I Conversessions sono una band emergente originaria del Lazio, vincitori della categoria Jazzology per LAZIOSound, un programma per il sostegno alla scena musicale locale promosso dalla Regione Lazio e LAZIOcrea.
Fanno parte dei Conversessions talentuosi musicisti come Giacomo Tagliaventi, Emanuele Righini, Davide Fabrizio, Guglielmo Molino e Lorenzo Reggio. Sono provenienti da diverse istituzioni musicali romane. La band si distingue per la sua musica eclettica che mescola influenze jazz, rock, e pop.
“Stay”
Il loro nuovo singolo “Stay”, in uscita il 1° marzo 2024, riflette sul tema della perdita e rinascita, esplorando le sfide della pandemia e la resilienza umana attraverso un’esperienza musicale coinvolgente. Le loro influenze spaziano da icone come i Police e i Radiohead; mentre l’elemento di robustezza del moderno metal aggiunge intensità alla loro musica.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Giacomo Tagliaventi, il tastierista dei Conversessions, che ci ha tenuto a sottolineare la rilevanza nel mettersi in gioco con altri talenti della scena musicale emergente e raccontato com’è nato “Stay” e quali sono i progetti futuri della band.
Partecipando al LAZIOSound avete imparato qualche “lezione di vita”, ricevuto qualche consiglio prezioso durante il contest?
“Ne abbiamo ricevuto parecchi a dir la verità, soprattutto durante la fase del “campus”, dove, insieme agli altri vincitori di categoria, abbiamo assistito a vari workshop tenuti da diversi esperti del settore. Dall’importanza della presenza sui social, portando in esempio il modo in cui l’artista Jacob Collier interagisce con i fan, all’organizzazione di un tour, ci sono stati vari argomenti trattati. Anche se, personalmente, credo che la cosa che più ho percepito, sia l’importanza di conoscere i propri “colleghi”, creare maggiori connessioni in quell’ambito, per cercare di mantenere viva la “scena”.”
La scelta di cantare/scrivere in inglese in ‘Stay’ deriva dal fatto che è più funzionale alla vostra musica?
“Crediamo che la scelta dell’inglese si sia basata principalmente dai nostri ascolti, piuttosto che da una “esigenza” creativa. Tutti noi siamo cresciuti con musica principalmente anglofona, e credo sia parte del nostro “linguaggio musicale”, e sia per questo stata la scelta più naturale; questo anche per Francesco Sacchini, che ha scritto il testo, e con cui abbiamo già collaborato in passato ad un altro brano sempre con testo in inglese (Thinking About You).”
Quali sono i più imminenti progetti a cui si stanno dedicando i Conversessions?
“In realtà ora stiamo finalizzando un singolo a cui avevamo lavorato precedentemente al percorso con LAZIOSound. La canzone in sé, in realtà, si è montata in relativamente poco tempo, ma crediamo abbia delle buone potenzialità. Si tratta di un sound abbastanza diverso da quello che abbiamo fatto uscire fino ad ora, diciamo che ci siamo lasciato influenzare un po’ dall’onda math rock / mid-west, e dalle sonorità di band come Porcupine Tree.”
Possiamo definire la vostra musica “chimerica”: avete delle immagini, reference, suggestioni visive/culturali che riecheggiano e vi ispirano?
“Difficile rispondere in modo conciso. Veniamo tutti da formazioni musicali differenti, ed ascoltiamo generi abbastanza diversi, ma nonostante questo ci conosciamo da parecchio tempo orami, ed in Conversessions abbiamo trovato un modo per far coesistere tutto questo abbastanza armoniosamente. Questo per dire, differenti immagini o suggestioni risuonano in ognuno di noi, e stiamo capendo se convenga arrivare ad un punto di incontro collettivo o lasciare che questi contrasti parlino da sé.”