Il nuovo album di Edoardo Chiesa si intitola “A quello che vedo non credo per niente”, ed è stato anticipato da 4 singoli.
Anticipato dai singoli “Due come noi”, “Come si fa” e “Se tutto quello che è considerato inutile sparisse all’improvviso”, “A quello che vedo non credo per niente” è il nuovo album di Edoardo Chiesa.
“A quello che vedo non credo per niente” non è un concept ma si tratta di una selezione di otto canzoni scritte, registrate e prodotte tra il 2019 e il 2023.
Spiega l’autore
«In questo arco di tempo fortemente caratterizzato dalla pandemia globale, mi sono ritrovato a scrivere molte canzoni senza avere un piano preciso su ciò che avrei voluto farne e, soprattutto, senza alcun condizionamento autoimposto e senza una precisa, apparente direzione. L’unica cosa che sapevo era che volevo ritornare a giocare con gli arrangiamenti e non impormi vincoli nel cercare di raccontare le mie storie.
Mi sono ben presto reso conto che ogni canzone aveva una propria e precisa identità e che ciascuna storia, per essere raccontata, aveva bisogno di suggestioni diverse. Una volta registrati in autonomia i provini di circa venti canzoni mi sono fermato e le ho lasciate in una cartella, a decantare. Sono otto storie, una diversa dall’altra».
Le collaborazioni
Con l’emergenza pandemica che si affievolisce Edoardo ricomincia a collaborare con vecchi e nuovi amici che attraverso le proprie capacità e il proprio gusto, permettono di finalizzare i provini facendoli diventare canzoni, alcune prodotte nuovamente insieme al musicista e amico Tomaso Delfino, alcune arrangiate e registrate dal produttore Massimo Caso, altre sono rimaste tali e quali alle bozze realizzate da Edoardo con l’aggiunta del basso di Damiano Ferrando e il lavoro di missaggio di Daniele Mandelli.
È nato così un disco dalle sonorità molto eterogene, composto da otto storie, unite assieme dalla volontà di essere raccontate per quello che sono, con sincerità e passione.
Il titolo dell’album di Edoardo Chiesa
Il titolo del disco “A quello che vedo non credo per niente” è una frase contenuta in “Due come noi”, la canzone che apre il disco. “Ho trovato questa frase molto interessante, perché racchiude in sé alcuni concetti semplici ma molto importanti: mai fermarsi alla superficie delle cose, guardare la realtà buttando via i filtri e ascoltare e credere sempre a ciò che si prova”.
La copertina del disco è una fotografia scattata a Noli (SV) da Luca Parodi ed «è nata un po’ per caso in maniera quasi involontaria, durante una sessione di shooting di un video promozionale che avrebbe dovuto essere di supporto ad un singolo. Il video in questione non è mai uscito ma, scartabellando nell’hard disk qualche settimana dopo aver deciso il titolo del disco, ho trovato quest’immagine e l’ho pensata perfetta per supportare il titolo che avevo scelto».
Biografia
Edoardo Chiesa è nato a Genova nel 1985 e da quando ha dieci anni è innamorato di ogni tipo di chitarra, soprattutto se americana. La sua passione per la musica pop, per i cantautori e per i racconti di ogni genere lo portano piano piano ad intrecciare il suo interesse per la chitarra con quello per il songwriting.
Tra il 2015 ed il 2018 ha pubblicato due album inediti: “Canzoni sull’alternativa” (L’Alienogatto/Dreamingorilla 2015) e “Le nuvole si spostano comunque” (L’Alienogatto/Molecole produzioni 2018).
Sempre nel periodo compreso tra il 2015 ed il 2019 è stato protagonista di un tour di oltre 150 date, da solo e con la sua band, aprendo concerti di artisti come Ermal Meta, Francesco Tricarico, Neri Marcorè, Bandabardò, Erica Mou e partecipando ad eventi come “Collisioni Festival” di Barolo, “il Tenco ascolta” e “Repubblica Next” di Genova.
I concorsi
Nel 2015 “Canzoni sull’alternativa” è stato selezionato tra le migliori 50 opere prime in gara per il premio Tenco. È finalista nel 2016 del concorso “New sound of acoustic Music” dell’Acoustic Guitar Meeting di Cremona.
Nell’estate 2023 è stato finalista, con brani inediti, dei concorsi nazionali “L’artista che non c’era”, “Botteghe d’autore”, “Premio Bindi” e “Lavagna Busking contest”.
Quella stessa estate vince nell’ambito del “Premio Bindi” la targa “Giorgio Calabrese” come migliore autore dell’edizione 2023. Nell’autunno dello stesso anno è tra i premiati dalla Fondazione Estro Musicale per l’edizione 2023. Grazie a questo premio vince la possibilità di produrre e di promuovere il singolo “Se tutto quello che è considerato inutile sparisse all’improvviso”.