Non sarebbe troppo esagerato definire Elvis Costello un genio. Se non altro, è uno dei cantautori di qualità più prolifici del 20° secolo.
Elvis Costello ha anche esplorato la sua arte attraverso numerose collaborazioni che includono Burt Bacharach, The Brodsky Quartet, Ann Sofie Von Otter, Squeeze, Annie Lennox, Paul McCartney, Roy Orbison, Tony Bennett, Allen Toussaint, Marcus Mumford e molti altri. Costello pubblicò il suo album di debutto, My Aim is True, nel 1977, e l’anno successivo formò una partnership con la sua band di supporto, The Attentions e pubblicò This Year’s Model con cui avrebbe continuato a lavorare fino al 1986. Lavorò anche con un altro band chiamata The Imposters nei primi anni 2000.
Elvis Costello è stato definito un’enciclopedia del pop
Questo per la sua impavida sperimentazione e la sua insaziabile sete di esplorare diversi modi di scrivere canzoni. Attualmente può vantare un catalogo di oltre 30 album in studio, cosa piuttosto rara. Quando entrò in scena per la prima volta nel 1977, molti si affrettarono a collocarlo nella categoria della nuova ondata che si era sviluppata in quel periodo. Elvis Costello, tuttavia, rifiutò sempre di farsi incasellare con un etiichetta ben precisa. In un periodo in cui gruppi punk come i Sex Pistols e i Ramones dominavano il mondo in generale, Elvis Costello offriva più introspezione, un songwriting più elaborato, un vocabolario migliore, pur mantenendo lo stesso tipo di rabbia e di ferocia che rendevano il punk così attraente. Invece di rimanere nell’ambito delle frenetiche canzoni new wave, ha esplorato le opere del già citato Burt Bacharach, così come il genere del jazz. Questa conoscenza lo ha aiutato a crescere in altri generi più “sofisticati”. Era sempre in anticipo sui tempi e sembrava non aver mai scritto per nessun altro se non per se stesso. In suo onore, abbiamo deciso di proporvi le sue 10 migliori canzoni, che ha scritto nel corso della sua carriera espansiva e rivoluzionaria.
“Complicated Shadows” – All This Useless Beauty (1996)
Quando Costello scrisse “Complicated Shadows” chiese a Johnny Cash se avesse qualche interesse a cantarla, ma lui rifiutò. All This Useless Beauty è uscito nel 1996 e ha raggiunto la posizione numero 28 nelle classifiche degli album del Regno Unito. Questo disco sarebbe stato l’ultimo che avrebbe fatto con la sua band di supporto di lunga data, The Attractions. Costello aveva originariamente previsto che l’album si intitolasse A Case For Song e avrebbe dovuto essere un intero album di canzoni scritte per altri artisti. Qualche anno dopo fu rilasciata una versione bonus del disco che includeva la canzone “The Comedians“, scritta per Roy Orbison, che, a differenza di Johnny Cash, usò la canzone di Costello.
‘When I Was Cruel No. 2’ – When I Was Cruel (2002)
In questa canzone Costello canta dal punto di vista di qualcuno ad un matrimonio che osserva la superficialità di un matrimonio tra una coppia destinata a fallire. Resiste all’impulso di esprimere questa osservazione, qualcosa che avrebbe fatto quando era più giovane, quando era crudele. Il motivo per cui questa si intitola numero due è che Costello aveva scritto “When I was Cruel” ma non è mai entrata nell’album, invece l’ha sostituita con questa. Questo è il primo album con il gruppo di supporto di Costello, The Imposters, la cui unica differenza tra The Imposters e The Attractions è la sostituzione di Bruce Thomas al basso con Davey Faragher.