Musica

The Sound: viaggio nel post-punk e nella melodia oscura

|

The Sound

Negli anni ’80, un’ondata di band post-punk ha sfidato le convenzioni musicali, contribuendo a definire un nuovo suono che combinava il lato oscuro della new wave con la profondità emotiva del post-punk. Tra queste, spicca una band inglese: The Sound.

La nascita dei The Sound

The Sound si sono formati a Londra nel 1979, fondati dal carismatico cantante e chitarrista Adrian Borland. La formazione originale includeva anche il chitarrista Graham Bailey, il bassista Alec Taylor e il batterista Mike Dudley. La band si è rapidamente distinta per la sua fusione di melodie oscure, testi intensi e sonorità post-punk che li avrebbero resi una delle band più sottovalutate – ma influenti – del loro tempo.

Nel 1980 l’esordio con “Jeopardy”

Il debutto discografico dei The Sound è arrivato nel 1980 con l’album “Jeopardy“. L’opera era caratterizzata da un suono tagliente e dai testi appassionati di Borland, che trasmettevano un senso di urgente disillusione. Brani come “I Can’t Escape Myself” e “Heyday” hanno consacrato la band come un serio rappresentante post-punk, distinguendoli per l’originalità della loro proposta musicale.

La continua evoluzione musicale

Negli anni successivi The Sound hanno continuato ad evolversi musicalmente. L’album “From the Lions Mouth” del 1981 è stato particolarmente acclamato, con brani come “Winning” e “Sense of Purpose” che hanno consolidato la lor reputazione per le liriche introspettive e il suono avvolgente. Il successivo “All Fall Down” (1982) e “Shock of Daylight” (1984) hanno evidenziato la versatilità della band, spaziando tra atmosfere più oscure e momenti di luminosa melodia. Tuttavia, nonostante la qualità della loro musica, la band ha faticato ad ottenere il riconoscimento commerciale che meritava.

Il declino e lo scioglimento

Le sfide personali e le difficoltà nell’industria musicale hanno portato i The Sound a vivere un periodo di declino verso la metà degli anni ’80. Il contratto con l’etichetta discografica è stato rescisso e la band ha faticato a trovare il successo che meritava. Nel 1987, dopo aver cambiato la formazione diverse volte, la band si è sciolta. Graham Bailey lasciò la musica e nel 1992 si trasferì negli USA, mentre Colvin Mayers morì di AIDS il 26 dicembre 1993. Adrian Borland intraprese invece la carriera solista, spesso apprezzato dalla critica, ma con scarso successo commerciale; al culmine della sua malattia, appena finito di registrare il suo sesto album, Harmony and Destruction, il 26 aprile 1999 si suicidò a 41 anni gettandosi sotto un treno della metropolitana alla Wimbledon Station.

Nonostante la fine precoce della loro carriera i The Sound hanno guadagnato nel tempo una rinnovata attenzione e ammirazione. La loro musica è stata riscoperta da nuove generazioni di ascoltatori e critici che hanno apprezzato la loro influenza sul post-punk e la loro capacità di combinare oscurità e melodia in modo unico. In molti hanno dichiarato che ai The Sound non venne tributato il riconoscimento che meritavano.

“I Sound furono tragicamente ignorati nel loro tempo,
ed ancora oggi non si parla di loro come meriterebbero”

Dal Sun Records Music Store

  “È difficile capire come mai questo quartetto di Londra non ebbe successo commerciale.
Furono agli stessi livelli dei The Psychedelic Furs e di Echo & the Bunnymen”

Dal Trouser Press

“The Sound furono tra le band migliori degli anni ’80, nonostante il poco successo commerciale”

Jack Rabid, di Big Takeover Magazine,

I The Sound possono essere considerati un tesoro nascosto del panorama musicale post-punk

La loro capacità di creare musica avvincente e densa di significato li rende una band che ha resistito alla prova del tempo. La storia dei The Sound è un richiamo alla potenza della creatività autentica e della passione musicale, dimostrando che anche le band meno conosciute possono lasciare un’impronta duratura sulla scena musicale.

Formazione dei The Sound

  • Adrian Borland: chitarra, voce e testi
  • Graham “Greene” Bailey: basso
  • Michael Dudley: batteria, percussioni
  • Colvin “Max” Myers: tastiere, chitarra (dal 1981)
  • Bi Marshall (Benita Biltoo): tastiere, sassofono, clarinetto (1979-1980)

— Onda Musicale

Tags: Punk
Segui la pagina Facebook di Onda Musicale
Leggi anche

Altri articoli