I Placebo sono una band alternative rock inglese formatasi a Londra nel 1994. La band è stata fondata dal cantante e chitarrista Brian Molko e dal bassista Stefan Olsdal.
Inizialmente, la batteria era suonata da Robert Schultzberg, ma fu successivamente sostituito da Steve Hewitt. I Placebo sono noti per il loro suono distintivo e le loro liriche spesso introspettive.
Gli inizi
La carriera dei Placebo è decollata con il loro album di debutto omonimo nel 1996, che includeva successi come “Nancy Boy” e “Come Home”. L’album ha ottenuto un grande successo in Europa e ha stabilito la band come un atto importante nel panorama della musica alternativa. Nel 2007 è stato inserito da ING nella lista dei 25 migliori album brit pop. Il disco è un album di canzoni rock, brevi e dirette, con suoni crudi e un basso spesso in primissimo piano, le tematiche dei testi toccano argomenti come droga, depressione e perversioni sessuali. Le tracce di batteria, seppur composte da Steve Hewitt, sono state registrate dal batterista Robert Schultzberg, successivamente rimpiazzato dallo stesso Hewitt pochi mesi dopo.
Il momento migliore della band
Nel corso degli anni successivi, i Placebo hanno continuato a rilasciare album di successo, tra cui “Without You I’m Nothing” nel 1998, che ha presentato la collaborazione con David Bowie nella canzone “Without You I’m Nothing“. Seguirono album come “Black Market Music” nel 2000, “Sleeping with Ghosts” nel 2003 e “Meds” nel 2006. Seguono “Battle for the Sun” (2009), “Loud Like Love” (2013) e “Never Let Me Go” (2022)
La band è stata lodata per la sua energia sul palco e per la voce unica di Molko
Le loro canzoni spesso affrontano temi come la sessualità, le relazioni complesse e le questioni emotive. Nel corso degli anni, i Placebo hanno sviluppato un seguito fedele e hanno continuato a esibirsi in tutto il mondo. Tuttavia, nel corso degli anni, la formazione della band ha subito alcuni cambiamenti. Steve Hewitt ha lasciato la band nel 2007 e nel 2015 è stato sostituito dal batterista Matt Lunn.
La vita privata di Brian Molko
Brian Molko è apertamente bisessuale e ha un figlio nato dal rapporto con la fotografa Helena Berg, perdurato dal 2002 al 2008. Molto nota è anche la dipendenza di lunga data del cantante da alcool e droghe tra cui figura anche l’eroina per sua stessa ammissione. Molko attribuisce in diverse interviste l’uso di droghe ai suoi problemi di salute mentale come il disturbo depressivo maggiore che gli viene diagnosticato ufficialmente all’età di circa 20 anni. Nel 2016 si dichiara completamente disintossicato.
Brian Molko e la vergognosa esibizione a Sanremo nel 2001
Chi ha qualche anno in più probabilmente ricorderà l’atto zero del rapporto tra Brian Molko e l’Italia: il disastro al Festival di Sanremo nel 2001. In quel periodo i Placebo sono tra i musicisti più chiacchierati in ambito globale e la kermesse, come è consueta fare, decide di ospitarli assieme ad altre importanti star internazionali: tra gli altri Anastacia, Ricky Martin, Moby e Eminem (altra esibizione contestata). La scaletta prevede l’esecuzione da parte del gruppo inglese del brano Special K e tutto sembra filare liscio fino a che sul finale, in maniera apparentemente inspiegabile, Molko spacca un amplificatore colpendolo violentemente con la chitarra. I timidi applausi del pubblico si mischiano presto ai fischi e Molko affronta il pubblico con atteggiamento di sfida, invitandoli a proseguire nell’esprimere il loro dissenso.
In sala volano anche diversi insulti, e al momento dell’uscita dal palco il cantante prima si inchina provocatoriamente al pubblico e poi rivolge un dito medio a favore della telecamera, chiudendo in un modo non certamente idilliaco l’esperienza sanremese. Qualche tempo dopo sarà lo stesso Molko a spiegare i motivi dietro questo disastro, attribuendo il suo gesto alla frustrazione per l’evidente mancanza di coinvolgimento da parte di un pubblico che poco aveva da spartire con lui e la band britannica.
La scelta del nome
Il placebo è una sostanza priva di principi attivi specifici, ma che viene somministrata come se avesse veramente proprietà curative o farmacologiche. Lo stato di salute del paziente che ha accesso a tale trattamento può migliorare, a condizione che il paziente riponga fiducia in tale sostanza o terapia. Questo miglioramento indotto dalle aspettative positive del paziente è detto effetto placebo. Per estensione, con il termine “placebo” si intende anche il trattamento medico che ne prevede l’uso. (fonte Wikipedia) Ed è stato proprio in questa definizione che i Placebo hanno scelto il loro nome sperando di diventare “qualcosa che tu credi ti faccia sentire meglio”.
Stile musicale
Tra le altre cose, i Placebo sono conosciuti per i molteplici temi scelti nella composizione dei brani: aggressività, amore, sesso, droga e soprattutto trasgressione rientrano negli argomenti più trattati nelle loro canzoni. Il suono in genere è molto enfatizzato, grazie anche all’utilizzo di effetti di distorsione sulla chitarra e sul basso e l’elettronica utilizzata. I Placebo sono altresì famosi per ballate leggere e romantiche, seguite da arpeggi dolci di chitarra e una tastiera molto presente. Il loro genere viene definito rock alternativo proprio perché la band è solita unire brani aggressivi e potenti a ballate, ma molte delle loro produzioni sono anche di tipico stampo glam e punk, anche se non sono rari accostamenti al gothic rock. Con il passare degli anni, e a partire dall’album Sleeping with Ghosts, il gruppo ha inoltre sempre più ampliato l’uso dell’elettronica nei suoi brani, facendone un proprio marchio di fabbrica.
Parlando dell’album di esordio del gruppo, quando definito dalla critica musicale come appartenente al Britpop, il cantante Brian Molko ha detto che:
Vi era un preciso sound e un preciso pubblico per il movimento Britpop. […] Era particolarmente mascolino, e noi eravamo l’antitesi di ciò. […] Stavamo cercando di mischiare Sonic Youth e Depeche Mode e vedere cosa ne potesse uscire fuori.”