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Rounder Records: custodi della tradizione musicale americana

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Rounder Records

Rounder Records è una delle etichette discografiche indipendenti più stimate e influenti nella storia della musica americana.

Fondata nel 1970 da Ken Irwin, Bill Nowlin e Marian Leighton-Levy, la Rounder Records ha le sue radici nella passione per la musica folk e tradizionale. I tre fondatori, appassionati di musica e collezionisti di dischi, decisero di dare vita ad un’etichetta che potesse preservare e promuovere le sonorità autentiche e spesso trascurate della tradizione musicale americana.

All’inizio, la Rounder Records operava da un appartamento a Somerville, Massachusetts

Il primo disco pubblicato fu una compilation di blues intitolata “George Pegram & Walter Phelps“, seguita da altri album che esploravano generi come il bluegrass, il blues e il folk. La filosofia della Rounder era semplice ma potente: produrre musica di alta qualità che rispettasse le radici culturali dei generi che rappresentava.

Negli anni ’70 la Rounder iniziò a farsi un nome pubblicando lavori di artisti leggendari come George Thorogood, che trovò successo con l’album “George Thorogood and the Destroyers” (1977), e Norman Blake, un virtuoso chitarrista acustico. Questi primi successi aiutarono la Rounder a costruire una reputazione di eccellenza nel panorama della musica tradizionale.

La diversificazione del catalogo

Negli anni ’80 e ’90, la Rounder Records iniziò a diversificare il proprio catalogo, abbracciando una gamma ancora più ampia di generi musicali. Pubblicò album di artisti di bluegrass come Alison Krauss, che divenne una delle star più brillanti dell’etichetta. Krauss, con la sua band Union Station, vinse numerosi Grammy Awards e contribuì a portare il bluegrass ad un pubblico più vasto.

la Rounder si espanse anche nel campo della musica celtica, cajun, zydeco e world music, continuando a sostenere artisti che spesso non trovavano spazio nelle etichette più grandi. Questo impegno verso la diversità musicale non solo arricchì il catalogo dell’etichetta, ma consolidò la sua posizione come baluardo della musica roots.

Il successo commerciale

Uno dei momenti di svolta per la Rounder Records arrivò con la colonna sonora del film “O Brother, Where Art Thou?” (2000), prodotta da T Bone Burnett. L’album, che includeva canzoni tradizionali interpretate da artisti come Alison Krauss e Emmylou Harris, vinse il Grammy Award per l’Album dell’Anno e vendette milioni di copie, portando una significativa attenzione mediatica e commerciale all’etichetta.

Questo successo fu seguito da altri album di grande impatto, tra cui quelli di Robert Plant e Alison Krauss, che collaborarono per l’album “Raising Sand” (2007). Questo disco, che mescolava influenze rock, blues e folk, vinse cinque Grammy Awards, inclusi quelli per Album dell’Anno e Registrazione dell’Anno.

L’acquisizione e la modernizzazione

Nel 2010 la Rounder Records fu acquisita dalla Concord Music Group, una delle maggiori etichette indipendenti del mondo. Questa acquisizione le permise di beneficiare delle risorse e delle competenze di una struttura più grande, pur mantenendo la sua autonomia artistica e la sua missione originale.

Con il supporto della Concord, ha continuato ad evolversi e a modernizzarsi, abbracciando le nuove tecnologie e le piattaforme digitali per raggiungere un pubblico globale. L’etichetta ha continuato a pubblicare album di artisti nuovi e affermati, mantenendo alta la qualità delle sue produzioni.

Oggi la Rounder Records è riconosciuta come una delle etichette più influenti nella musica roots, folk e tradizionale. Ha contribuito a lanciare le carriere di numerosi artisti di talento e ha giocato un ruolo cruciale nel preservare e promuovere le tradizioni musicali americane e internazionali. La passione dei fondatori per la musica autentica e di qualità continua a guidare l’etichetta, che rimane fedele alle sue radici pur guardando al futuro.

— Onda Musicale

Tags: Robert Plant
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