E con oggi sono 68 anni per Mark Knopfler, nato a Glasgow il 12 agosto del 1949, chitarrista e cantante noto per la lunga militanza nei suoi Dire Straits, per la sua attività solista e per la sua collaborazione con molti altri illustri colleghi musicisti.
Appassionato di musica sin da bambino, il giovane Knopfler si avvicina al violino, ma il vero amore nasce con la chitarra elettrica regalatagli dal padre a 14 anni.
Imparando a suonarla da completo autodidatta, Knopfler riesce già a riprodurre i brani di B.B. King, Shadows, James Burton, Chet Atkins e molti altri.
Da ricordare come, con alcuni dei nomi appena citati, ci suonerà assieme qualche anno più tardi. Chet Atkins è un buon esempio.
Nonostante abbia formato vari piccoli gruppi blues e duo folk, Knopfler trova lavoro in un giornale e poi consegue la laurea in lettere, ma è solo dopo il divorzio dalla moglie che tutto ha inizio.
Trasferitosi a Londra e ricongiuntosi con il fratello David, Mark milita e fonda altre band, ma il passo decisivo avviene nel 1977 quando nascono ufficialmente i Dire Straits che pubblicano l’omonimo album d’esordio l’anno seguente.
Lì esprime appieno il suo potenziale come cantante, ma, soprattutto, come chitarrista vista la tecnica rigorosamente senza plettro. Infatti è solito usare tre dita mentre indice ed anulare rimangono sul body della chitarra.
A proposito di chitarre, tra le tante, ricordiamo la Fender Stratocaster rossa, in onore del suo idolo Hank Marvin degli Shadows, e la Gibson Les Paul.
Timido e, a volte, schivo Knoplfer riesce comunque a portare i Dire Straits al successo con classici come “Sultans of Swing”, “Money For Nothing”, “Walk of Life”, “Brothers in Arms” e tante altre.
Il successo è troppo per il tranquillo chitarrista che decide di sciogliere il gruppo e dedicarsi ad una carriera da solista, e compositore di colonne sonore, più tranquilla e che gli desse più tempo per la famiglia.
Nel 1996 incide il suo primo album solista, “Golden Heart”, e collabora con altri colleghi come Phil Collins, Sting, Eric Clapton e molti altri suonando i loro brani, i suoi, ma soprattutto quelli dei mitici Dire Straits.
Auguri maestro.
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