Musica

Krisma: l’elettropop sperimentale pioniere della new wave italiana

|

I Krisma

Krisma, duo elettropop italiano, ha segnato un capitolo unico nella storia della musica degli anni ’80, abbracciando un suono sperimentale e avanguardistico che li ha resi unici nella scena musicale.

Composto da Christina Moser e Maurizio Arcieri (compagni anche nella vita), i Krisma hanno incarnato l’innovazione musicale e l’estetica eccentrica di un decennio definito dalla creatività senza limiti. Il nome Chrisma viene dall’unione delle prime lettere dei nomi degli artisti componenti, Christina Maurizio.

Nel 1976 la nascita del progetto

La storia dei Krisma ha inizio a metà degli anni ’70 a Milano, quando Christina e Maurizio decidono di formare la band. Inizialmente conosciuti come Chrisma, il duo ha iniziato a sviluppare un suono che abbracciava influenze elettroniche, synth pop e sperimentazioni sonore. Il loro approccio pionieristico alla musica elettronica li ha rapidamente distinti dalla scena musicale italiana dell’epoca.

Il debutto dei Chrisma è arrivato nel 1977 con l’album “Chinese Restaurant“, un lavoro che già mostrava la loro propensione per il sound sintetico e futuristico. Il singolo “U” è diventato un successo e ha contribuito a definire il loro stile unico. L’album successivo, “Hibernation” (1979), ha consolidato ulteriormente la reputazione della band, presentando una miscela audace di pop elettronico e sperimentazioni sonore.

Negli anni ’80 i Krisma raggiungono il picco della loro creatività e notorietà

Nel 1980 hanno pubblicato l’album “Cathode Mamma“, un lavoro che ha spinto ulteriormente i confini della musica elettronica. L’uso innovativo dei sintetizzatori, delle percussioni e delle atmosfere sonore ha reso l’album un’icona del periodo elettropop. Uno dei singoli più riconosciuti della band, “Many Kisses“, è stato rilasciato proprio in questo disco. Questo periodo ha visto Krisma guadagnarsi un seguito internazionale, con tournée in Europa, Giappone e Stati Uniti.

I Krisma hanno continuato ad evolversi

Nel 1983 pubblicano l’album “Fido“, un progetto che sottolinea la loro versatilità musicale e la capacità di adattarsi ai cambiamenti del panorama musicale. Il brano “Water” ha rappresentato un punto culminante nell’esplorazione delle sonorità più sperimentali. Tuttavia, nel 1984, i due decidono di interrompere la loro avventura, seguendo percorsi musicali e creativi separati. Christina ha proseguito la sua carriera come solista, mentre Maurizio ha continuato a lavorare nell’industria musicale e come produttore.

Il loro stile musicale

Dopo una prima fase disco music, lo stile musicale del duo vira radicalmente verso il punk durante il loro soggiorno londinese del 1977, seppure questo riguardi più l’aspetto visuale, che non lo stile musicale, più influenzato dalla new wave d’Oltreoceano e dall’elettronica tedesca. Lo stile muta presto infatti in sperimentazioni elettroniche d’avanguardia new wavesynth pop, caratterizzate da ritmi ossessivi, quasi progressive, considerate pionieristiche per il panorama musicale italiano, accompagnate dalla grande attenzione per l’aspetto visivo della loro musica (look e video). Dopo gli anni ottanta il loro stile musicale vira ulteriormente verso la technodance,

Nonostante la loro breve carriera l’eredità del duo rimane viva attraverso le ristampe e l’interesse continuo per la loro musica

La loro capacità di anticipare le tendenze musicali, la combinazione di elementi elettronici con melodie accattivanti e l’approccio sperimentale alla produzione musicale hanno ispirato generazioni successive di artisti nel panorama elettronico. Christina Moser è morta a Lugano (Svizzera) il 13 ottobre del 2022, dopo una lunga malattia, all’etá di 70 anni.

— Onda Musicale

Tags: New Wave
Segui la pagina Facebook di Onda Musicale
Leggi anche

Altri articoli