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Grifoni, un viaggio tra sonorità americane e cantautorato italiano

Grifoni anche noto come AurioN presenta un nuovo singolo "Lei mente"

Grifoni è in promozione con il suo nuovo singolo “Lei mente”. In questa intervista ci racconta un po’ di sé e della sua musica.

Grifoni è un artista poliedrico, di talento con un background cantautorale formato tra l’Italia e l’estero con influenze dyliane. Il suo singolo “Lei mente” è un richiamo alle sonorità americane e alla ballad tanto orecchiabili quanto profonde.

Ne abbiamo parlato con lui …

Ad un primo ascolto del nuovo singolo “Lei mente”, si percepisce immediatamente che è una ballad che racchiude in sé il meglio dell’esperienza del cantautorato italiano. Lo ritieni un complimento o avresti preferito essere “associato” a qualche altro riferimento musicale o a nessuno?

“Lei mente” effettivamente nasce come il tipo di ballad alla Bob Dylan che ha influenzato gran parte dei cantautori italiani degli ultimi decenni, e anche il mio approccio alla composizione musicale, quindi mi riconosco pienamente in questo che ritengo un grande complimento.

“Lei mente” è un brano molto orecchiabile che resta nella testa a lungo. Mi incuriosisce come nasce l’accostamento di una musica così “lieve” a un testo che lo è meno: autoconvincersi che l’altra persona non ricambia un affetto perché mente a sé stessa fa più male che sapere di non essere amati, a volte …

È vero, rispetto a una composizione molto semplice basata su tre accordi, “Lei mente” ha un testo che riflette tutta la complessità dell’animo umano rispetto ai sentimenti più profondi come l’amore. E credo che proprio questo contrasto possa attrarre chi cerca nelle canzoni sia l’orecchiabilità, sia l’empatia narrativa.

Come nasce, in genere, la tua ispirazione sia musicale che autoriale?

Ogni mia composizione testuale e sonora è parte di una grande narrazione sentimentale da parte di personaggi che impersonano vari aspetti dell’amore, della speranza, ma anche dell’insicurezza e della fragilità dei nostri tempi, e come tali sono riconoscibili da tutti nella vita quotidiana.

Parlaci del (progetto) AurioN, quanto è diverso da “Grifoni” e cosa lo accomuna, invece?

Il Progetto “Aurion”, secondo il significato del termine in greco antico richiama l’aurora, l’alba, un nuovo giorno, ovvero un concetto di continuo progresso e di sperimentazione musicale basata sull’innovazione nella tradizione musicale del rock, ma anche del pop melodico che mi guida dall’inizio della mia attività di autore. “Grifoni” intende focalizzare il consolidamento di alcuni aspetti di questo progetto di cui è comunque parte integrante.

Se potessi definirti con una sola parola, quale sarebbe?

Coinvolgente!

Hai vissuto molto all’estero, cosa ti piace del modo di fare musica in Italia e cosa, invece, vorresti che fosse “importato” dall’estero?

Conosco abbastanza il mondo musicale americano e inglese per potere dire che mi sembra di cogliere nel panorama musicale italiano la crescita progressiva di una generazione di musicisti capaci di confrontarsi con tutti i generi della musica anglosassone grazie una interpretazione innovativa del proprio grande patrimonio “storico”.

Arte, musica, poesia: Cosa vuole fare da “grande” Grifoni?

Vorrei davvero riuscire a coinvolgere quante più persone possibile nel mio universo creativo sperando di trasmettergli senza filtri le emozioni che mi hanno portato a comporre testi e musica. Considero tutto il resto come una conseguenza di questo obiettivo per me essenziale.

Dopo “Lei mente”, seguiranno altri singoli e un album? Puoi darci delle anticipazioni?

In questi giorni è in uscita un altro singolo “Testa fra le nuvole” al quale seguiranno altre canzoni del progetto “Grifoni” mentre invito tutti ad ascoltare le mie canzoni del progetto “Aurion” potete trovare il link nella mia biografia del mio Instagram: @grifonimusic

Bene! Grazie per la tua disponibilità

— Onda Musicale

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