È il 1975 ed i Pink Floyd danno alle stampe il loro celeberrimo album “Wish You Were Here”, nono disco dello storico gruppo inglese, contenente l’omonima title track in onore del mai dimenticato Syd Barrett.
Tra i brani non vanno dimenticate le bellissime “Shine On You Crazy Diamond” e “Welcome to the Machine” oltre che alla stupenda title track.
È un delicato brano acustico con una sequenza di accordi impreziosita dall’assolo di chitarra dell’ispiratissimo David Gilmour. Dopo più di quarant’anni è uscita un’altra versione della stessa canzone che vede l’assolo di Gilmour sostituito da quello del violinista e compositore francese Stéphane Grappelli che, nel 1975, era nello studio accanto a quello in cui i Floyd stavano registrando il disco.
Da ricordare che Grappelli ha anche suonato con il famoso chitarrista jazz Django Reinhardt. In aggiunta a questo cliccate su questo link per ascoltare la versione e guardare il video del loro album perduto, “Household Objects”, una sorta di esperimento che si colloca tra “The Dark Side of the Moon” e “Wish You Were Here”.