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Recensione di “Long Live Rock’n’Roll” dei Rainbow

I Rainbow in una foto del 1978

Long Live Rock’n’Roll” è il terzo album in studio dei Rainbow, pubblicato nel 1978. Questo lavoro è un vero e proprio inno all’epoca d’oro del rock, con un mix esplosivo di heavy metal e melodie orecchiabili che catturano l’essenza stessa del genere.

Dopo la pubblicazione di Stormbringer (1975) Ritchie Blackmore abbandona i Deep Purple e fonda i Rainbow

Con il suo nuovo gruppo realizza tre ottimi album (Ritchie Blackmore’s Rainbow, Rising e Long Live Rock’n’Roll) ed un live (On Stage) che ebbe molto successo. Il cantante di quella band era il grande Ronnie James Dio a cui il chitarrista deve moltissimo della fortuna dei citati lavori. Da Down To Earth, pubblicato nel 1979, la line up dei Rainbow cambierà e con essa scadranno dal punto di vista qualitativo tutte le successive release.

Recensione di “Long Live Rock’n’Roll”

L’album si apre con il potente inno omonimo “Long Live Rock’n’Roll“, un inno alla potenza e all’energia del rock che si distingue per la sua melodia travolgente e i riff di chitarra iconici di Ritchie Blackmore. La voce potente e carismatica di Ronnie James Dio completa perfettamente il brano, trasmettendo una sensazione di potenza e libertà tipica dello spirito del rock.

Segue poi “Lady of the Lake“, un brano che dimostra la versatilità della band nel creare atmosfere suggestive, con un’interessante combinazione di melodie malinconiche e ritmi incalzanti.

L.A. Connection” è un altro punto forte dell’album, con il suo ritmo frenetico e le linee vocali accattivanti che catturano immediatamente l’attenzione dell’ascoltatore.

In “Gates of Babylon” e “Kill the King” troviamo il lato più epico e teatrale dei Rainbow, con arrangiamenti complessi e atmosfere maestose che evocano immagini di avventure epiche e mitologiche.

Sensitive to Light” è lo stupido e inadatto sonnellino blues dell’album. Le melodie vocali di Dio nella canzone sono così follemente fastidiose. Sono semplicemente pieni di quel vecchio sentimento rock degli anni ’60 che è così datato e insipido per una band che è stata per la maggior parte così in anticipo sui tempi. Anche il riff di Blackmore è semplice e noioso, e il ritornello non aggiunge davvero nulla al brano.

Non mancano momenti più intimi e riflessivi, come in “Rainbow Eyes“, una ballata struggente che evidenzia la profondità emotiva della band e la capacità di creare melodie avvincenti anche in contesti più delicati.

Il lato B dell’album presenta gemme nascoste come “The Shed (Subtle)“, una traccia strumentale che permette alla band di mostrare la propria abilità tecnica e creativa, Sensitive to Light e “Rainbow Eyes“, una ballata struggente che dimostra il lato più emotivo e delicato dei Rainbow.

Complessivamente, “Long Live Rock’n’Roll” è un album che ha resistito brillantemente alla prova del tempo, rimanendo un punto di riferimento nel panorama del rock classico. Con la sua combinazione di potenza, melodia e maestria tecnica, questo disco rappresenta davvero il meglio dei Rainbow e una pietra miliare nella storia della musica rock.

Tracklist

  1. Long Live Rock ‘n’ Roll 
  2. Lady of the Lake 
  3. L.A. Connection 
  4. Gates of Babylon 
  5. Kill the King 
  6. The Shed (Subtle) 
  7. Sensitive to Light 
  8. Rainbow Eyes 

Lineup

  • Ronnie James Dio – voce
  • Ritchie Blackmore – chitarra, basso
  • Bob Daisley – basso
  • David Stone – tastiere
  • Cozy Powell – batteria

— Onda Musicale

Tags: Ronnie James Dio, Richie Blackmore
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