Abbiamo assistito al ritorno anche sulle scene live del bravo cantautore astigiano, dopo la partecipazione a ‘The Voice Senior’ su Raiuno nel Team Gigi D’Alessio.
Danilo Amerio mancava da tempo, come frontman, sulla scena musicale italiana. Una fra le voci più precise, belle, graffianti e toccanti insieme di sempre. Da sempre
Uno che preferisce, forse per indole (da buon piemontese, magari defilato per natura) o per scelta, lasciare che a parlare siano piuttosto le canzoni. Quelle scritte e prodotte soprattutto per gli altri, che di nome fanno Mia Martini, Anna Oxa (“Donna con te”, capolavoro assoluto), Marco Masini, Paolo Vallesi, Pierangelo Bertoli, Umberto Tozzi, Raf, Jovanotti, Fiordaliso, Adriano Celentano, Mietta, Giorgio Faletti, Little Tony, Nicola Di Bari, Dik Dik e chi più ne ha, più ne metta.
Uno che però, negli anni ’90, si è distinto clamorosamente al Festival di Sanremo
Cui lo volle in gara per ben quattro edizioni consecutive fra Giovani e Campioni il grande Pippo Baudo (intelligente e lungimirante come pochi!) sulla scorta del volere di un grande, grandissimo Autore che a Danilo Amerio tutto insegnò: Giancarlo Bigazzi, tra le firme più prolifiche degli evergreen senza tempo di questo nostro controverso Paese.
Amerio, canto potente, aspetto imponente, caratura artistico-scrittoria autorevole, imprevedibile e mai scontata, nel 1992, ’93, ’94’ e ’95 fece la differenza all’Ariston, uomo di peso e di spessore in tutto: specie per una vocalità trascinante (capace di escursioni altissime e rare per un uomo), dirompente sempre appoggiata su melodie impattanti e arrangiamenti pionieristici con testi di grande presa.
Che tutti ricordano benissimo ancora oggi, nonostante la poca (meglio, quasi del tutto assente!) presenza nello showbusiness degli ultimi vent’anni: come dimostra l’acclamato ritorno che lo ha visto protagonista a ‘The Voice Senior 2024’ su Raiuno, con cui l’artista ha deciso di rimettersi (giustamente, era ora!) in gioco.
Scelto e immediatamente riconosciuto (alla prima nota, dopo neanche un secondo!) da un Gigi D’Alessio, suo collega e altrettanto grandissimo estimatore
Pronto però ad abbandonarlo (immotivatamente, almeno sul piano canoro) alle semifinali per evidenti logiche televisive che esulano da qualità, capacità e talento puro. Perché, appare chiaro, un ex famoso – e per di più di tal portata, giusto per restare in tema di peso specifico – un talent del genere non lo avrebbe mai potuto vincere. Lui come qualsivoglia ex noto di spicco dal nome e dal pedigree di razza. Lì in quel contesto per lo più i ritorni eccellenti servono solo agli autori della trasmissione per fare notizia, clamore, promozione e…gossip. Magari per l’edizione 2025 cambiamo un po’?
Nonostante questo, Amerio ha rilasciato in aprile un bel singolo inedito pop dance, “E ci siamo noi”, che porta la firma per due terzi di nuove quote rosa della scrittura made in Italy, Alfia Bevilacqua e Olga Kazelko, pubblicato nell’aprile scorso su etichetta Starpoint International/Believe Digital, che qualche passaggio importante in radio lo sta tuttora macinando. E’ un primo passo, ma promette bene.
Certo, è difficile riposizionare un Artista – volutamente scritto nel suo caso con la ‘A’ maiuscola – in un mondo sempre più superficiale e supponente che guarda a rap e trap come la nuova terra promessa. Occorrono tempo e pazienza, molta pazienza
Ma il nostro ha tutte le carte e la sostanza per farcela di nuovo. Perché è un fuoriclasse, indiscusso. Perché emoziona al primo ascolto. Perché anche dal vivo sembra ieri da quando stupiva tutti con quel timbro potente tuttora intonso e accattivante e casomai migliorato nel colore e nell’espressione, abbinato a una fisicità che gli hanno permesso entrambi di essere ancora oggi riconoscibilissimo. Unico.
A rendere giustizia e merito al buon Amerio è la musica. Quella – stupenda – che abbiamo ascoltato domenica 7 Luglio scorsa a San Bartolomeo al Mare, in provincia di Imperia
Quella suonata e cantata da una strepitosa band di sei professionisti che rispondono al nome della già summenzionata Olga Kazelko (tastiere e sequenze), Luca Marchesin (chitarre), Gualtiero Marangoni (basso elettrico), Alex Nicoli (batteria e percussioni), Susi Amerio (la sorella-cantante di Danilo che abbiamo già visto in tv durante le Blind Auditions di ‘The Voice Senior’) e Fabrizio Rizzoli, rinomato attore e altrettanto valente cantante. Quella applaudita da un folto pubblico in piedi in più standing ovation.
Meravigliosa l’interpretazione commovente de ‘Gli uomini non cambiano’, di ‘Scrivimi’ di Nino Buonocore e ‘Cosa resterà degli anni Ottanta’ (resa ancora più funky groove e virtuosa dell’originale), queste ultime due da Amerio riproposte con successo anche in tv a ‘The Voice Senior’ fra gli applausi dei presenti in studio e gli apprezzamenti social da casa. E ancora di ‘Gente di Mare’, altro successo che porta la mano sapiente del cantautore e prolifico autore astigiano.
Inclusa ‘Signor Tenente’, brano che fece la fortuna canora di Giorgio Faletti suo concittadino, prodotto da un Amerio in splendida forma che in quello stesso anno a Sanremo, nel 1994, si aggiudicava il terzo posto fra le Nuove Proposte. Per poi ritrovarsi ancora insieme sullo stesso palco con l’indimenticato attore-scrittore-cantante anche l’anno dopo – bei tempi! – fratelli per il cuore e per le note.
Bentornato, Danilo.