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I Caravan e il viaggio psichedelico nel mondo del rock progressivo

Nel vasto panorama del rock progressivo degli anni ’70, i Caravan sono una delle band più distintive e innovative, che hanno dato vita alla cosidetta “scena di Canterbury“.

Le origini della band

I Caravan si sono formati a Canterbury, Inghilterra, nel 1968. La band era composta da alcuni musicisti di talento, tra cui il cantante e chitarrista Pye Hastings, il tastierista Dave Sinclair, il bassista Richard Sinclair e il batterista Richard Coughlan. Il loro nome, “Caravan” (carovana), evocava l’immagine di un viaggio avventuroso e cosmico che si rifletteva nella loro musica.

Insieme ai Soft Machine, depositari di uno stile maggiormente basato sulla fusion e sulla sperimentazione, rappresentano i due filoni principali della corrente musicale nota come scena di Canterbury. La band, capostipite del filone melodico di questo movimento, ha influenzato diverse band progressive degli anni settanta, come i Camel.

Il loro stile musicale

Esponenti di punta della cosiddetta “scena di Canterbury”, nonostante il mancato raggiungimento di quel successo che arrise ad altre formazioni dello stesso filone, i Caravan sono considerati un elemento portante del rock progressivo che si sviluppò in Inghilterra nei tardi anni sessanta; per i suoi moduli innovativi la formazione era popolare nell’ambiente underground della psichedelia ancor prima di aver realizzato alcun prodotto discografico. Caratterizzato dall’organo Hammond di Sinclair, il disco di esordio presentava robustezza di passaggi melodici con una mescolanza di jazz e rock psichedelico, ma è col successivo album, diffuso in particolare nell’ambiente degli studenti universitari, che nacque l’alchimia delle sonorità progressive in cui si ritrovavano rock sinfonico, jazz e tratti della tradizione musicale inglese; il terzo, In the Land of Grey and Pink, vide l’amalgama dei precedenti stili con elementi di hard rock e di folk, in un quadro che si richiama a ingredienti dell’ambiente fantastico di Tolkien.

Come spesso accade, dopo il successo arriva il declino

Nel 1972, dopo l’uscita di Waterloo Lily, Richard Sinclair e i fratelli Miller lasciano il gruppo per entrare nella line-up del disco di esordio degli Hatfield and the North. Quello che segue è un periodo di sbandamento da cui i Caravan si ricompattano con il ritorno di Dave Sinclair e l’inserimento di nuovi musicisti tra cui il violista Geoffrey Richardson, aggregato nel tentativo di cambiare l’aria stagnante. Nel 1973 esce For Girls Who Grow Plump in the Night, un prodotto piuttosto commerciale ma dignitoso che riceve favorevoli accoglienze dalla critica, malgrado la musica ormai non abbia molto a che fare con quella dei migliori lavori della band.

Seguono altri lavori in cui l’influenza della musica classica appare sempre più netta

Nel corso degli anni i Caravan hanno realizzato molti album, sia dal vivo che in studio, e spesso si sono sciolti per poi riformarsi, Pye Hastings e Coughlan erano stati presenti in tutte le varie formazioni che si erano succedute. Dal 2005 Coughlan ha avuto problemi fisici e la band aveva interrotto l’attività. Nel dicembre del 2010 i Caravan sono tornati ad esibirsi in una session ai Metropolis Studios per la stazione televisiva ITV, con Marc Walker al posto di Coughlan, morto nel 2013. Da questa session è stato registrato un DVD nel 2011. Nello stesso anno la band ha ripreso le esibizioni dal vivo. Nel 2018 hanno organizzato un tour per celebrare i 50 anni dalla fondazione.

La formazione attuale
  • Pye Hastings – voce, chitarra (1968-1978;1980-1985;1990-1992;1995-2006;2011-presente)
  • Jan Schelhaas – tastiera (1975-1978; 2002-2006;2011-presente)
  • Lee Pomeroy – basso (2022-presente)
  • Geoffrey Richardson – flauto, violino (1972-1978;1980-1981;1995-2006;2011-presente)
  • Mark Walker – batteria (2011-presente)
Ex componenti
  • Richard Coughlan – batteria (1968-1978;1980-1985;1990-1992;1995-2006;2011-2013; morto nel 2013)
  • Richard Sinclair – basso (1968-1972;1980-1985;1990-1992)
  • Dave Sinclair – tastiera (1968-1975; 1980-1985;1990-1992;1995-2002)
  • John Perry – basso (1973-1974)
  • Mike Wedgwood – basso (1974-1976)
  • Dek Messecar – basso (1976-1978;1980-1981)
  • Doug Boyle – chitarra (1996-2007)
  • Jimmy Hastings – flauto (1968-1972; 1995-1997)
  • Jim Leverton – basso (1995-2006:2011-2022)
Discografia:
  1. Caravan” (1968) – l’album di debutto omonimo dei Caravan introduce il loro sound distintivo, che fonde rock psichedelico, jazz e influenze folk. Brani come “Place of My Own” e “Love Song with Flute” mostrano la capacità della band di creare atmosfere oniriche e avvolgenti, con testi evocativi e melodie orecchiabili.
  2. If I Could Do It All Over Again, I’d Do It All Over You” (1970) – Questo secondo album consolida il sound dei Caravan, con brani più complessi e arrangiamenti più articolati. La title track è un esempio di commistione di stili, con passaggi strumentali intricati e cambi di tempo. “And I Wish I Were Stoned” è una canzone psichedelica che dimostra la sperimentazione sonora della band.
  3. In the Land of Grey and Pink” (1971) – Considerato uno dei loro album più riusciti, “In the Land of Grey and Pink” è un capolavoro del rock progressivo. Le lunghe suite come “Nine Feet Underground” e “Winter Wine” mostrano il talento compositivo dei Caravan e la loro abilità nel creare atmosfere suggestive. L’album è caratterizzato da melodie orecchiabili, assoli virtuosi e testi evocativi.
  4. Waterloo Lily” (1972) – Con “Waterloo Lily”, i Caravan sperimentano con sonorità più jazz rock. L’album è caratterizzato da arrangiamenti sofisticati e una maggiore enfasi sulle improvvisazioni strumentali. Brani come “The Love in Your Eye” e “Nothing at All” sono esempi della loro vena sperimentale e della loro capacità di creare paesaggi sonori unici.
  5. For Girls Who Grow Plump in the Night” (1973) – Questo album presenta un sound più accessibile e orecchiabile rispetto ai lavori precedenti dei Caravan. Brani come “Memory Lain, Hugh / Headloss” e “The Dog, the Dog, He’s at It Again” combinano melodie accattivanti con arrangiamenti complessi. L’album mostra una maggiore att enzione ai testi ironici e surreali, tipici dello stile dei Caravan.
  6. Cunning Stunts” (1975) – E’ il sesto album in studio della band, pubblicato nel 1975. È il primo album del gruppo che vede la presenza di Mike Wedgwood al basso. Il titolo è un gioco di parole con l’insulto “stunning cunts“.
  7. Blind Dog at St. Dunstans” (1976)
  8. Better by Far” (1977)
  9. The Album” (1980)
  10. Back to Front” (1982)
  11. Cool Water” (1994) – Pubblicato nel 1994 ma registrato tra il 1977 e il 1978.
  12. The Battle of Hastings” (1995)
  13. The Unauthorized Breakfast Item” (2003)
  14. Paradise Filter” (2013)
  15. It’s None of Your Business” (2021)

Un viaggio affascinante nel mondo del rock progressivo

Dall’atmosfera psichedelica del loro album di debutto al sound sofisticato e sperimentale di “In the Land of Grey and Pink“, la band ha dimostrato una notevole versatilità e un approccio unico alla composizione musicale. La loro influenza si estende ben oltre gli anni ’70, con molti artisti successivi che sono stati influenzati dal loro stile innovativo. I Caravan rimangono una pietra miliare del rock progressivo, e la loro discografia è un tesoro da esplorare per gli amanti della musica avventurosa e sfaccettata.

— Onda Musicale

Tags: Soft Machine, camel
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