Syd Barrett, all’anagrafe Roger Keith Barrett nato a Cambridge il 6 gennaio del 1946 e morto il 7 luglio del 2006, è stato il leader e fondatore dei Pink Floyd fino al crollo del 1968 e l’album “A Saucerful of Secrets” dello stesso anno.
Barrett aveva già mostrato segni di squilibrio, dovuti alla situazione mentale aggravata dall’uso di droghe, nel 1967 quando, con i Pink Floyd, aveva inciso “The Piper at the Gates of Dawn”. Un album, il primo di una serie, che ha mostrato tutta la sua genialità visionaria e che ha lanciato i Pink Floyd nel mondo della musica.
Purtroppo la mente di Barrett non riusciva a reggere alle pressioni e spesso i concerti erano proprio uno dei punti critici assieme alla scrittura di nuovi pezzi. Ai concerti, infatti, Syd suonava lo stesso accordo per minuti interi, rompeva le corde della chitarra o la scordava davanti al pubblico rendendo le cose difficili anche per il resto dei Floyd che chiamarono l’amico David Gilmour per aiutarli.
A Barrett venne dunque proposto di fare come Brian Wilson dei Beach Boys ovvero, rimanere defilato, ma continuare a scrivere e comporre le canzoni per la band rimanendo il leader dietro le luci del palcoscenico.
Nel gennaio del ’68, quando i Pink Floyd erano un quintetto vista l’entrata di Gilmour, Barrett scrisse una nuova canzone intitolata “Have You Got It Yet?” (letteralmente “ce l’hai?”) riferita alle note e gli accordi, ma proprio questi erano il problema.
Dopo averla proposta alla band Syd continuava a mischiare le carte in tavola cambiando la struttura della melodia e degli accordi ad ogni tentativo. L’unico elemento costante era la voce di Barrett che, allegramente, continuava a cantare il coro “Have you got it yet? Have you got it yet?”.
L’episodio è stato descritto, e ben illustrato, anche nel fumetto “Wish You Were Here, Syd Barrett e i Pink Floyd”.
Vi rimandiamo a questo link dove potrete trovare la nostra intervista all’autore.