Era il 1987 e un gruppo formato da 5 ragazzi tra i 20 e i 25 anni stava per scrivere la storia della musica rock internazionale.
Appetite for Destruction è stato l’album di debutto dei Guns N’ Roses ed oggi compie 35 anni. Oltre ad essere il primo lavoro della band, è stato l’unico album di debutto della storia che si è posizionato in vetta alla classifica americana con oltre 35 milioni di copie vendute. Un album nel quale si raccontano gli eccessi e le trasgressioni senza filtri o troppi giri di parole di una vita vissuta al massimo e senza regole da seguire. D’altronde, Axl Rose era scappato a 17 anni da Lafayette (Indiana) per sfuggire al carcere minorile. Rifugiatosi a Los Angeles, inizia a mettere da parte la sua propensione per il crimine, per lasciare spazio ad una vita da rockstar.
Nel periodo della registrazione dell’album Appetite for Destruction i Guns N’ Roses vivevano in una casa situata a West Hollywood (Los Angeles): la famosa Hellhouse. Più che una casa, era un magazzino privo di bagno e cucina, con una vera e propria saracinesca come porta d’ingresso.
Nonostante lo squallore, l’Hellhouse divenne un vero e proprio luogo iconico che ha visto nascere la maggior parte dei brani inseriti in Appetite for Destruction.

Non tutti sanno che il disco di debutto è stato progettato in modo da presentare le due facce della vita losangelina condotta dai ragazzi e che riassumono anche il nome della band: Gun, simbolo di violenza e sfrenatezza e Roses, simbolo di amore e sesso. Appetite for Destruction è, dunque, un album che racchiude in sè l’anticonformismo di una generazione che si stava ribellando al falso perbenismo americano.
Welcome to the Jungle è stato il primo pezzo che la band ha scritto insieme, impiegando un solo pomeriggio. Un brano pieno di rabbia, che ha segnato la storia di un’intera generazione e nel quale appare, anche, una frase pronunciata da un vagabondo di Manhattan ad Axl, quando aveva appena 18 anni.
“You know where you are?! You’re in the jungle baby! You’re gonna die!”
(“Sai dove stai andando?! Tu sei nella giungla ragazzino! E ci morirai!”)
Mr. Brownstone, altra canzone iconica presente nell’album, inizialmente scritta su una busta della spesa, fa riferimento all’uso di eroina. Un elogio alla vita senza regole e senza limiti. Brownstone era il nome storpiato dello spacciatore della band: Brownless.
Sweet Child O’ Mine è il pezzo che ha portato la band al successo ed unico singolo arrivato primo in classifica. Diventata una delle canzoni d’amore più ascoltate e più belle di sempre, Sweet Child O’ Mine, secondo gli stessi Guns N’ Roses, nacque per scherzo ed era definita dagli stessi “musica da circo”. Nonostante le riproduzioni quasi in loop da parte delle radio, ai Guns N’ Roses non piacque il fatto che quest’ultime avessero tagliato l’assolo di chitarra di Slash.
It’s So Easy è una canzone il cui significato è stato spiegato dallo stesso Slash. Un pezzo che riassume la volontà di avvicinarsi a delle ragazze lontane dagli standard. Un modo come un altro per rimarcare la necessità di anticonformismo in tutte le sfaccettature della vita quotidiana.
Paradise City è diventata, nel corso degli anni, una delle canzoni più conosciute della band. Inizialmente Slash avrebbe voluto che il testo fosse un altro, in riferimento ad una città paradisiaca con ragazze grasse e prosperose. Questa proposta non fu accettata e, oggi, è una delle canzoni più poetiche della band ed è anche l’unica dell’album dove è stato usato il sintetizzatore.
My Michelle è un pezzo nato dopo aver ascoltato “Your Song” di Elton John ed è dedicato all’allora attuale ragazza di Axl: Michelle Young. Questa canzone destò delle prime preoccupazioni da parte di Slash, per i riferimenti espliciti alla ragazza e l’inserimento di informazioni molto personali.
Storia della copertina di Appetite for Destruction
La copertina di Appetite for Destruction che si conosce oggi, non è quella originale. Inizialmente la scelta dei Guns N’ Roses ricadde su un quadro surrealista dell’artista pop Robert Williams. La copertina ritraeva una ragazza legata nel momento in cui stava per essere stuprata da un robot.
La ragione di tale scelta era molto semplice: la rappresentazione dell’artista riassumeva metaforicamente la lotta generazionale dell’epoca, contro la società affarista che metteva l’economia e il perbenismo al primo posto. La ragazza legata rappresentava l’America e il robot, la logica affarista che stava prendendo piede.

La copertina, in un primo momento, fu approvata dalla Geffen, la casa discografica che produsse il disco e messa sul mercato, ma ebbe vita breve, infatti, fu presto censurata e repentinamente sostituita con quella che si conosce oggi.
La croce con i 5 teschi, attuale copertina di Appetite for Destruction raffigura gli stessi Guns N’ Roses e per la scelta, si ispirarono ad un tatuaggio di Axl. Quest’ultimo, a distanza di anni, però, confessò che, in realtà, la sua idea di copertina era ben diversa da quella scelta per la pubblicazione. Axl avrebbe preferito che il disco fosse rappresentato dall’esplosione dello Space Shutter Challenger del 1986.
Brani presenti in Appetite for Destruction
- Welcome to the Jungle
- It’s So Easy
- Nightrain
- Out ta Get Me
- Mr. Brownstone
- Paradise City
- My Michelle
- Think About You
- Sweet Child O’ Mine
- You’re Crazy
- Anything Geox
- Rocket Queen
(scritto da Denise Carulli)