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Namida: una “lacrima” che nasce tra risate e riflessioni – Intervista

È uscito il singolo “Ti faccio un tutorial” della cantautrice punk rock Namida

È uscito il singolo “Ti faccio un tutorial” (Matilde Dischi), della cantautrice punk rock Namida e ce lo ha raccontato in questa intervista

“Ti faccio un tutorial” è il nuovo singolo di Namida. Un brano energico che racchiude l’essenza esplosiva del progetto della cantautrice pop punk.  Ironia, grinta e freschezza sono il marchio di fabbrica di questo singolo che porta alla luce temi di attualità come l’educazione affettiva, il Ghosting e le relazioni tra pari.

“Quando ho scritto questa canzone mi sono divertita e il testo e uscito come fosse un flusso di coscienza. In questo pezzo ci ho messo molto del mio carattere, infatti, mi permette di far conoscere un altro lato di me a chi ascolta la mia musica. Ho deciso di parlare di temi legati alle relazioni molto attuali come, ad esempio, l’accenno al ghosting e lo faccio attraverso il racconto di una storia. Mi sono sempre sentita sbagliata perché cercavo e pretendevo sempre un qualcosa in più dalle persone ma, con il tempo, ho capito che cercavo il massimo dalle persone sbagliate: gli “stronzi tutta cresta e zero testa”.

Ciao Claudia, parlaci subito della scelta del tuo nome d’arte per presentarti.

«Ciao! Namida è nome di origine giapponese, significa “lacrima”. Ho scelto questo nome perchè penso che rappresenti pienamente la mia personalità: nelle mie canzoni c’è sempre il mio lato solare e ironico ma anche una parte più dura e riflessiva che insieme creano un mix di emozioni contrastanti.»

Scegli una sola parola per definire Claudia, una per definire Namida e una parola per definire la tua musica

Claudia: Nero

Namida: Arcobaleno

Musica: Tela

Namida, tu sei una cantautrice. Quando hai capito che quello che scrivevi non era un esercizio individuale, ma era qualcosa di condivisibile che incontrava l’approvazione e il consenso del pubblico?

«La condivisione per me è sempre stata fondamentale, sin da piccola. Riuscire a trainare gli altri e dargli un momento di serenità per me è sempre stata la cosa più appagante. È così anche per le canzoni.»

Torino è la tua città natale. Quanto influisce sul tuo modo di fare musica. Torino non è propriamente nel circuito classico della musica, qual è il fermento musicale della tua città di origine? Cosa serve per farsi notare?

«Sono nata a Torino ma vivo da sempre in Veneto. Sono cresciuta tra la nebbia della provincia, dove le opportunità sono come “un ago in un pagliaio”. Non sono mai stata circondata da una grande cultura musicale ma ho sempre avuto grandi sogni e tanta fantasia che mi hanno permesso di uscire dalla monotonia e dalla noia.»

Il tuo nuovo singolo – in radio dal 12 aprile e uscito il 29 marzo – è “Ti faccio un tutorial”. Come è nato?

«È nato tutto in modo spontaneo. Sicuramente sentivo la necessità di portare alla luce temi come il Ghosting e alcune modalità che utilizziamo per relazionarci che caratterizzano i nostri tempi. La canzone è frutto di mie esperienze dirette ma anche di quelle di persone a me care».

Il video che accompagna il brano – diretto da Alessandro Sangiorgi – veicola l’energia del brano. Pensi che in una società dell’immagine, in cui le immagini si sovrappongono e si contraddicono offuscando spesso il contenuto che si vuole veicolare, i videoclip siano ancora uno strumento valido e funzionale per comunicare il messaggio?

«Sono cresciuta con MTV e quindi per me il videoclip è un elemento importante tanto quanto la canzone stessa.

È importante perché l’impatto visivo permette di dare più valore al testo e alla musica dando concretezza a ciò che si sta ascoltando».

Quali sono i tuoi punti di riferimento musicale? A chi ti ispiri?

«Sicuramente a tutta la scena Pop punk anni ’90/2000 quindi ti direi: Green Day, Blink 182, Avril Lavigne, Sum 41…»

Hai già all’attivo un’interessante esperienza di concerti come opening act per molti artisti e festival, per citarne alcuni Articolo 31, Boomdabash, Annalisa, Fedez. Quando un tuo tour?

«Stiamo lavorando in questo senso da un paio di anni. Il mio progetto è partito relativamente da poco tempo e sto cercando di raccogliere più materiale possibile per poter offrire uno spettacolo dignitoso ma soprattutto divertente.

Già durante i prossimi mesi ci saranno delle date interessanti. Siete tutti invitati!

Potete trovare gli aggiornamenti sul mio profilo IG.»

Anticipazioni sul nuovo album in preparazione?

«Sarà un album energico ed essendo il primo potrete sentire tutto il divertimento che metto nel fare musica ma soprattutto sarà molto colorato.»

Per concludere, qual è il tuo motto, il messaggio che vorresti mandare e che identifica l’artista Namida in questo momento?

«Ti rispondo con una frase di un mio pezzo (Paranoia Park): “Chi è fatto di sogni non dorme mai!”»

Grazie per la tua disponibilità e buon lavoro!

— Onda Musicale

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