Il talento della chitarra e canzoni d’autore nel programma di Veneto Jazz in Piazza Eremitani a Padova.
Musica contemporanea e canzone d’autore nel programma di Veneto Jazz per Castello Festival, la rassegna promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova. In Piazza Eremitani, il giovane chitarrista Matteo Mancuso (15 luglio) e il cantautore Fabio Concato, accompagnato da un ensemble di giovani musicisti, i Carovana Tabù (20 luglio).
Matteo Mancuso
Classe 1996, è uno dei più grandi talenti della chitarra a livello globale. Enfant prodige, in pochi anni ha raggiunto un successo sconfinato e la stima di eroi viventi come Steve Vai, Dweezil Zappa, Al Di Meola, Joe Bonamassa e Stef Burns.
Chitarrista poliedrico, spazia dalla chitarra classica alla elettrica, sulla quale ha sviluppato una personale tecnica esecutiva interamente con le dita, che gli permette un linguaggio musicale molto originale.
Suonare la chitarra senza plettro
L’abilità di suonare con disinvoltura senza plettro, usando dunque solamente le dita, gli ha consentito infatti di esprimersi con uno stile unico. Ha sviluppato sempre più il virtuosismo e la tecnica per riproporre in una chiave versatile e originale il suo linguaggio.
Al Di Meola, ospite della scorsa edizione di Castello Festival, ha detto di lui: ‘un talento assoluto: ci vorrebbero due o tre vite per imparare anche per uno come me a improvvisare così bene alla chitarra’.
Questa tappa del tour estivo è l’occasione per immergersi in un nuovo suono di chitarra, con un timbro ed un tocco fresco e pieno di novità. Ad accompagnarlo sul palco di Castello Festival Stefano India al basso e Giuseppe Bruno alla batteria.
Fabio Concato
Torna a Castello Festival accompagnato questa volta dai Carovana Tabù, una band formata da otto giovani musicisti provenienti da tutta Italia, che individualmente, vantano già numerose collaborazioni con artisti italiani ed internazionali.
Sono Stefano Proietti al pianoforte, Giacomo Cazzaro al sax alto, Federico Limardo al sax tenore e soprano,Tony Santoruvo alla tromba e flicorno, Giulio Tullio al trombone, Andrea Albini alla chitarra, Nicole Brandini al basso e Davide Di Giuseppe alla batteria.
In questo concerto-evento il cantautore milanese festeggerà i 70 anni
Lo farà proponendo i grandi successi rivisitati in chiave jazz come “Domenica bestiale”, “Fiore di Maggio”, “Guido piano”, “Rosalina”, “Sexi tango”, “Gigi” con vivacità ed intensità, ma non mancheranno altre gradite sorprese in uno spettacolo improntato sulla musica e sulla prola, tra il serio e il faceto.
Fabio Concato è una delle più belle certezze della nostra musica d’autore e un grande interprete della scena musicale italiana. Crede ancora nella poesia adagiata su armonie non banali, che hanno, a tratti, una “stretta familiarità” con il jazz.
Nel corso degli anni ha saputo ritagliarsi uno spazio importante per le sue canzoni
Ha narrato in modo molto personale le piccole grandi storie della quotidianità. Nostalgie, ricordi, speranze, rivelazioni e confessioni appena delineate; lampi d’allegria contagiosa e momenti di grande tenerezza popolano il mondo delle sue canzoni.
Che sono simili a foto, illustrazioni e annotazioni, in un diario della memoria che è sempre riuscito a fare breccia sia nella mente, che nel cuore del pubblico.
Nel lungo viaggio dal 1977 (anno del suo esordio discografico) ad oggi, il pubblico ha subito compreso di avere a che fare con un autore elegante, capace di grande autoironia, sempre attento alle tematiche ambientali, sociali e civili.:Lle sue canzoni sono entrate nella storia della musica italiana e ci hanno accompagnato sin qui, senza mostrare i segni del tempo, anzi cristallizzando emozioni e versi entrati nell’immaginario collettivo dopo 45 anni di carriera. Un bel viaggio al centro del cuore e del cervello. I biglietti sono disponibili in prevendita nel circuito Ticketone.
Qui il sito del Castello Festival.