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Freddie Mercury: fiamma eterna del rock e della libertà creativa

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Freddie Mercury

Milioni di persone sanno chi è Freddie Mercury o hanno cantato almeno una sua canzone nel corso della vita, ma pochi conoscono le sue origini e cosa facesse prima di diventare una tra le rockstar più famose del pianeta.

Allora facciamo un passo indietro nel tempo

Trasferiamoci in Tanzania, nell’isola di Zanzibar, precisamente al Government Hospital di Stone Town, dove il 5 settembre 1946 (cadeva di giovedì) nacque Farrokh Bulsara, il primogenito di Jer e Bomi Bulsara. Scelsero quel nome per il figlio perchè all’epoca era molto di moda tra i Parsi, etnia alla quale appartenevano entrambi i neo genitori. Jer ed il marito Bomi provenivano dal Gujarat, uno stato dell’ India occidentale, e vivevano a Stone Town, dove Bomi lavorava come funzionario della corte suprema del governo britannico.

Il piccolo Farrokh era un bimbo bello e paffuto, dotato di bellissimi occhi scuri vispi e sorridenti, che gli permisero di vincere all’età di un anno un concorso per bambini quando il fotografo locale titolare del Capital Art Studio espose il suo ritratto nella vetrina del proprio nogozio

I primi anni d’infanzia di Farrokh furono molto spensierati. Li visse accanto ai genitori e alla sorellina Kashmira, che nacque quando lui aveva sei anni; frequentò la Zanzibar Missionary School, amava passare il suo tempo libero nelle spiagge più belle dell’isola e spesso anche al porto della città, dove poteva ammirare le navi in partenza che gli facevano sognare mete lontane che avrebbe voluto raggiungere.

Gli piaceva tenersi sempre aggiornato su ciò che succedeva nel mondo, leggeva molte riviste che arrivavano a Zanzibar con almeno un mese di ritardo, ma le notizie erano comunque una novità, le Pop Magazines che raccontavano le storie della musica occidentale erano le sue preferite. Ascoltava ogni genere musicale e molto spesso si esibiva cantando nelle feste tra parenti: si sentiva gratificato perchè veniva sempre apprezzato e proprio il fatto che le persone fossero contente nel sentirlo cantare lo rendeva felice.

Per migliorare l’ istruzione del figlio, Jer e Bomi decisero di iscriverlo al St. Peter’s School, un collegio inglese che si trovava a Panchgani, poco distante da Mumbai

Così, nel dicembre 1955, Farrokh all’età 8 anni dovette lasciare la sua famiglia e il suo calmo paradiso tropicale per trasferisrsi in India nella nuova scuola. Il lungo viaggio, che durò circa 60 giorni, ed il radicale cambimento ambientale furono per lui eventi traumatici.  Pensava alla “reazione da distacco” che avrebbe potuto avere la sorella alla quale era molto legato, alla lontanaza da casa, ed aveva il timore di non essere all’altezza del suo nuovo percorso scolastico, potendo quindi deludere i genitori.

Il 14 febbraio 1955 Farookh entrò al St. Peter e con il passare dei primi mesi si adattò alle nuove condizioni molto severe ed esigenti del college, nel quale era circondato da tanti nuovi amici che per praticità decisero di trasformare il suo nome, chiamandolo Freddie

Essendo la St. Peter una scuola britannica, si praticavano sport quali cricket, rugby e soccer, ma ben presto il giovane Freddie si distinse in altro, fu un egregio velocista, hockeista e addirittura pugile, ma eccelleva soprattutto nel tennis da tavolo di cui divenne più volte campione scolastico. Freddie si dimostrò davvero un ottimo studente, a 12 anni vinse la coppa che lo premiava come miglior alunno della scuola media inferiore, ed era soprattutto dotato di un sorprendente talento per le arti figurative e musicali.

Di ciò se ne accorse anche la zia Sheroo Khory, con la quale Freddie passava molto tempo nella casa della famiglia materna che si trovava nei pressi del college, lei lo spronava a dipingere ma lui prediligeva ritrarre con veloci schizzi amici e parenti per poi passare il resto del tempo ad ascoltare musica. In casa c’erano molti dischi di artisti indiani ed alcuni occidentali, che erano più difficili da reperire.

Il ragazzo non aveva alcuna difficoltà a cantare in modo perfetto una canzone che aveva poco prima ascoltato al grammofono

Anche il preside del St. Peter notò la predisposizione del suo allievo per le arti musicali, tanto da scrivere una lettera ai coniugi Bulsara proponendo loro un piccolo aumento della retta mensile per poter permettere al figlio di approfondire lo studio della musica. La richiesta venne accolta e così Freddie cominciò a studiare solfeggio e pianoforte: si applicò nelle lezioni con assoluta passione e determinazione, riuscendo ad ottenere il diploma di quarto grado sia in teoria che pratica. Fece anche parte del coro della scuola ed inoltre partecipò a molte rappresentazioni teatrali.

Esattamente in questo periodo, nel 1958, formò insieme a quattro compagni del college il suo primo gruppo musicale “The Hectics”, di cui Freddie era il pianista; la band si esibiva esclusivamente durante feste ed eventi del St. Peter: non venne infatti permesso loro di farlo al di fuori dell’ ambito scolastico

Il repertorio degli Hectics era formato da canzoni di Cliff Richard, Elvis Presley, Pat Boone, Little Richard e ben presto i membri della band divennero gli idoli di tutti i ragazzi e le ragazze del college. Anche gli insegnanti di musica diventarono loro fan, ad ogni concerto il pubblico andava in visibilio. Il gruppo durò 4 anni e poi si sciolse.

Freddie continuò con i suoi studi e a 16 anni, nel 1962, superò a pieni voti gli esami di primo grado. Abbandonò però il St. Peter School il 25 febbraio 1963, non avendo passato l’esame di ammissione al decimo anno. Decise perciò di tornare dai genitori a Zanzibar, dove si concesse una pausa trascorrendo il suo tempo con amici nei i vari luoghi caratteristici dell’isola.

Nel 1963 a Zanzibar ci furono gravi problematiche politiche tra le varie colonie di diversa etnia, vennero indette le elezioni per decidere chi dovesse prendere il potere e la situazione degenerò finchè nei primi mesi del 1964 scoppiò la rivoluzione che portò alla nascita dello stato della Tanzania

La maggior parte degli inglesi e degli indiani dovette fuggire dall’isola per ragioni di sicurezza: tra questi ci fu anche la famiglia Bulsara, che con pochi bagagli al seguito si diresse verso la Gran Bretagna e si stabilì in una piccola casa a Feltham, nel Middlesex.

La nuova condizione in cui si trovarono Jer ed il marito Bomi con i figli Freddie e Kashmira era completamente diversa da quella molto agiata che avevano appena lasciato in Africa: dovettero rimboccarsi le maniche e trovare lavoro nel luogo in cui vivevano ora. Freddie era diciassettenne e aveva deciso di iscriversi alla scuola d’ Arte, ma per poterlo fare gli serviva assolutamente un diploma di secondo grado, così dovette prima frequentare il politecnico di Isleworth e nella primavera del 1966 si diplomò in Arte col massimo dei voti.

Durante i due anni di studio fece alcuni lavoretti per non essere di peso alla famiglia

Trovò un impiego ai magazzini alimentari dell’aeroporto di Heathrow: doveva spostare pesanti scatoloni nelle diverse aree. Alcuni suoi colleghi lo deridevano per via delle sue mani molto esili, ma Freddie rispondeva a tono, spiegando che erano così perchè lui era un musicista e un giorno sarebbe diventato famoso! Ovviamente nessuno considerava in modo serio le sue affermazioni.

Nel settembre 1966 venne ammesso all’Ealing College of Art di Londra, dove iniziò un corso di illustrazione grafica, e contemporaneamente si trasferì in un appartamento che condivideva con un amico nel quartiere di Kensington, zona della città che veniva considerata dagli artisti di quel periodo come punto strategico di una certa importanza, perchè proprio lì c’erano il Kensington Market e la nota boutique Biba, posti frequentati da personaggi alla moda e famosi.

Il look di Freddie iniziò a cambiare, seguendo gli stili del momento

Amava vestirsi di bianco, una scelta molto singolare per un ragazzo che studiava in una scuola d’Arte, dove tutti sceglievano abbigliamenti molto colorati. Si fece pure crescere i capelli, cosa che piacque per nulla ai suoi genitori, ma alla fine la accettarono! Sempre all’Ealing College si iscrisse anche ad un corso di moda. Disegnava abiti da passerella curandoli in ogni loro singolo dettaglio: a volte per confezionare i modelli utilizzava di nascosto le tovaglie in lino che mamma Jer si era portata con sè da Zanzibar, facendola andare su tutte le furie!

Dedicava anche molto tempo alla realizzazione dei ritratti degli attori più amati di Hollywood e delle rockstar più note

Quando divenne un appassionato ammiratore di Jimi Hendrix fece centinaia di bozzetti in cui lo ritraeva in tutte le sue pose e con essi tappezzava la sua stanza oppure li vendeva ai fan che impazzivano per l’eccentrico chitarrista. Freddie divenne molto amico di Tim Staffel, un suo compagno di college che era il bassista e cantante degli Smile, un gruppo abbastaanza conosciuto ed apprezzato nel giro artistico dell’epoca. Tim era accompagnato da Roger Meddows-Taylor alla batteria e da Brian May alla chitarra elettrica ed acustica.

Molto spesso Freddie presenziava ai loro concerti in veste di fan, divenne amico di tutta la band e provava profondo rispetto ed ammirazione per la loro professionalità, tanto da desiderare di poter diventare un possibile nuovo membro degli Smile

Prima di investire tutte le energie nel campo musicale decise di impegnarsi a 360 gradi negli studi e nel 1969 finalmente conseguì l’ambito diploma in “disegno ed arte grafica”, che equivaleva ad una laurea. Nell’estate dello stesso anno venne presentato agli Ibex, un trio blues di Liverpool, trasferitosi a Londra in cerca di notorietà, al quale Freddie si unì in qualità di cantante. In pochi giorni imparò tutta la scaletta del gruppo e si esibì per la prima volta a Bolton il 23 agosto del 1969 e successivamente il 25 agosto nel Queen’s Park di Bolton in un concerto all’ aperto.

Era già dotato di una grande voce, con una incredibile estensione, ma non era ancora in grado di gestirla nel migliore dei modi

I componenti degli Smile e degli Ibex divennero molto amici e decisero perfino di condividere gli appartamenti in cui abitavano; inoltre, Freddie e Roger rilevarono assieme una bancarella al Kensington Market in cui vendevando inizialmente ritratti ed altri ogetti artistici creati dagli amici dell’ Ealing College, per poi passare alla commercializzazione di vestiti vintage, alcuni in originale stile vittoriano, oltre a stole, sciarpe, guanti e molti altri accessori del genere.

Gli affari andarono discretamente bene e permisero loro di raggranellre qualche soldo per poter “investire” sulle loro reciproche band, che continuarono ad esibirsi in piccole tournèe. Sia gli Ibex che gli Smile, nonostante lavorassero sodo, passarono dei periodi moldo duri, tanto che la prima band apparì per l’ ultima volta in pubblico il 9 settembre 1969 in un piccolo club di Liverpool. Nella stessa sera gli Smile fecero un concerto nella medesima cittadina e pare che May e Taylor invitarono Freddie a suonare degli specifici brani in scaletta, ma i loro destini non si dovevano ancora incrociare artisticamente.

Negli ultimi mesi del 1969 Freddie ottenne il posto come voce solista dei Sour Milk Sea, ma tutto finì di li a poco, così dopo l’ennesima delusione decise di riprendere in mano il suo diploma di grafico girando varie agenzie, con la speranza che potessero prendere in considerazione le sue doti artistiche di illustratore.

Venne assunto da Austin Knight come disegnatore per riviste, libri e quotidiani, ma arrivò solo un ingaggio

Avrebbe dovuto illustrare un libro per ragazzi, iniziò il lavoro, ma il librò non fu mai pubblicato. Tentò anche la strada di artista grafico freelance, ma non ebbe successo, quindi capì che doveva assolutamente concentrare tutte le sue energie nel campo musicale e così fondò un suo gruppo, i Wreckage, dove lui aveva naturalmente il ruolo di cantante.

Il concerto d’esordio si svolse all’Ealing College of Art agli inizi del 1970 ed ebbe un discreto successo

Successivamente ci fu la seconda esibizione all’Imperial College di Londra, in cui la band faceva da spalla agli Iron Butterfly, una tra le prime formazioni heavy metal. Infine suonarno per altre due date, ma per mancanza di richieste di concerti nei locali nel marzo dello stesso anno il gruppo si sciolse. Freddie si vestiva in modo molto eccentrico e si comportava come una star anche se non lo era, le persone che gli stavano accanto lo trattavano come tale, intorno a lui aleggiava un alone di mistero, molti si avvicinavano solo per farsi vedere in sua compagnia, venivano influenzati dal personaggio che si era costriuto. In realtà dietro quella maschera si nascondeva la timidezza che si portava dietro fin da bambino e che lo ha accompagnò per il resto della sua vita.

Continuò a seguire gli Smile, fu anche presente nella sala di registrazione della Trident quando il gruppo registrò il primo singolo, Earth/Step On Me, che nel maggio1969 venne pubblicato negli Stati Uniti dalla Mercury Records, ma non ebbe il successo sperato e questo fu uno dei motivi per cui Tim Staffel decise di abbandonare la band.

Roger Taylor e Brian May rimasero improvvisamente orfani del loro cantante-bassista. Freddie fece ai suoi due amici musicisti una proposta, dicendo semplicemente “se volete posso sostituirlo io”…. Ciò che accadde in seguito è ormai storia della musica contemporanea.

(articolo di Irene Zenarolla – link)

— Onda Musicale

Tags: Elvis Presley/Queen/Freddie Mercury/Cliff Richard/Little Richard
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