Il noto psicologo Paolo Crepet ha parlato alla testata MowMag del rapporto tra la percezione del proprio corpo e la tecnologia, prendendo come esempio Elodie, Arisa e Victoria dei Maneskin.
Paolo Crepet nasce a Torino il 17 settembre del 1951 ed è uno psichiatra, sociologo, saggista e opinionista italiano.
“Se continuiamo ad utilizzare tutti questi filtri ed effetti, finiremo per diventare “uguali uno ad uno”. Neutralizzeremo qualsiasi diversità. La libertà di mercato coincide con una precisa identità femminile e maschile secondo cui, appunto, la ragazza deve essere in un certo modo e il ragazzo pure. Non c’è altra possibilità.”
Paolo Crepet poi si schiera apertamente contro Elodie ed Arisa
“Penso che se uno non ha voce, ha fondoschiena. Siamo in un mondo in cui un cantante per promuovere un disco deve spogliarsi, non serve più fare un concerto speciale o comunque ipotizzare un lancio promozionale diverso? Queste signore lo sanno che esistono i Rolling Stones? A Mick Jagger non è mai servito posare senza veli per l’uscita di un nuovo singolo. Quando arrivi a mostrarti nudo vuol dire che è la fine. Oltre c’è solo l’endoscopia.”
Per chiudere una riflessione
“La bellezza è ciò che è folle, quello che non ti aspetti, quello che va contro qualsiasi regime estetico stabilito dalle tecnologie. La bellezza si legge e si nota nella libertà d’espressione!”
“A Mick Jagger non è mai servito farlo. Quando arrivi a mostrarti nudo, vuol dire che è la fine.
Oltre c’è solo l’endoscopia”