Peter Grant è stato uno dei manager più influenti e iconici nella storia della musica rock, diventato famoso per la sua gestione del leggendario gruppo rock Led Zeppelin.
Peter James Grant nasce a Londra il 5 aprile del 1935 ed inizia la sua carriera nel mondo dello spettacolo come agente di polizia, ma ben presto trova la sua vera vocazione nell’industria musicale. Il suo primo incarico significativo arriva quando diventa manager del cantante britannico Lonnie Donegan negli anni ’60. Questa esperienza gli fornisce le basi per la sua futura carriera come manager di successo.
L’incontro con i Led Zeppelin
Tuttavia, è stato il suo incontro con i membri dei Led Zeppelin (nei primi anni ’60) che ha segnato un punto di svolta nella sua vita e nella sua carriera. Peter Grant è diventato il manager della band nel 1968 ed ha avuto un impatto immediato sul loro successo e sulla loro carriera. Grazie alle sue abilità negoziali e alla sua determinazione è riuscito ad ottenere condizioni contrattuali senza precedenti per la band, garantendo loro un controllo senza precedenti sulla loro musica e sulle loro finanze.
Sotto la guida di Peter Grant i Led Zeppelin sono diventati una delle band rock più famose di tutti i tempi
Con una serie di album di successo e spettacolari performance dal vivo, la band ha conquistato un posto permanente nella storia della musica rock e Grant è stato fondamentale nel plasmare l’immagine della band come una forza ribelle e potente, contribuendo a costruire la loro leggenda. Il produttore britannico è stato il managere anche degli Yardbirds, progetto embrione dei futuri Zeppelin.
I suoi metodi erano piuttosto risoluti
Più volte, al fine di difendere la band da minacce o truffe, non esitava a malmenare e a punire i gestori dei locali o chiunque potesse danneggiare il gruppo, aiutato in ciò anche dalla sua notevole stazza (era alto 196 cm e pesava oltre 150 chili). Tra gli episodi che lo riguardano ci fu l’aggressione ad un ufficiale canadese durante un concerto: l’agente si trovava in mezzo alla folla con un microfono per misurare il numero effettivo dei decibel emessi dagli amplificatori del gruppo quando, all’improvviso fu agguantato e trascinato di forza dietro le quinte: Peter Grant lo aveva scambiato per un pirata discografico e di tutta risposta sollevò il macchinario sfasciandoglielo successivamente sulla testa.
Un cameo televisivo
Piuttosto famosa fu una sua apparizione televisiva in cui, bruciando alcuni bootlegs, minacciò i registi amatoriali di video pirata dei concerti del gruppo. È possibile vederlo anche all’inizio del video di The Song Remains the Same dove lui e Richard Cole (uno dei roadie della band) vengono raffigurati come due gangster che sparano contro un gruppo di mafiosi.
Pioniere nel campo dei diritti degli artisti e dei contratti discografici
Ha lottato strenuamente per garantire che i suoi artisti ricevessero compensazioni adeguate per il loro lavoro e che avessero il controllo creativo sulla loro musica e il suo impegno per i diritti degli artisti ha avuto un impatto molto significativo sull’industria musicale e ha aperto la strada per una maggiore trasparenza ed equità nel settore.
La vita di Peter Grant non è stata priva di sfide
Ha affrontato problemi legali e controversie durante la sua carriera, ma è sempre riuscito a proteggere gli interessi dei suoi artisti e a mantenere la sua reputazione come uno dei manager più rispettati ( e forse anche temuti) nel settore.
La sua morte
Nel pomeriggio del 21 novembre 1995 Peter Grant subì un fatale attacco cardiaco mentre guidava verso la sua casa a Eastbourne. Aveva 60 anni. Peter Grant fu sepolto il 4 dicembre 1995 nel cimitero di fronte alla sua villa, con il servizio funebre tenuto nella chiesa di San Pietro e Paolo, Hailsham, East Sussex. Per assoluta (e beffarda) coincidenza, era il quindicesimo anniversario dello scioglimento ufficiale dei Led Zeppelin. La sua ultima apparizione pubblica avvenne durante la serata finale del tour Page and Plant alla Wembley Arena nel luglio 1995.