Baustelle: architetti del suono, costruttori di emozioni

24 Novembre 2023

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I Baustelle sono una band indie rock italiana, formatasi a Montepulciano, in Toscana, nel 1994. Il nucleo principale del gruppo è composto da Francesco Bianconi (voce e chitarra), Claudio Brasini (chitarra) e Rachele Bastreghi (tastiere e voce).

Nel corso degli anni, la formazione dei Baustelle ha subito alcune modifiche, ma il trio originale ha costantemente guidato il progetto. Il nome “Baustelle” è la traduzione in tedesco della parola italiana “cantiere“, riflettendo l’idea di un luogo in cui costruire e lavorare.

Gli esordi

I Baustelle hanno iniziato la loro carriera negli anni ’90, pubblicando alcune demo prima di attirare l’attenzione dell’industria musicale. Il loro album di debutto, “Sussidiario Illustrato della Giovinezza” (2000), ha mostrato fin da subito il talento di Bianconi come cantautore e le influenze indie e alternative della band. Il successo di questo album ha preparato la strada per la loro crescita nell’ambito della scena indie italiana.

“In questi tempi per me Baustelle ha rappresentato ciò che la radio non mi trasmetteva al mattino per svegliarmi, così come non lo faceva la sera tardi per accarezzarmi. Ho cercato di fare quello che non ascoltavo in tanti dischi che ruotano sui network o su MTV. C’è anche una componente di sfida: non tanto – non solo – il desiderio di diventare famoso: per me Baustelle è fondamentalmente quello che non riesco a trovare in questo momento”
Francesco Bianconi

“La Malavita”

l terzo album della band, “La Malavita” (2005), ha consolidato ulteriormente la loro reputazione. L’album è caratterizzato da testi sofisticati e musicalità eclettica. Nei suoni il disco contiene tutte le influenze che caratterizzano la musica della band, a partire dalla musica d’autore (italiana e francese) passando per le colonne sonore dei poliziotteschi degli anni ’70. Si evidenziano anche influenze da Serge Gainsbourg, dal Wall of Sound (tipico di Phil Spector) e anche dalla scena musicale newyorkese dei Television e di Patti Smith. La cover del disco ritrae una ragazza appoggiata ad un’auto con una pistola in mano, il tutto in un’ambientazione rétro.

“Amen”

Nel 2008 i Baustelle pubblicano “Amen,” un album molto acclamato dalla critica. Questo lavoro ha continuato a esplorare tematiche profonde e complesse attraverso testi intricati ed una varietà di stili musicali, dimostrando l’estrema versatilità della band.

“È un disco sulla civiltà occidentale moderna. Una civiltà che ai miei occhi fa schifo. E che forse proprio per questo spinge chi la canta con occhio critico, cinico e cattivo a guardare per reazione (o disperazione?) verso l’alto, verso un altro, verso un altrove. Spinge ad alzare la testa dal fango. Volenti o nolenti, credenti o miscredenti, apocalittici o integrati”
Francesco Bianconi

I Baustelle continuano la produzione di album di successo

Dal 2010 ad oggi sono stati pubblicati “I mistici dell’Occidente” (2010), “Fantasma” (2013), “L’amore e la violenza 1” (2017), “L’amore e la violenza 2” (2018) e “Elvis” (2023). Nel 2015 i Baustelle fanno un live a Roma (dal titolo “Roma Live!“)

Il loro stile musicale

La loro musica si ispira ai grandi musicisti degli anni ’60 e al cantautorato italiano classico. I testi, mai banali, parlano spesso delle donne, del senso della vita e affrontano il temi come depressione, suicidio, diversità, morte, sesso, consumismo, emarginazione, solitudine, violenza eil senso della vita in generale. La loro musica è spesso accompagnata da testi poetici e narrativi, riflettendo il talento di Bianconi come storyteller. I Baustelle hanno ricevuto numerosi riconoscimenti in Italia, tra cui premi alla carriera e numerosi premi per i loro singoli e album.