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Inspiral Carpets: la band da cui è partito Noel Gallagher prima di formare gli Oasis

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Inspiral Carpets

Gli Inspiral Carpets sono una band britannica formatasi a Oldham (Manchester), alla fine degli anni ’80. Il loro suono distintivo, caratterizzato dall’uso prominente dell’organo Farfisa, li ha resi una delle band più riconoscibili dell’era Madchester, pur mantenendo una propria identità unica.

Formazione e primi anni (1983-1988)

Gli Inspiral Carpets nacquero nel 1983, inizialmente composti da Graham Lambert (chitarra), Stephen Holt (voce), Tony Feeley (basso) e Craig Gill (batteria). Il nome della band fu scelto casualmente da una T-shirt appartenente alla sorella di Graham. Nei primi anni, la formazione subì diversi cambiamenti, con l’ingresso di Clint Boon alle tastiere nel 1987, che divenne un elemento chiave del loro sound caratteristico.

Nel 1988, Holt lasciò la band e fu sostituito da Tom Hingley alla voce. Nello stesso anno Martyn Walsh subentrò al basso. Questa formazione – Hingley, Lambert, Boon, Walsh e Gill – sarebbe diventata la più nota e di successo della band.

L’ascesa degli Inspiral Carpets e l’era Madchester (1989-1991)

Gli Inspiral Carpets emersero sulla scena nazionale nel 1989 con il singolo “Joe“, che attirò l’attenzione della stampa musicale britannica. Il loro sound, che mescolava elementi di garage rock anni ’60, psichedelia e indie rock contemporaneo, li distingueva dalle altre band Madchester più orientate alla dance.

Il 1990 vide l’uscita del loro album di debutto, “Life“, che raggiunse la posizione numero 2 nelle classifiche britanniche. L’album conteneva hit come “This Is How It Feels” e “She Comes In The Fall“, che cementarono la loro popolarità. Il loro look distintivo, con i caratteristici tagli di capelli a scodella e le T-shirt con il logo “Cool As Fuck“, divenne iconico.

Periodo di maggior successo (1991-1994)

Il secondo album, “The Beast Inside” (1991), mostrò una maturazione del loro sound, con testi più cupi e arrangiamenti più complessi. Sebbene non abbia raggiunto il successo commerciale del debutto, fu ben accolto dalla critica.

Revenge of the Goldfish” (1992) segnò un ritorno a un sound più accessibile e produsse singoli di successo come “Dragging Me Down” e “Two Worlds Collide“. In questo periodo, gli Inspiral Carpets si affermarono come una delle band più popolari della scena indie britannica, con tour sold-out e apparizioni frequenti in TV.

Il quarto album, “Devil Hopping” (1994), vide la band sperimentare ulteriormente il proprio sound, incorporando elementi di dance e elettronica. Nonostante contenesse hit come “Saturn 5“, l’album segnò l’inizio di un declino commerciale.

Declino e prima separazione (1995-2003)

Con il cambiamento del panorama musicale britannico e l’ascesa del Britpop, gli Inspiral Carpets faticarono a mantenere la loro rilevanza. Dopo una pausa, la band si sciolse ufficialmente nel 1995.

Negli anni seguenti, i membri si dedicarono a progetti solisti. Tom Hingley pubblicò album da solista, mentre Clint Boon divenne un DJ di successo a Manchester.

Reunion e attività recente degli Inspiral Carpets(2003-presente)

Nel 2003, la band si riunì per una serie di concerti, con la formazione classica degli anni ’90. Continuarono a esibirsi sporadicamente negli anni successivi, pubblicando anche nuovo materiale come il singolo “Come Back Tomorrow” nel 2007. Nel 2011, ci fu un cambio significativo: Tom Hingley lasciò la band e fu sostituito dal cantante originale Stephen Holt, riportando gli Inspiral Carpets alla loro formazione iniziale.

Nel 2014, la band pubblicò il loro primo album in studio dopo 20 anni, l’omonimo “Inspiral Carpets“, che fu ben accolto dai fan di lunga data. Tragicamente, nel 2016, il batterista Craig Gill morì all’età di 44 anni. La sua scomparsa fu un duro colpo per la band e la comunità musicale di Manchester.

In conclusione

Gli Inspiral Carpets rimangono una parte importante della storia musicale di Manchester. Il loro sound unico, che univa l’organo Farfisa al rock garage e alla psichedelia, li ha resi immediatamente riconoscibili. Hanno influenzato numerosi artisti successivi e sono ricordati come una delle band chiave dell’era Madchester, pur mantenendo una propria identità distinta.

Curiosamente, la band è anche nota per aver avuto Noel Gallagher (futuro Oasis) come loro roadie nei primi anni ’90, contribuendo indirettamente alla formazione di un’altra iconica band di Manchester.

— Onda Musicale

Tags: Noel Gallagher/Liam Gallagher/Oasis/Madchester
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