Nick Mason, all’anagrafe Nicholas Berkeley Mason nato a Birmingham il 27 gennaio del 1944, è universalmente riconosciuto nel grande panorama musicale per essere stato il batterista dei Pink Floyd.
Ad essere più precisi è stato anche l’unico musicista presente dall’inizio, “The Piper at the Gates of Dawn”, alla fine, “The Division Bell” e “The Endless River”, della carriera artistica floydiana.
Nel 1981, inoltre, realizzò il suo primo ed unico album solista, assieme alla cantautrice Carla Bley, intitolato “Nick Mason’s Fictitious Sports”.
Oltre a questo Mason ha anche lavorato, oltre che come batterista, come produttore per Steve Hillage (Gong, Uriel, Egg, Khan e System 7), Robert Wyatt (Soft Machine, Matching Mole, Wilde Flowers e Daevid Allen Trio) ed il jazzista Michael Mantler. Nel 1977 produsse anche il secondo album dei Damned intitolato “Music for Pleasure”.
Nick Mason, come in molti sanno, è anche un grande appassionato di macchine da corsa tanto da avere la sua scuderia personale ed una collezione decisamente invidiabile.
Una cosa che si sa un po’ meno è la vena da scrittore. Mason infatti è l’unico membro della storica band ad essere uno scrittore pubblicato, nello specifico due, che riflettono appieno le sue grandi passioni quali automobili e musica.
Nel 1998 pubblica infatti “Into the Red: 22 Classic Cars That Shaped a Century of Motor Sport” e, nel 2004, “Inside Out – La prima autobiografia dei Pink Floyd”. Ancora convinti che Mason sia stato solo il batterista dei Pink Floyd?
Stefano Leto – Onda Musicale
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