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My Bloody Valentine: genialità sperimentale e innovazione ipnotica per i pionieri dello shoegaze

My Bloody Valentine

I My Bloody Valentine sono una band che ha rivoluzionato il panorama musicale degli anni ’80 e ’90, diventando pionieri del genere shoegaze e influenzando generazioni di musicisti a venire. La loro storia è un viaggio attraverso l’innovazione sonora, la sperimentazione e la ricerca costante della perfezione artistica.

La band My Bloody Valentine nacque a Dublino (Irlanda) nel 1983, fondata da Kevin Shields e Colm Ó Cíosóig. Inizialmente, il gruppo si formò come un duo post-punk, ma presto si allargò con l’ingresso di Tina Durkin alle tastiere e Dave Conway alla voce. Questi primi anni videro la band muoversi in un territorio musicale ancora incerto, oscillando tra influenze punk e gothic rock.

Il 1985 segnò un punto di svolta con l’uscita del loro primo EP, “This Is Your Bloody Valentine“. Nonostante il sound ancora acerbo, l’EP mostrava già i primi segni di quella che sarebbe diventata la caratteristica distintiva della band: un’attenzione quasi ossessiva al suono e alle texture sonore. Nello stesso anno, Tina Durkin lasciò la band e fu sostituita da Debbie Googe al basso.

Il vero cambiamento arrivò nel 1987, quando Dave Conway lasciò il gruppo e fu sostituito da Bilinda Butcher alla voce e alla chitarra. Questa nuova formazione segnò l’inizio di una nuova era per i My Bloody Valentine. Il loro sound iniziò a evolversi verso quello che sarebbe diventato noto come shoegaze, un genere caratterizzato da muri di suono distorti, melodie eteree e voci sussurrate quasi sommerse dalle chitarre.

L’EP “You Made Me Realise”, uscito nel 1988, fu il primo vero assaggio di questo nuovo sound

La title track, in particolare, divenne un inno dello shoegaze, con il suo riff di chitarra ipnotico e la sezione centrale di puro rumore che si estendeva per minuti durante le esibizioni dal vivo.

Ma fu con l’album “Isn’t Anything” del 1988 che i My Bloody Valentine si affermarono definitivamente come una forza innovativa nel panorama musicale indipendente. L’album mescolava melodie pop con un suono denso e stratificato, creando un’esperienza sonora del tutto nuova. Le tecniche di registrazione non convenzionali e l’uso innovativo degli effetti per chitarra di Kevin Shields diedero vita a un sound che sembrava fluttuare tra il sogno e la realtà.

Tuttavia, fu il loro capolavoro del 1991, “Loveless”, a cementare il loro status di leggenda

L’album, che richiese due anni di registrazione e quasi mandò in bancarotta la loro etichetta Creation Records, è considerato uno dei dischi più influenti degli anni ’90. “Loveless” spinse ancora oltre i confini del suono, creando un paesaggio sonoro denso e avvolgente che sembrava sfidare le leggi della fisica. Brani come “Only Shallow” e “Sometimes” divennero istantaneamente dei classici, rappresentando l’apice dell’estetica shoegaze.

Dopo l’uscita di “Loveless”, i My Bloody Valentine entrarono in un lungo periodo di silenzio

Kevin Shields, perfezionista all’estremo, lottò per anni con il peso delle aspettative per un seguito degno di “Loveless“. La band si sciolse ufficialmente nel 1997, anche se Shields continuò a lavorare su nuova musica in solitaria.

Per oltre due decenni, i fan attesero pazientemente nuova musica dei My Bloody Valentine. La band si riunì per una serie di concerti nel 2008, rinfocolando le speranze dei fan. Finalmente, nel 2013, in modo del tutto inaspettato, la band pubblicò “m b v“, il loro terzo album in studio. L’album, uscito inizialmente solo in formato digitale sul sito web della band, fu accolto con entusiasmo dalla critica e dai fan, dimostrando che i My Bloody Valentine non avevano perso nulla della loro magia sonora.

Nel corso degli anni, l’influenza dei My Bloody Valentine si è estesa ben oltre i confini dello shoegaze

Il loro approccio innovativo al suono e alla produzione ha influenzato artisti di generi diversi, dal rock alternativo all’elettronica sperimentale. La loro musica continua a essere scoperta e apprezzata da nuove generazioni di ascoltatori, confermando il loro status di band di culto.

I My Bloody Valentine rimangono una presenza enigmatica nel panorama musicale. La loro riluttanza a conformarsi alle norme dell’industria musicale, la loro ricerca ossessiva della perfezione sonora e la loro capacità di creare musica che sfida le convenzioni continuano a renderli una delle band più affascinanti e influenti degli ultimi decenni.

Formazione attuale

  • Kevin Shields – chitarra, voce (1983 – 1997; 2007 – presente)
  • Colm O’Ciosoig – batteria (1983 – 1997; 2007 – presente)
  • Debbie Googe – basso (1985 – 1997; 2007 – presente)
  • Bilinda Butcher – voce, chitarra (1987 – 1997; 2007 – presente)

Ex componenti

  • Dave Conway – voce (1983 – 1987)
  • Tina Durkin – tastiera (1983 – 1985)

— Onda Musicale

Tags: shoegaze
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