Sly & The Family Stone si sono imposti nella storia della musica, fondendo funk, soul, rock psichedelico e R&B in un sound innovativo che ha definito un’era.
Gli inizi
Formata a San Francisco nel 1966 da Sylvester “Sly Stone” Stewart, la band Sly & The Family Stone è stata pioniera non solo musicalmente, ma anche per la sua composizione multirazziale e mista di genere, un fatto rivoluzionario per l’epoca. Sly, già noto DJ radiofonico e produttore, assemblò un gruppo eclettico che includeva sua sorella Rose alla tastiera e suo fratello Freddie alla chitarra. La formazione originale comprendeva anche Cynthia Robinson alla tromba, Jerry Martini al sassofono, Larry Graham al basso e Greg Errico alla batteria.

L’esordio discografico
Il loro album di debutto, “A Whole New Thing” (1967), non ottenne il successo sperato, ma il singolo “Dance to the Music” dell’anno successivo li catapultò sulla scena nazionale. La canzone, con il suo ritmo contagioso e l’innovativo uso del basso “slap“, divenne un inno generazionale.
Il vero punto di svolta arrivò con “Stand!” nel 1969
L’album, che includeva hit come “Everyday People” e “I Want to Take You Higher“, mescolava messaggi di unità razziale e critica sociale con un sound irresistibilmente ballabile. La performance della band a Woodstock nello stesso anno li consacrò come una delle forze più innovative della musica contemporanea.
Il culmine del successo giunse con “There’s a Riot Goin’ On” (1971), un album cupo e introspettivo che rifletteva i cambiamenti sociali e personali dell’epoca. Nonostante – o forse grazie a – il suo tono più oscuro, l’album raggiunse la vetta delle classifiche, confermando lo status di Sly & The Family Stone come artisti di primo piano.

Tuttavia, l’uso di droghe e i conflitti interni iniziarono a minare la stabilità della band
Gli album successivi, sebbene apprezzati dalla critica, non riuscirono a replicare il successo commerciale precedente. Le apparizioni dal vivo divennero sempre più inaffidabili, culminando in una serie di concerti cancellati e performance deludenti. Nonostante il declino, l’influenza di Sly & The Family Stone sulla musica popolare rimane notevole. Il loro approccio innovativo all’integrazione di generi diversi ha aperto la strada a innumerevoli artisti successivi, da Prince a The Red Hot Chili Peppers.
Oggi, mentre Sly Stone rimane una figura enigmatica, raramente sotto i riflettori, la musica di Sly & The Family Stone continua a essere celebrata e riscoperta da nuove generazioni. Il loro lascito di innovazione musicale e messaggio di unità sociale rimane più rilevante che mai in un’epoca di rinnovate tensioni razziali e divisioni sociali.
Album in studio di Sly & The Family Stone
- 1967 – A Whole New Thing
- 1968 – Dance to the Music
- 1968 – Life
- 1969 – Stand!
- 1971 – There’s a Riot Goin’ On
- 1973 – Fresh
- 1974 – Small Talk
- 1975 – High on You (accreditato solo a “Sly Stone”)
- 1976 – Heard Ya Missed Me, Well I’m Back
- 1979 – Back on the Right Track
- 1983 – Ain’t But the One Way
- 2002 – The Essential Sly & The Family Stone