Dalle umili origini nella Lousiana rurale fino al successo mondiale, la vita e la musica di uno straordinario chitarrista sono al centro dell’avvincente documentario Buddy Guy – La leggenda del blues,andato in onda mercoledì 17 luglio su Sky Arte.
Nato in una famiglia di mezzadri nel cuore degli Stati Uniti meridionali, George Guy, detto “Buddy”, negli anni Cinquanta si trasferisce a Chicago per coltivare il suo sogno: diventare un musicista blues. Il documentario ne ripercorre le orme attraverso gli USA, fino alla definitiva consacrazione come uno dei più influenti chitarristi dell’electric blues, il cui talento ha ispirato musicisti del calibro di Eric Clapton, Jimmy Page e i Rolling Stones.
Attraverso immagini di repertorio e materiali d’archivio inediti, fra cui una straordinaria esibizione insieme al presidente Barack Obama, la pellicola racconta il talento musicale di Buddy Guy e la sua tenacia nel superare i molti momenti difficili della sua vita. Le testimonianze offerte da colleghi John Mayer, Carlos Santana e Kingfish sottolineano l’impatto duraturo di un artista il cui impatto sulla cultura musicale si è rivelato fondamentale per molte generazioni di musicisti blues.
Buddy Guy è proprietario di un bar in Chicago, nella zona del Loop, il Buddy Guy’s Legend con musica dal vivo. A volte lo stesso Buddy Guy serve al banco o suona. Il locale è anche una sorta di museo, dove si possono ammirare alle pareti prestigiose chitarre accompagnate dai nomi degli illustri musicisti proprietari.
Buddy è estimatore dei concerti dal vivo, che rende dei veri e propri spettacoli, grazie alla presenza scenica e alle proprie doti di chitarrista e cantante.