David Bowie aveva le idee molto chiare: “È stato il primo a cantare rock e pop con l’accento inglese“.
La vicenda umana ed artistica di Syd Barett, fondatore e mente psichedelica dei Pink Floyd ha ispirato tantissimi musicisti inglesi. La storia del Diamante Pazzo che si perde nelle sue fantasie cosmiche causate dall’abuso di LSD fino a perdere contatto con la realtà, celebrato da Roger Waters, David Gilmour, Richard Wright e Nick Mason in uno dei brani più visionari dei Pink Floyd, Shine on You Crazy Diamond è diventata un simbolo della creatività sfrenata e pericolosa degli anni 60 e 70 e un punto di riferimento per chi non ha mai riconosciuto limiti alla propria sperimentazione con i suoni e i generi.
Uno dei più grandi fan di Syd Barrett, che nel 1968 lascia i Pink Floyd e nel 1970 pubblica due album The Madcap Laughs e Barrett, è stato David Bowie, che nel 2007 durante un’intervista con la BBC ha detto:
Sono da sempre innamorato della scrittura di Syd Barrett. Il suo essere così diverso e così estraneo alla realtà mi affascinava, aveva uno spirito da Peter Pan.”
Per molti, Syd Barrett è rimasto per sempre uno dei Pink Floyd, ma per gli artisti rock più innovativi il suo album solista The Madcap Laughs è una grande fonte di ispirazione. John Frusciante dei Red Hot Chili Peppers, Graham Coxon dei Blur, King Buzzo dei Melvins e anche David Bowie lo hanno inserito nella loro lista dei migliori album di sempre:
Ha fatto quell’album in condizioni psicologiche precarie e mentre stava andando sempre più fuori controllo» ha detto Bowie, «Eppure c’è uno dei miei pezzi preferiti in assoluto, Dark Globe, gloriosamente disturbante e commovente allo stesso tempo.”
David Bowie ha raccontato di aver visto i Pink Floyd nei loro primi concerti all’UFO Club di Londra, che nel 1966 è diventato il centro della scena psichedelica underground:
Rimarrà per sempre impresso nella mia mente. Syd era carismatico, un cantautore sorprendentemente originale. E poi è stato il primo a cantare rock e pop con l’accento inglese. Mi ha influenzato enormemente, il mio più grande rimpianto è non aver avuto l’occasione di conoscerlo.”
(fonte virginradio.it)