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Hillel Slovak: il creatore dei Red Hot Chili Peppers scomparso troppo presto

Hillel Slovak

Quando si parla di Red Hot Chili Peppers si pensa immediatamente alla formazione attuale e a John Frusciante, chitarrista iconico che ha rivoluzionato il modo di suonare e coniato un vero e proprio stile personale, riconoscibile ed elogiato.

In realtà, ci si dimentica, spesso, che, prima dell’ingresso di Frusciante nei Red Hot Chilli Peppers, Hillel Slovak era il loro chitarrista, la punta di diamante che, insieme a Flea, Anthony e l’allora batterista Jack Irons, creò il gruppo nel lontano 1982

La figura di Hillel è l’emblema di calma e intelligenza musicale, rovinato dalla dipendenza dalla cocaina ed eroina, portandolo alla morte prematura a soli 26 anni, nel proprio appartamento di Hollywood, il 25 giugno 1988.

Seppur, siano passati anni dalla scomparsa di Hillel, Anthony e Flea non lo hanno mai dimenticato, definendolo, nel 2012 durante la cerimonia di inserimento della band nella Roll Hall of Fame, “architetto” che ha messo anima e cuore nel progetto dei Red Hot Chili Peppers e grazie al quale oggi esistono in quanto tali.

I Red Hot devono molto all’israeliano naturalizzato statunitense, poiché fu anche colui che spinse Flea ad imparare a suonare il basso

Una carriera troppo breve con una fine che ha, purtroppo, molto in comune con quella dei grandi del grunge da Kurt Cobain a Layne Stayley, accumunati anche dalla volontà e necessità di isolarsi, limitando il contatto con l’esterno.

Tale isolamento, generato dall’assunzione delle droghe, è stato anche il campanello d’allarme per Frusciante, entrato anch’esso nello stesso tunnel. Il filo conduttore tra Frusciante e Slovak non è stata, però, solo la droga. Entrambi emulavano e vedevano in Jimi Hendrix un punto di riferimento artistico dal quale imparare. Lo stesso Frusciante si era avvicinato ai Red Hot, “innamorandosi” artisticamente di Hillel e sognando di poter, un giorno, seppur lontano, suonare con loro. Un sogno che si realizzerà di lì a poco, ma che lo porterà ad abbracciare in tutto e per tutto l’eredità del compianto Slovak, comprese le sue cattive abitudini.

La scomparsa di Hillel sconvolse totalmente la vita di Anthony e Flea, per via del profondo legame di fratellanza che avevano con il chitarrista. Anthony non ha mai del tutto accettato la morte di Hillel, negando a tal punto da non parteciparvi neanche al funerale, preferendo al funesto evento, un’abbuffata di droga in Messico.

Solo in seguito, Kiedis venne convinto da un tossicodipendente in convalescenza a visitare la tomba di Slovak e guardare in faccia la realtà

Hillel ricevette la sua prima chitarra da suo zio Aron all’età di 13 anni come regalo per il suo bar mitzvah. Il destino volle che a tale evento vi fosse anche Irons, con il quale iniziò a suonare le canzoni dei Kiss. La prima band che vide protagonisti Slovak al fianco di Irons fu ‘Chain Reaction’ che, presto, cambiò nome in ‘Anthem’ e successivamente, in ‘Anthym’. Fu durante un loro concerto che Anthony conobbe i due musicisti e si venne a creare subito un legame indissolubile. Quando Flea entrò a far parte degli Anthym, invogliato proprio da Hillel ad imparare a suonare il basso, la band decise di cambiare nome in ‘What Is This?’. Nonostante le sperimentazioni di altri generi musicali, lo stile chitarristico di Slovak divenne sempre più funky e incentrato sull’improvvisazione.

Nonostante la nascita dei Red Hot e la scissione in due gruppi, Hillel scelse, in un primo momento, di proseguire la propria carriera artistica con i What Is This, poichè vedeva in loro un futuro roseo con molte più possibilità di sfondare. In un secondo momento, però, si ricongiunse ai Red Hot Chili Peppers, raggiungendo i suoi amici fraterni e portando a termine gli album ‘Freaky Styley’ e ‘The Uplift Mofo Party Plan’.

Ritornati a casa, dopo il tour per la promozione del loro nuovo disco, i Red Hot decisero di prendersi qualche giorno di pausa per riposare

Sia Anthony che Hillel andarono diretti dai loro rispettivi spacciatori e, per il secondo, si rivelò una scelta fatale. Dopo la scomparsa di Slovak, i Red Hot Chili Peppers videro la loro carriera a rischio ma, se da un lato il batterista Jack Irons decise di abbandonare per rispetto dell’amico defunto, Anthony e Flea, decisero di continuare, proprio per lo stesso motivo. Di li a poco Chad Smith e John Frusciante sostituirono i due ragazzi e continuarono a lavorare su ciò che Hillel aveva costruito con tanto amore.

— Onda Musicale

Tags: Kiss, Flea, Anthony Kiedis, John Frusciante, Chad Smith
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