Buddy Miles è stato un talentuoso batterista e cantante americano, noto principalmente per il suo contributo alla musica rock e alla scena della musica negli anni ’60 e ’70.
Gli inizi
George Allen “Buddy” Miles Jr. è nato il 5 settembre 1947 a Omaha, nel Nebraska, USA. Crescendo, ha dimostrato un talento musicale precoce e ha iniziato a suonare la batteria da giovane. La sua voce potente e graffiante è stata un’altra delle sue caratteristiche distintive. Buddy Miles ha iniziato la sua carriera musicale nei primi anni ’60, quando si è trasferito a Chicago e ha suonato con artisti blues locali. Ha rapidamente guadagnato reputazione come batterista e cantante di grande talento e ha iniziato a collaborare con artisti come Wilson Pickett e The Delfonics.
La sua collaborazione con Jimi Hendrix
Nel 1969, insieme a Billy Cox al basso, Miles ha formato la Band of Gypsys con Hendrix alla chitarra. Questa formazione ha registrato un album live epocale chiamato “Band of Gypsys“, che è diventato un classico del rock. Il disco include canzoni iconiche come “Machine Gun” e “Who Knows” e ha dimostrato la capacità di Buddy Miles di suonare la batteria e cantare con grande intensità e passione. La sua performance alla batteria su “Machine Gun” è ancora oggi considerata una delle più impressionanti nella storia del rock.
La carriera solista
Dopo la Band of Gypsys, Buddy Miles ha intrapreso una carriera da solista di discreto successo. Ha pubblicato diversi album tra cui “Them Changes” nel 1970, che include il famoso brano omonimo “Them Changes“. Questa canzone è diventata un classico e ha consolidato la sua fama. Miles ha continuato a collaborare con una varietà di musicisti nel corso degli anni, tra cui Carlos Santana, Steve Winwood e Mike Bloomfield. Ha anche lavorato come batterista di sessione per molte registrazioni di artisti famosi.
La sua scomparsa
Buddy Miles è scomparso prematuramente il 26 febbraio del 2008 all’età di 60 anni ad Austin – Texas, per compliocanze cardiache. Il quotidiano britannico The Independent ha pubblicato un necrologio quasi a tutta pagina nella sua edizione di venerdì 29 febbraio 2008. Alla domanda su come avrebbe voluto essere ricordato dalla rivista musicale americana Seconds nel 1995, Miles disse semplicemente:
Il più cattivo dei cattivi. La gente dice che sono il batterista più cattivo. Se è vero, grazie mondo.”
