Jefferson Starship sono una delle band più iconiche del rock, con una storia che riflette l’evoluzione della musica americana dagli anni ’70 ad oggi. Nati dalle ceneri dei Jefferson Airplane, hanno saputo reinventarsi nel tempo, attraversando vari cambiamenti di formazione e stile, ma mantenendo sempre una forte identità musicale.
La nascita dei Jefferson Starship
La storia della band inizia nel 1970, quando i Jefferson Airplane, una delle band di punta del movimento psichedelico di San Francisco, cominciarono a mostrare segni di fatica. Dopo il successo di album come “Surrealistic Pillow” e “Crown of Creation“, i membri della band esplorarono progetti solisti. Fu durante questo periodo che Paul Kantner, uno dei membri fondatori dei Jefferson Airplane, iniziò a lavorare su un progetto parallelo che avrebbe portato alla nascita dei Jefferson Starship.
“Blows Against the Empire”
Il progetto di Paul Kantner, inizialmente concepito come un album solista, divenne “Blows Against the Empire” (1970), un concept album fantascientifico che raccontava la storia di un gruppo di ribelli che rubano un’astronave per fuggire dalla Terra. Collaborarono con lui diversi membri dei Jefferson Airplane, così come altre figure chiave della scena musicale di San Francisco, tra cui Grace Slick e David Crosby. Questo progetto gettò le basi per la formazione dei Jefferson Starship.
La nascita ufficiale dei Jefferson Starship
Jefferson Starship divenne una band a tutti gli effetti nel 1974, con l’uscita dell’album “Dragon Fly“. Con Paul Kantner e Grace Slick come punti fermi, la band si allontanò dallo stile psichedelico dei Jefferson Airplane, abbracciando un sound più rock e hard rock. L’album fu un successo e conteneva il singolo “Ride the Tiger“, che stabilì la nuova direzione musicale della band.
Il successo commerciale
Il vero successo commerciale arrivò con l’album “Red Octopus” (1975), che raggiunse la vetta delle classifiche di Billboard grazie al singolo “Miracles“, una ballata romantica che mostrava un lato più morbido e melodico della band. Il disco fu certificato multiplatino e consolidò la posizione dei Jefferson Starship come una delle band più popolari degli anni ’70.
Cambiamenti e rinnovamenti
Gli anni ’80 portarono cambiamenti significativi per la band. Paul Kantner lasciò il gruppo nel 1984, e i restanti membri continuarono come Starship. Con Mickey Thomas alla voce, la band adottò un sound più pop-rock, producendo grandi hit come “We Built This City” e “Nothing’s Gonna Stop Us Now“, che raggiunsero entrambi il primo posto nelle classifiche americane.
Il ritorno alle radici
Nel 1992 Paul Kantner riunì alcuni ex membri dei Jefferson Airplane e Jefferson Starship, formando “Jefferson Starship: The Next Generation“. Questa versione della band cercò di recuperare il sound originale, mescolando rock, psichedelia e un tocco di contemporaneità. Nel 2008, la band abbreviò il nome in Jefferson Starship e continuò ad esibirsi in tutto il mondo, onorando il loro ricco patrimonio musicale.
I Jefferson Starship hanno attraversato decenni di cambiamenti musicali e culturali, rimanendo sempre rilevante
La loro capacità di adattarsi e reinventarsi, pur mantenendo una connessione con le loro radici, li ha resi un’icona del rock. Con una discografia che include classici intramontabili e un’influenza che si estende su più generazioni, i Jefferson Starship continua a volare alto nel panorama musicale. La loro storia è una testimonianza della potenza della musica come forma di espressione e trasformazione, un viaggio sonoro che ha toccato e ispirato milioni di fan in tutto il mondo.
Album in studio dei Jefferson Starship
- 1974 – Dragon Fly
- 1975 – Red Octopus
- 1976 – Spitfire
- 1978 – Earth
- 1979 – Freedom at Point Zero
- 1981 – Modern Times
- 1982 – Winds of Change
- 1984 – Nuclear Furniture
- 1998 – Windows of Heaven
- 2008 – Jefferson’s Tree of Liberty
- 2020 – Mother of the Sun
