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Elton John e Billy Joel: storia di un’amicizia intercontinentale

Billy Joel e Elton John.

L’immagine di Elton John e Billy Joel – anziani, eleganti, inconfondibili – che si abbracciano sul palcoscenico del Face To Face Tour è un pezzo di cultura pop commovente, ma non racconta il pieno della storia.

Sulle prime una semplice trovata creativa, che combina la passione condivisa per due titani del pop uniti dal pianoforte come marchio di fabbrica – forse uno dei pochi, dal punto di vista scenico. Col tempo è diventato qualcosa di più grande. Il simbolo di un sodalizio artistico, di un’era che sta giungendo al declino e che tutti gli appassionati ricordano con amore; e naturalmente di un’amicizia, quella tra i suoi due esecutori. 

Passione attraverso l’Atlantico

Elton John, il Rocket Man, e Billy Joel, il Piano Man. L’elemento della loro amicizia che da tempo affascina il pubblico giace nelle loro differenze; non tanto nella musica, che viaggia su binari vicini, ma nel modo con cui si presentano sul palco e in pubblico, accomunati unicamente dalla passione e dal carisma. Si rispettano a vicenda come artisti; è in particolare Joel ad adorare John, capostipite – nelle sue parole, secondo un’intervista a Rolling Stone – del tipo di cantanti che, pur non avendo l’appeal da rockstar come Mick Jagger, si fanno rispettare come le rockstar. Pianista, non chitarrista. Eccentrico, ma pop, e tutto talento. “L’ho incontrato per la prima volta in Olanda, in un hotel di Amsterdam;” racconta a Rolling Stone. “Era la seconda metà degli anni settanta, e lui era al massimo della fama, io il tizio di “Piano Man”. Eravamo in una piccola stanza e abbiamo parlato per un po’. Gli ho detto che ero un fan, lui mi ha spiegato che conosceva la mia musica.”

Billy Joel, invece, ha un guardaroba semplice

E si affida unicamente alla presa del suo talento, un dono naturale che definisce, intervistato da CBS, “una benedizione e una maledizione assieme”. Come Elton è profondamente affezionato alla sua cultura, quella di New York: la sua musica incarna le meraviglie eccentriche di Broadway come la quotidianità dei piccoli uomini tra le mura. Anche a settantaquattro anni si esibisce nella sua città natale, in una residency all’immenso Madison Square Garden. Oltre ad aver doppiato un coprotagonista in Oliver & Company, tuttora unico classico Disney ambientato completamente a New York – e adattato, curiosamente, dal celeberrimo romanzo inglese Oliver Twist. Avrà ricevuto suggerimenti d’interpretazione dal suo amico oltreoceano?  

Nel 2001, i due collaboratori vengono invitati sul palcoscenico del conduttore Jay Leno

Elton, che si era ferito al polpaccio durante una partita a tennis pochi giorni prima, appare in sedia a rotelle, con Joel che la spinge alle sue spalle fino al palcoscenico. Un momento di intimità istintiva, che indica un rapporto approfondito, e non manca di commuovere. Si è arrivati a quel punto nella loro amicizia in cui le differenze aiutano a conoscersi meglio. Come raccontano entrambi a Leno, forse per deviare le sue domande invadenti sulla loro vita privata, Joel spesso sperimenta con i costumi di scena di Elton durante il concerto, rubacchiando boa piumati e occhiali di glitter. 

Sono cantautori di pregio, rispettati, ma non hanno tanto in comune

Joel è americano, Elton è inglese; Joel suona in modo semplice, Elton sfoggia indimenticabili abiti di scena. Quello che li lega nel loro rapporto. Come lo stesso Leno fa notare “siete simili, sullo sfondo. Siete sofisticati.” E il sodalizio artistico culmina, ovviamente, nella musica. Il tour chiamato Face To Face inizia nel 1994, quando entrambi gli artisti sono ormai al di fuori delle classifiche, ma è un fenomeno tale da ripetersi per altre tre volte, decade per decade. La seconda serie si tiene nel 1998, poi nel 2003, e da ultimo nel 2009. Esiste anche un Face 2 Face: The Ultimate Tribute To Elton John & Billy Joel, che tiene in vita la passione per le loro carriere nonostante l’età avanzata degli interpreti. L’immagine emblematica li vede faccia a faccia al pianoforte, lo strumento che ha costruito il loro successo, e ci sono tutti i vecchi classici, da Your Song a Piano Man, da New York State Of Mind a Crocodile Rock. Purtroppo nessuna tappa in Italia in nessuna delle repliche. 

Nell’ultima decade, l’amicizia tra le due stelle è giunta a un’impasse

È accaduto nel 2011, a causa della passione di Billy Joel per le bevande alcoliche che ha manifestato durante la terza tranche del Face To Face tour. L’alcolismo e la tossicodipendenza che hanno accompagnato Elton John sin dall’inizio della carriera sono un fatto noto anche ai fan casuali, e nonostante il fulcro di tale dipendenza siano stati i suoi primi anni ne sentiva l’effetto anche allora. Dal punto di vista di Joel, piuttosto, John era pressante e invadente, persuadendolo a riabilitarsi in modo pesante e predicante. Così si conclude il Face To Face tour, e così, a quanto pare, si conclude la loro storia parallela. 

Ma la “faida” di cui parlano i media, che avrebbe concluso un rapporto lungo più di molte vite, appare un’esagerazione da tabloid

In un’intervista a Robert Scott del 2022, Joel ha dichiarato che lui e John “vanno d’accordo”.

“Credo che la stampa ami dare l’idea che ci sia una faida in corso.
Non c’è, davvero. Ci rispettiamo e amiamo vicendevolmente”

La possibilità di un altro Face To Face, con i due cantanti ormai sopra i settant’anni e Joel apparentemente “stanco” di collaborare con una persona che conosce da così tanto tempo, è improbabile. Quello che rimane è un rapporto speciale, che ha proverbialmente unito attraverso la musica e che ha creato una delle collaborazioni più commoventi e sentite di sempre. 

E chissà che non si incontrino un’ultima volta, prima della fine. 

— Onda Musicale

Tags: Elton John, Billy Joel
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