The Carpenters, Queen, Bob Marley, Elton John … tutti nello stesso programma. Ed io li amavo tutti, una così grande varietà di stili, ma per era tutto ‘musica’. Al giorno d’oggi, se ascolti Radio 1, tutto suona esattamente nello stesso. Stesso ritmo, stesso tempo, stessa sequenza di accordi, stesse tastiere, stesse irritanti voci con l’auto tune assieme a testi fastidiosi e mirati per un bambino di tre anni. Non riesco a sopportarlo.”

Per i nostri lettori che suonano la chitarra, quali chitarre e quali pickup usi?

“Ho un sacco di chitarre, anche molto differenti fra loro. In occasione del  recente ‘Desert Trip’ con Roger Waters ho usato una coppia di diverse chitarre Suhr che ho disegnato e costruito personalmente. Generalmente montano degli humbucker Seymour Duncan e dei pickup single coil Suhr. Nel mio stock ho anche un Fender Telecaster del ’74, una Martin acustica OM28 ed una Martin D12–28 a dodici corde. Nel mio recente tour con Steven Wilson ho usato una Gibson Les Paul dell’88 con pickup della Monty’s Guitar ed anche una Tom Anderson Drop T con dei P90. Ho molte altre chitarre, ma credo che queste sono le migliori.”

È impossibile dimenticare la tua collaborazione con Roger Waters. Come sono stati gli inizi e come ti trovi a lavorare con lui?

“Ho iniziato a suonare con Roger Waters praticamente alla “vecchia maniera”, come si faceva una volta: con un’audizione. Ho pensato di aver incasinato tutto, ma mi sembrava di piacergli comunque. È stato veramente grande lavorare con Roger, è un perfezionista, come lo sono anche io, e tutto quello che lui vuole è fare il miglior concerto possibile. Ammiro davvero tantissimo la sua professionalità e la sua attenzione ai dettagli. Roger Waters ha un’energia incredibile.”

Sei stato visto a Verona al concerto di David Gilmour. Eri lì come spettatore o stavi lavorando?

“Siamo stati invitati al concerto dal promotore dell’evento ed ho pensato che sarebbe stato interessante andarci per trarne qualche buono spunto. Non ho mai visto David Gilmour suonare dal vivo, a parte quella volta che si è unito a noi alla O2 Arena di Londra qualche anno fa.”

C’è molta attesa per il nuovo album di Roger Waters, stai lavorando anche tu a questo disco?

“Questa è una bella domanda! So che Roger sta incidendo delle demo con delle nuove idee, che mi ha fatto ascoltare recentemente, e quindi spero tanto di esserci. Ma so anche che sta registrando delle parti in America con alcuni amici e con il produttore Nigel Goodrich (dei Radiohead – NDR) quindi staremo a vedere. Ovviamente mi piacerebbe tanto partecipare, se possibile.”

Che cosa significa, per un chitarrista come te, aver suonato con Keith Emerson, John Wetton, Ken Hensley e Carl Palmer oltre a Roger Waters?

“Mi sento una persona incredibilmente fortunata ad aver lavorato con persone che hanno creato la colonna sonora della mia adolescenza. Specialmente Keith Emerson che è stato un eroe della mia infanzia, ed anche un caro amico. Suonare al suo funerale è stata la cosa più dura e difficile che io abbia mai fatto.”

Quali sono i tuoi progetti futuri?

“Beh, credo che suonerò con Roger Waters per il suo “Us and Them tour” che mi occuperà la maggior parte dell’anno. Spero anche di suonare nel nuovo album di Steven Wilson anche se spero di trovare il tempo per me e per i miei progetti come solista  perchè ho bisogno di fare anche un nuovo disco. Sono passati più di due anni dall’ultimo, ma sento che non mi sono mai fermato o preso una pausa da allora.”

Come è possibile raggiungere i tuoi livelli di tecnica e precisione con la chitarra?

“Credo che la tecnica sia una cosa facile da raggiungere e con cui allenarsi, ma suonare vera musica è un obiettivo più difficile e molto più importante! Vedo molti chitarristi con una grande tecnica, ma non sanno suonare niente di interessante. Quindi vi dico, non preoccupatevi di avere una tecnica incredibile, andate alle serate di jam session, suonate in una band, scrivete, registrate, trascrivete canzoni ad orecchio (non con le tablature) e imparate ad essere un musicista … queste sono le cose più importanti.”

 

Stefano Leto – Onda Musicale

 

 

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Tags: Pink Floyd, Queen, David Gilmour, Roger Waters, Radiohead, Elton John, produttore, Keith Emerson, Desert Trip, Carl Palmer, John Wetton
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