Adolescenza complicata, successo, vita privata e curiosità: tutto su Tedua, il rapper che sta dominando la scena italiana.
Si scrive Mario Molinari, si legge Tedua. È lui il trapper italiano del momento che con ogni sua nuova uscita scatena like e condivisioni sui social, guardando crescere esponenzialmente l’attesa per i suoi live. La sua storia è quella di uno che ce l’ha fatta, visto che il suo passato non è stato semplice. Esempio del riscatto, dopo le difficoltà dell’infanzia e dell’adolescenza, è riuscito a farsi strada coronando il suo sogno nel cassetto: quello di vivere con la musica, la sua unica passione. Ma andiamo con ordine.
Tedua e l’adolescenza difficile
Mario nasce a Genova il 21 febbraio 1994. Ancora piccolo viene dato in affidamento a una famiglia per le gravi difficoltà che si trovava ad affrontare la madre, spostandosi a Milano. In una recente intervista dichiara:
“Mi ricordo che una sera avevo distrutto tutto perché volevo stare con la mia madre biologica. Mia madre è una donna con le palle, che ha lavorato tantissimo, ma appartiene al ciclo dei vinti”
Torna, durante l’adolescenza, a Cogoleto, nella periferia del capoluogo ligure. Ma anche qui la situazione non è delle migliori. L’artista infatti deve fare i conti con l’atteggiamento poco socievole dei compagni di classe, che lo prendono in giro a causa della sua situazione familiare piuttosto particolare. È proprio in questo periodo che inizia ad approcciarsi al mondo del rap. Molinari infatti conosce Izi, Vaz Tè e altri ragazzi che insieme decidono di fondare il Wild Banana ovvero un collettivo musicale. Divide poi la casa con Rkomi, e la loro amicizia sfocia in un connubio di progetti e idee.
Il suo successo
Nel 2015 torna a Milano e inizia a scrivere una serie di brani, poi riuniti in un mixtape dal titolo “Aspettando Orange County”, uscito nel 2015 e prodotto da nomi del calibro di Charlie Charles e Sick Luke. Il successo di questo progetto porta Tedua alla pubblicazione, nel 2017 del suo primo vero album, “Orange County California”. Il disco ottiene un buon riscontro di pubblico e viene certificato con il disco d’oro.
Ma il trapper non riesce a stare con le mani in mano e già a fine di quell’anno annuncia l’arrivo del secondo album, anticipato dai singoli La legge del più forte e Burnout. Intitolato “Mowgli“, esce nel marzo 2018, e viene accolto molto bene dalla critica per via di alcune peculiarità che lo portano ad allontanarsi dal trap puro di artisti come Sfera Ebbasta. “Mowgli” riesce a raggiungere la vetta della classifica italiana, certificando la crescita di Tedua nel panorama hip hop italiano.

Nel 2018 partecipa ad alcuni brani di artisti che hanno con lui un gran legame, come Ernia (nel singolo Bro) e Rkomi (nel singolo Solletico), e collabora, con Trippie Redd, al brano trap di Fedez Che cazzo ridi. Dal 2020 inizia un nuovo ciclo, con “Vita vera Mixtape” conquistando a più riprese la classifica degli album FIMI.
Curiosità sul trapper del momento
Il suo genere musicale è definito drill, una ramificazione della trap dal linguaggio più crudo e nichilista. Prima di Tedua si faceva chiamare Incubo o Duate e ha rivelato di aver trovato ispirazione per i suoi primi lavori nel telefilm americano The OC. In particolare, l’artista si rivedeva nel personaggio di Ryan Atwood. Si è innamorato del rap ascoltando i dischi di Eminem, 50 Cent e dei Gemelli DiVersi che gli ha regalato la madre.
Forse non tutti sanno che…
- Molti sono convinti che Tedua sia albanese per origini. In realtà non è così. Le sue origini sono genovesi, ma è il suo nome d’arte ad avere instillato questa leggenda metropolitana, visto che “te dua” in albanese vuol dire “ti amo”.
- Dove abita Tedua? Per motivi di lavoro dovrebbe essere tornato a Milano.
- Non conosciamo il suo patrimonio e i suoi guadagni.
- In passato ha fatto parte del collettivo Wild Bandana, insieme ad artisti come Izi.
- Il suo genere musicale è definito drill, una ramificazione della trap dal linguaggio più crudo e nichilista.
- Prima di Tedua si faceva chiamare Incubo o Duate (da quest’ultimo è derivato il suo attuale nome d’arte).
- Perché Tedua si chiama Ryan? Ha dichiarato ai microfoni di Rolling Stone di aver trovato ispirazione per i suoi primi lavori nel telefilm americano The OC. In particolare, l’artista si rivedeva nel personaggio di Ryan Atwood.
- Si è innamorato del rap ascoltando i dischi di Eminem, 50 Cento dei Gemelli DiVersi regalatigli dalla madre.
- Su Instagram Tedua ha un account ufficiale da centinaia di migliaia di follower. Anche su TikTok ha un profilo ufficiale.
- Se vuoi ascoltare le migliori canzoni di Tedua, puoi trovare una playlist su Spotify.