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“Born to Be Wild” e l’irresistibile attrazione per la libertà

Gla band americana degli Steppenwolf

Born to Be Wild” fu scritta nel 1967 da Mars Bonfire, il cui vero nome era Dennis Edmonton. Bonfire era stato in precedenza membro degli Sparrows, band antesignana degli Steppenwolf, ma aveva lasciato il gruppo poco prima che cambiassero nome.

La canzone fu originariamente offerta a diversi artisti prima di arrivare agli Steppenwolf. Il gruppo la registrò per il loro album di debutto omonimo, pubblicato nel 1968, esattamente come terzo estratto del disco. “Born to Be Wild” divenne un successo immediato, raggiungendo la posizione numero 2 nella Billboard Hot 100. È considerata una delle prime canzoni heavy metal e ha contribuito a popolarizzare il termine “heavy metal” nel contesto musicale.

Il significato di “Born to be Wild”

Il testo evoca immagini di motociclette, strade aperte e una vita vissuta senza freni né limitazioni, celebrando il desiderio di essere liberi, selvaggi e senza costrizioni. La frase “Born to be wild” (Nato per essere selvaggio) incarna questo spirito di libertà e avventura, suggerendo una fuga dalle aspettative tradizionali e l’adozione di uno stile di vita non convenzionale.

Musicalmente, la canzone è caratterizzata da chitarre potenti e ritmi energici, che contribuiscono a creare un’atmosfera di adrenalina e ribellione. È spesso associata al mondo dei biker e delle motociclette, non solo per il suo testo ma anche per la sua inclusione nella colonna sonora del film “Easy Rider” (1969), che esplorava temi di controcultura, libertà e anticonformismo.

In sintesi, “Born to Be Wild” è un inno che esprime l’irresistibile attrazione per la libertà e la voglia di rompere con le regole, rimanendo uno dei brani simbolo del rock e della cultura ribelle degli anni ’60 e ’70.

Il brano acquisì ulteriore fama quando fu inclusa nella colonna sonora del film “Easy Rider” del 1969

Nella cultura popolare, questa canzone è spesso associata all’immagine dei biker, in particolare grazie al suo impiego nella colonna sonora del film Easy Rider. È frequentemente descritta come il primo brano heavy metal mai scritto, e si ritiene che abbia persino ispirato il nome del genere musicale stesso. Sebbene queste affermazioni siano ancora oggetto di dibattito, il secondo verso del testo (dove si menziona un “tuono di metallo pesante” – heavy metal thunder, in riferimento al suono prodotto dal rombo delle marmitte delle motociclette) rappresenta il primo utilizzo registrato dell’espressione “heavy metal” in un contesto musicale. Da questo verso, Leonard Mogel trasse ispirazione per dare il nome alla sua rivista artistico-culturale-musicale.

I like smoke and lightnin’
Heavy metal thunder
Racin’ with the wind
And the feelin’ that I’m under

Alcune cover di “Born to Be Wild”

La canzone è stata reinterpretata da numerosi altri artisti e utilizzata in molti film, programmi televisivi e pubblicità, consolidando il suo status di classico del rock. Ecco alcune delle principali band che hanno suonato “Born to Be Wild“:

  1. Slade – La band glam rock britannica ha realizzato una cover di successo nel 1977.
  2. Blue Öyster Cult – Hanno incluso la canzone nel loro album live “On Your Feet or on Your Knees” del 1975.
  3. The Cult – La band rock inglese ha registrato una versione per il film “Less Than Zero” nel 1987.
  4. Slayer – La band thrash metal americana ha realizzato una cover per l’album tributo “Stairway to Heaven/Highway to Hell” nel 1994.
  5. Mötörhead – Hanno spesso eseguito la canzone dal vivo e l’hanno inclusa in alcuni album live.
  6. Hinder – La band rock americana ha registrato una versione per il loro album “Take It to the Limit” del 2008.
  7. Bon Jovi – Hanno occasionalmente suonato la canzone durante i loro concerti.
  8. Krokus – La band hard rock svizzera ha registrato una cover per il loro album “Change of Address” del 1986.
  9. Iced Earth – La band heavy metal americana ha incluso una versione nell’album “Tribute to the Gods” del 2002.
  10. Bruce Springsteen & The E Street Band – Hanno occasionalmente eseguito la canzone dal vivo durante i loro tour.

— Onda Musicale

Tags: The Cult, Bon Jovi, Blue Öyster Cult, Krokus
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