Musica

Il disco della settimana: Unorthodox Jukebox di Bruno Mars

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Questa settimana vi parlerò di un disco che per me è una dimostrazione di grande talento: Unorthodox Jukebox” di Bruno Mars.

Partiamo col tratteggiare il personaggio: Bruno Mars (il cui vero nome è Peter Gene Hernandez) è un ballerino, un produttore discografico e un cantante che nasce ad Honolulu 31 anni fa. La musica la ha nel sangue in quanto suo padre è un cantante rock n’ roll, quando si diploma al college lo zio lo convince a diventare cantante…Bruno ascolta il consiglio dello zio e si trasferisce a Los Angeles per continuare a coltivare il suo sogno.

Inizialmente scrive canzoni per diversi artisti molto noti sul panorama musicale mondiale, artisti del calibro di Adam Levine, Alexandra Burke, Brandy, Adam Lambert, Sean Kingston e la girl bans Sugababes. Dopo il successo ottenuto con la canzone “Nothin’ on you” del rapper B.o.B., con cui Bruno duetta, pubblica il suo primo disco nel 2010 intitolato “Doo – Wops & Hooligans”.

Con questo album si presenta con un enorme successo sulla scena mondiale, incantando la critica con le sue performance che spaziano fra rock, reggae, hip hop e R&B.

La sua voce e anche le movenze vengono paragonate spesso a quelle di Michael Jackson, che è l’artista a cui Bruno ha sempre detto di ispirarsi.

Nel 2012 Bruno pubblica il suo secondo disco “Unorthodox Jukebox”. In questo disco Bruno riesce a fondere tutto il suo talento e la sua poliedricità mescolando in una canzone due o tre generi diversi. L’album spazia dal soul al reggae al rock, ma aggiunge inoltre degli elementi di musica Synth – Pop ed un pizzico di New – Wave (generi tipici degli anni ’80)… Ciononostante il genere che viene attribuito ufficialmente al disco è il Pop/R&B.

Come detto questo disco è la consacrazione per Bruno, che per la produzione collabora con Mark Ronson. Bruno dichiarò poco prima di iniziare i lavori di registrazione: “Tra pochi giorni entrerò in studio per scrivere e produrre ciò che voglio. Questo album rappresenta la mia libertà”.

L’album si compone di 10 tracce, quelle pubblicate come singoli sono state: “Locked out of heaven”, “Treasure”, “Gorilla” e “When I was your man”.

Locked out of heaven” è una canzone formidabile: gran ritmo, ottima interpretazione, stupende sonorità… se la si ascolta attentamente, in certi tratti sono presenti tracce di new – wave, reggae e rock che fanno tornare alla memoria i Police e Michael Jackson stesso.

When I was your man” è invece una classica ballata pop dall’atmosfera triste che parla della rottura con una ragazza. Il cantante parla alla ex – fidanzata dicendole di come avrebbe dovuto starle più vicino, corteggiarla, farle dei regali sperando poi che il nuovo ragazzo faccia tutto quello che lui non ha fatto. Effettivamente la canzone era dedicata all’ex – fidanzata di Bruno, Chanel Malvar.

Treasure” è invece un brano dalla chiara atmosfera disco, con elementi di funk e R&B; se si ascolta bene si colgono subito. Bruno fa convergere tutto in questo brano per il quale è stato paragonato Michael Jackson e agli Earth, Wind & Fire. Anche qui Bruno parla di una ragazza elevandola a suo “tesoro”.

Libertà ho scritto poco fa, beh questo album è immensamente libero. Bruno ha centrato l’obiettivo, ha liberato la sua creatività e l’espressività che ha sempre avuto mettendola in ciascuna delle canzoni di questo lavoro stupendo. Mi stupisce come Mars abbia costruito una sua identità precisa mettendo assieme un gran numero di generi musicali totalmente diversi fra loro, passando da uno all’altro con estrema facilità e disinvoltura come fosse la cosa più naturale del mondo.

Sicuramente il disco della settimana, adatto ad alleviare le tensioni lavorative con la sua atmosfera leggera e divertente.

 

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Tags: Bruno Mars/Renzo Tomasi
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