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Africa Bambaataa: padrino e architetto della cultura hip-hop

Africa Bambaataa

Africa Bambaataa (al secolo Lance Taylor) è un rapper e DJ americano, senza dubbio uno dei pionieri più importanti nella storia della musica hip-hop.

Conosciuto come il “Padrino dell’Hip-Hop” e l’architetto della cultura hip-hop, Bambaataa ha avuto un impatto rivoluzionario sulla scena musicale e culturale degli anni ’70 e ’80, definendo gli elementi fondamentali del movimento hip-hop e contribuendo a portarli alla luce del mainstream.

Le origini e la creazione della Zulu Nation

Per molti anni si è pensarto che il suo vero nome fosse Kevin Donovan e non Lance Taylor. Africa Bambaataa ha vissuto un’infanzia – nel Bronx – segnata dalla violenza e dalla povertà. Crescendo in una comunità tormentata dai conflitti tra gang, fu profondamente influenzato dalle esperienze della sua giovinezza e dalla cultura afroamericana che lo circondava.

Negli anni ’70 Africa Bambaataa, conosciuto anche come “Bambaataa Aasim” divenne uno dei leader della gang dei Black Spades. Tuttavia, dopo un viaggio in Africa e un’esperienza di visione e crescita personale, trasformò la sua vita e la sua missione. Nel 1977, fondò la Zulu Nation, un’organizzazione che cercava di unire le diverse gang del South Bronx attraverso la cultura hip-hop, la musica e l’arte.

L’invenzione dell’Hip-Hop

Africa Bambaataa è universalmente riconosciuto come uno dei pionieri dell’hip-hop e uno dei primi DJ a manipolare e sperimentare con i dischi in vinile. Fu un pioniere nel mixing e nel remixing, utilizzando varie tecniche come il beatmatching e il cutting per creare nuovi suoni e ritmi. La sua abilità nel selezionare e mescolare dischi lo rese una figura di spicco nella nascente cultura hip-hop.

La sua visione era di creare una musica che fosse un ponte tra le varie comunità e culture, unendo elementi di funk, soul, disco e musica elettronica. Attraverso le sue leggendarie feste al Bronx River Community Center, diffuse la sua visione di pace, unità e divertimento attraverso la musica e la danza, diventando un’icona della cultura hip-hop.

Una carriera di successi

La carriera musicale di Africa Bambaataa è stata caratterizzata da una serie di hit di successo, tra cui “Planet Rock” e “Looking for the Perfect Beat“, che hanno contribuito a definire il suono dell’hip-hop e dell’elettronica negli anni ’80. Tuttavia, il suo impatto va ben oltre il suo lavoro musicale. Bambaataa ha dedicato la sua vita alla promozione della pace, dell’unità e della tolleranza attraverso la cultura hip-hop. Ha lavorato per diffondere un messaggio di positività e cambiamento sociale, utilizzando la musica e la cultura come mezzi per unire le persone e superare le divisioni.

Le accuse ad Africa Bambaataa

Nell’aprile del 2016, l’attivista politico Ronald Savage, originario del Bronx, ha accusato Africa Bambaataa di averlo molestato nel 1980, quando Savage aveva 15 anni. A seguito di queste accuse altri tre uomini hanno accusato Bambaataa di abusi sessuali. Bambaataa ha rilasciato una dichiarazione a Rolling Stone negando le accuse. Il 6 maggio 2016, Bambaataa ha lasciato la sua posizione a capo della Zulu Nation. Proprio in occasione di questo scandalo è emerso da documenti ufficiali che il vero nome di Afrika Bambaataa è Lance Taylor, non Kevin Donovan, che in realtà è un musicista della Harlem Underground Band, il cui nome è riportato sull’etichetta di Death Mix, primo disco di Bambaataa.

Africa Bambaataa: una figura leggendaria nella storia dell’hip-hop

Nonostante le controversie e le accuse che hanno circondato la sua figura negli anni, Africa Bambaataa rimane una figura leggendaria nella storia della musica hip-hop e una voce autorevole nella cultura hip-hop. Il suo impegno per la pace, la tolleranza e l’unità continua a ispirare generazioni di artisti e attivisti in tutto il mondo, e il suo lavoro ha lasciato un’impronta indelebile sulla cultura popolare globale.

— Onda Musicale

Tags: Hip-Hop
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