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La storia del logo degli YES: viaggio fra simbolismo e significato

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Gli YES in una foto in bianco e nero.

Gli YES, una delle band più influenti e amate del rock progressivo, hanno affascinato il pubblico con la loro musica complessa e con le copertine degli album artisticamente elaborate fin dagli anni ’70.

Un elemento distintivo dell’immagine degli YES è il logo, che è diventato un simbolo distintivo della band

Il logo degli YES è stato creato nel 1972 dall’artista e designer grafico Roger Dean, che era già noto per le sue copertine d’album artistiche, molte delle quali erano state realizzate proprio per gli YES. Il logo è stato concepito come parte integrante della copertina dell’album “Close to the Edge“, che è considerato uno dei capolavori della band.

Il design del logo è noto per la sua estetica organica e fantastica, caratterizzata da forme fluide e curve che richiamano un mondo surreale. Il logo rappresenta la fusione tra natura e tecnologia, una tematica centrale nelle copertine degli album dela band britannica, che spesso presentavano paesaggi alieni e strutture futuristiche. Questo stile unico è diventato un marchio di fabbrica degli YES e ha contribuito a definire l’immagine della band.

Musicisti straordinari

La band, fondata nel 1968 dal cantante Jon Anderson, il bassista Chris Squire, il chitarrista Peter Banks, il tastierista Tony Kaye e il batterista Bill Bruford, ha conosciuto il periodo di maggior successo negli anni settanta e ottanta e – nel corso degli anni – ha visto avvicendarsi numerosi componenti quali Rick Wakeman, Alan White, Trevor Rabin, Tony O’Rilley e Tony Kaye.

Una band in equilibrio fra prog rock e pop rock

Gli Yes hanno sempre conservato un’attitutidine musicale riconducibile al progressive rock e sono due le formazioni rilevanti che si sono distinte per importanza e per aver adottato due stili radicalmente differenti:

  • la prima, quella del periodo “classico“, era attiva negli anni 70, nonché saltuariamente nei 90 e nei 2000, ed era composta dal leader Jon Anderson, da Chris Squire, da Bill Bruford (o da Alan White), dal chitarrista Steve Howe e dal tastierista Rick Wakeman;
  • la seconda, caratterizzata da sonorità prossime al pop rock e all’arena rock, ha attraversato gli anni 80 e una parte dei 90 e comprendeva Jon Anderson, Chris Squire, Tony Kaye, Alan White e il chitarrista Trevor Rabin, il quale ricopriva anche il ruolo di guida della band.[8]
Simbolismo e significato

Il significato del logo degli YES è stato interpretato in vari modi nel corso degli anni. Alcuni fan e critici hanno visto nelle forme sinuose del logo una rappresentazione astratta di onde sonore o il movimento della musica stessa. Altri hanno suggerito che le forme curvilinee possano evocare l’idea di un viaggio spaziale, in sintonia con la natura esplorativa e avventurosa della musica degli YES.

Indipendentemente dall’interpretazione personale, il logo è diventato un simbolo di progressività, creatività e sperimentazione musicale

Gli YES erano noti per sfidare le convenzioni musicali e per creare brani lunghi e complessi, spesso con testi profondi e filosofici. Il logo incarna questa ricerca di nuove frontiere musicali e concettuali.

Un logo rimasto uguale per decenni

Il logo degli YES è rimasto sostanzialmente invariato nel corso degli anni, subendo solo piccole modifiche estetiche per adattarsi alle varie copertine degli album. Questa coerenza visiva ha contribuito a rafforzare il riconoscimento del marchio degli YES nel tempo. Anche dopo decenni dalla sua creazione, il logo continua ad essere utilizzato dalla band nelle loro produzioni e rappresentazioni dal vivo. È diventato una parte intrinseca dell’identità della band e una dichiarazione visiva della loro eredità musicale.

Molto più di un semplice simbolo grafico; è un’icona della storia della musica progressiva

Creato da un talentuoso artista visivo, questo emblema ha contribuito a definire l’estetica della band e a comunicare la loro dedizione all’innovazione e alla creatività musicale. È un segno tangibile dell’influenza indelebile degli YES nel panorama musicale e culturale.

— Onda Musicale

Tags: Yes/Chris Squire/Bill Bruford/Rick Wakeman/Alan White
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