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Ascesa, caduta e rinascita: la turbolenta storia dei Creed

I Creed

Nel panorama del rock alternativo degli anni ’90 e primi 2000, poche band hanno conosciuto un’ascesa tanto rapida e una caduta altrettanto fragorosa quanto i Creed.

Nati a Tallahassee, Florida, nel 1994, i Creed hanno dominato le classifiche rock per quasi un decennio, lasciando un’impronta molto profonda nella musica mainstream americana.

La storia dei Creed inizia con l’incontro tra il cantante Scott Stapp e il chitarrista Mark Tremonti, amici d’infanzia che si ritrovarono al college. Uniti dalla passione per il rock, i due iniziarono a comporre insieme, reclutando presto il bassista Brian Marshall e il batterista Scott Phillips per completare la formazione.

Il debutto discografico arrivò nel 1997 con “My Own Prison“, un album che, nonostante fosse stato inizialmente autoprodotto, attirò l’attenzione della Wind-up Records. Ripubblicato dall’etichetta, l’album divenne un successo inaspettato, scalando le classifiche rock e spingendo la band sotto i riflettori nazionali.

Fu però con il secondo album, “Human Clay” del 1999, che i Creed raggiunsero l’apice del successo commerciale. Trainato da hit come “Higher” e “With Arms Wide Open“, l’album vendette oltre 11 milioni di copie solo negli Stati Uniti, consacrando la band come uno dei fenomeni musicali del momento.

Il successo dei Creed si basava su una formula che univa potenti riff di chitarra a melodie accessibili e testi spesso intrisi di tematiche spirituali, riflesso del background cristiano di Stapp. Questa combinazione, unita al carisma del frontman, rese la band un nome di punta nel panorama post-grunge.

Tuttavia, l’ascesa vertiginosa portò con sé tensioni interne

Nel 2000, il bassista Brian Marshall lasciò la band, sostituito da Brett Hestla per i tour. Il terzo album, “Weathered” (2001), pur mantenendo il successo commerciale, mostrava già i segni delle crescenti fratture all’interno del gruppo.

Le tensioni raggiunsero il culmine nel 2004, quando la band annunciò il proprio scioglimento. I problemi personali di Stapp, incluse le sue battaglie contro dipendenze e depressione, avevano reso insostenibile la situazione. Tremonti, Phillips e Marshall formarono gli Alter Bridge con il cantante Myles Kennedy, mentre Stapp intraprese una carriera solista.

Il loro stile musicale

Lo stile musicale dei Creed è comunemente catalogato come Post-grunge. Secondo la pubblicazione Rolling Stone, le qualità vocali di Stapp richiamano quelle di Jim Morrison dei Doors. Il sound del gruppo rappresenta un’interpretazione peculiare delle sonorità elaborate da formazioni Grunge quali Pearl Jam, Stone Temple Pilots, Alice in Chains, amalgamate con l’intensità e l’inclinazione melodica dell’Heavy metal tradizionale.

La band non ha mai siglato un accordo con un’etichetta discografica di matrice cristiana contemporanea, né si è esibito in contesti legati alla musica cristiana o ha goduto di una presenza costante sulle frequenze radio cristiane. Ciononostante, la denominazione della band allude al concetto religioso di credo. I componenti del gruppo hanno chiarito che, sebbene possano individualmente professarsi cristiani, non considerano i Creed una band di stampo cristiano. Il bassista Brian Marshall, ideatore del nome del gruppo, ha spiegato che Stapp utilizza l’iconografia spirituale in chiave metaforica. Stapp ha confermato questa posizione nel 2005 durante un’intervista con Craig Kilborn, sottolineando che la percezione dei Creed come band cristiana fosse un fraintendimento, e che le sue convinzioni emergevano involontariamente attraverso le allusioni spirituali nei testi.

Stapp ha precisato:

C’è una confusione diffusa, con molti che ci etichettano come band religiosa, ma non è così. Ho semplicemente espresso ciò che stavo vivendo in quel periodo. Mi ponevo domande, riflettevo su temi che contrastavano con tutti i principi che mi erano stati inculcati sin dall’infanzia. È complicato per il pubblico comprendere appieno, poiché spesso le persone sono condizionate, assoggettandosi a dogmi religiosi o confessionali»

Per anni, sembrava che la storia dei Creed fosse giunta al termine

Tuttavia, nel 2009, in una mossa che sorprese fan e critici, la band annunciò la propria reunion. L’album “Full Circle” e il successivo tour mondiale segnarono un ritorno trionfale, anche se di breve durata. Nonostante il rinnovato successo, i vecchi problemi non tardarono a riemergere. Dopo un tour problematico nel 2012, la band entrò nuovamente in una fase di inattività. Stapp affrontò pubblicamente i suoi demoni personali, mentre gli altri membri tornarono ai rispettivi progetti paralleli.

Ad oggi, lo stato dei Creed rimane incerto

Periodicamente circolano voci di una possibile riunione, alimentate dalle dichiarazioni dei membri che non escludono future collaborazioni. Indipendentemente dal loro futuro, l’eredità dei Creed nel rock mainstream rimane significativa.

La loro parabola, caratterizzata da successi straordinari e cadute rovinose, riflette le complessità e le pressioni dell’industria musicale. I Creed restano un esempio di come il talento, unito alle giuste circostanze, possa catapultare una band all’apice del successo, ma anche di come le dinamiche personali e le sfide dell’essere sotto i riflettori possano mettere a dura prova anche le partnership più solide.

Che il futuro riservi loro un’altra rinascita o meno, i Creed hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del rock, con brani che continuano a risuonare nelle radio e nei cuori dei fan in tutto il mondo.

Album in studio dei Creed

  • 1997 – My Own Prison
  • 1999 – Human Clay
  • 2001 – Weathered
  • 2009 – Full Circle

— Onda Musicale

Tags: Alter Bridge
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