Nico, il cui vero nome era Christa Päffgen, è stata una figura iconica della musica e del cinema, nota per la sua bellezza glaciale, la voce profonda e il ruolo cruciale che ha giocato nella scena artistica underground degli anni ’60.
I primi anni
Nico è nata il 16 ottobre 1938 a Colonia, in Germania, da una madre casalinga e un padre che è scomparso quando era ancora molto giovane. La sua bellezza singolare ha attirato l’attenzione fin da adolescente, portandola a lavorare come modella in Italia e Francia. Ha adottato il nome “Nico” ispirandosi al fotografo e regista Horst Tappe.
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L’incontro con Andy Warhol
Nel 1965 Nico è entrata nell’orbita dell’artista e manager Andy Warhol, un’icona della scena artistica di New York. Warhol l’ha coinvolta nella band da lui prodotta “The Velvet Underground” dove ha contribuito con la sua voce unica e profonda. La sua partecipazione ha aggiunto un elemento distintivo alla musica della band, caratterizzata da un suono sperimentale e decadente. L’album di debutto della band, intitolato “The Velvet Underground & Nico” è diventato un classico e ha contribuito a definire il rock alternativo.
Nico e l’abisso della tossicodipendenza
Nico fece uso di eroina per oltre quindici anni. Nel libro Songs They Never Play on the Radio scritto da James Young, membro della sua band negli anni ottanta, si riportano molti episodi del comportamento inquietante di Nico a causa della “schiacciante” dipendenza, ammessa da lei stessa in molte occasioni. La donna, tuttavia, ha sempre sostenuto di non aver mai assunto eroina nel periodo dei Velvet Underground e della Factory di Andy Warhol, ma di aver iniziato durante la sua relazione con il registe e attore francese Philippe Garrel negli anni 70. Fu proprio lei ad inziare suo figlio al consumo di eroina che ne causò il ricovero in ospedale. Poco prima della sua morte, Nico smise di usare eroina e cominciò la terapia sostitutiva col metadone, la pratica quotidiana della bicicletta ed un’alimentazione sana.
La sua scomparsa
Nel 1988, mentre era in vacanza sull’isola di Ibiza, la donna è rimasta coinvolta in un incidente in bicicletta che le ha causato gravi lesioni alla testa. È scomparsa il giorno successivo, all’età di 49 anni. La sua morte è stata una tragica perdita per il mondo della musica e dell’arte.
“Nella tarda mattinata del 17 luglio 1988 mia madre mi ha detto che aveva bisogno di andare
(Ari Päffgen, figlio di Nico)
in centro a comprare della marijuana. Si sedette davanti allo specchio con una sciarpa nera
avvolta intorno alla testa. Si fissò allo specchio ed ebbe molta cura nell’assicurarsi che la sciarpa
fosse avvolta bene. Mentre scendeva la collina sulla sua bici, mi disse: “Tornerò presto”.
Ci ha lasciato nel primo pomeriggio, il giorno più caldo di quell’anno”
La carriera solista di Nico
Dopo la sua esperienza con i Velvet Underground, Nico ha intrapreso una carriera solista. Ha pubblicato una serie di album noti per le atmosfere malinconiche e avvolgenti, tra cui “Chelsea Girl” (1967) e “The Marble Index” (1969). La sua musica spaziava dal folk al rock sperimentale, e le sue liriche erano spesso oscure e introspective.
Il declino degli utlimi anni
Nico ha lottato con problemi di droga e instabilità mentale durante gran parte della sua vita, cosa che ha contribuito al suo declino professionale. Tuttavia, negli anni ’80, ha registrato una serie di album, tra cui “Drama of Exile” (1981) e “Camera Obscura” (1985).