I Gate66, duo proveniente dal 2096, tornano in pista con un brano dance pop che unisce sonorità elettriche a testi poetici.
Con “Al mattino” i Gate66 invitano l’ascoltatore a un viaggio introspettivo e a una riflessione sul presente. Abbiamo rivolto loro alcune domande.
Ciao Gate66, bentornati su Onda Musicale! Vi abbiamo conosciuti con “La tecnica del doppio”, il vostro primo singolo, ed è quasi passato un anno da quel giorno. Come sono cambiate le cose nel frattempo?
“Procediamo a “passi lunghi e ben distesi”. Del resto, come viene spesso ripetuto, il percorso musicale è una via: ma si tratta di una maratona e non uno sprint. Il terzo singolo 747 ed il suo remix hanno entrambi rotto il famoso muro dei mille ascolti e pensiamo di potere fare meglio.”
Tra le varie novità c’è anche il singolo “Al Mattino”, ci volete raccontare il significato di questo brano e come è nato?
“Dovrebbe essere una cosa stile “inno poetico al divenire moderno nelle società europee della seconda metà degli anni 20 mischiato alle pressanti preoccupazioni per i macro stati bianchi dettate dal mutamento climatico, geo politico e finanziario dell’epoca (Tanichelli 2061)”. Detta in altre parole, un giorno, al mattino appunto, ho detto a Bruno J: “Bru, c’è questa base 80, scriviamo un bel testo per noi supergiovani che parli delle difficoltà odierne della società e di temi finanziari” e lui mi ha risposto: “ Tranquillo ci penzo io” aggiungendo con una risatina “lasciati servire…”. Per il resto, la traccia l’abbiamo composta un anno fa e mixata a gennaio 24. Abbiamo fatto anche un remix che uscirà a ottobre.”
La vostra musica è accompagnata spesso da videoclip musicali realizzati con l’AI, come mai questa scelta?
“Bella domanda: in effetti la ns. musica da sempre è accompagnata da video e clips generati con vari tools Ai (Kaiber, PikaLabs, Runway). Che ora come ora si vede che i soggetti non sono autentici. Ma diciamo tra un 2 o 3 anni non più. In realtà, già adesso circola materiale generato text to video, praticamente impossibile da riconoscere dal girato autentico. Una bega non da poco per gli archivisti del futuro. Per le immagini di clip e video, spessissimo “attingiamo” al repertorio del digital creator svedese, Fredrik Jonsson, che secondo noi ha un “tocco” veramente speciale nel mischiare immagini iperealistiche di persone, animali e paesaggi a situazioni totalmente irreali. Spesso condividiamo le serie sul nostro profilo FB perche riteniamo il suo stile affinevalla nostra musica. Come atmosfere, ricorda molto Simon Stålenhag, l’autore di “Tales from the Loop”. E cmq, venerdì 13 settembre (sì, come in Spazio 1999) esce il video di “Al mattino” che invitiamo tutti a vedere anche per capire meglio il senso di quanto appena detto e per scoprire un easter egg celato nei credits finali del video che si ricollega ad un riferimento nel testo della canzone.”
Fin dalla prima volta ci avete detto che siete un duo proveniente dal 2096 e che avete affrontato diverse avventure. Sembra una storia perfetta per essere raccontata con i fumetti. Ci avete mai pensato?
“Fumetti: abbiamo letto macelli di roba “sin da pimpi” di Walt Disney, Sidney Jordan, Stan Lee e Jack Kirby, tutti i sudamericani di Lanciostory (Breccia ecc.), Art Spiegelmaan, Crumb, Magnus, Bonvi, Silver, Andrea Pazienza, Tamburini & Liberatore, e FILIPPO SCOZZARI, che riteniamo un vero nume tutelare e che ci fregiamo dell’onore di avere tra i ns. followers su Instagram. Si, sarebbe bellissimo fare fumetti e avremmo pacchi di storie da raccontare ma non esiste il tempo per farlo in maniera decente ed organica.”
Visto che venite dal futuro, che consiglio potete darci per risollevare le sorti della musica e non solo?
“Creare musica da soli o in compagnia (ma non di Bot). Avere cura di stessi e dell’ambiente. Investire in riserve di valore sane che possano rivalutarsi nel lungo periodo. E seguire i Gate 66 con le loro “Schegge di un futuro diversamente probabile”, che non guasta mai!
Grazie per l’intervista
I Gate66 sono su Instagram e YouTube. Qui un precedente articolo sulla band.