I Galaxie 500 sono stati una alternative rock band americana emersa sulla scena musicale indipendente alla fine degli anni ’80.
La band si formò a Boston nel 1987, quando tre studenti della Harvard University – Dean Wareham (voce e chitarra), Naomi Yang (basso) e Damon Krukowski (batteria) – decisero di unire le forze per creare musica insieme.
Il nome della band fu scelto casualmente, ispirato da un modello di automobile Ford degli anni ’60, il che rifletteva in qualche modo la loro estetica retrò e l’approccio nostalgico alla musica. Fin dall’inizio i Galaxie 500 si distinsero per il loro sound unico, caratterizzato da tempi lenti, melodie sognanti e l’uso estensivo di riverbero e feedback.
Il trio iniziò a suonare nei club locali di Boston, attirando rapidamente l’attenzione della scena indie
Nel 1988 registrarono il loro primo singolo, “Tugboat“, che fu pubblicato dalla piccola etichetta indipendente Aurora Records. La canzone, con la sua melodia ipnotica e il testo enigmatico, catturò immediatamente l’attenzione degli ascoltatori più attenti e divenne un classico istantaneo della scena indie.
Incoraggiati dal successo del singolo, i Galaxie 500 entrarono in studio per registrare il loro album di debutto, “Today“, che fu pubblicato nel 1988. L’album, prodotto da Kramer (noto per il suo lavoro con i Bongwater e i Low), catturava perfettamente l’essenza della band: le atmosfere eteree, la voce languida di Wareham e le strutture musicali minimaliste ma potenti. “Today” fu accolto con entusiasmo dalla critica e contribuì a consolidare la reputazione della band come pionieri di quello che sarebbe stato poi definito “slowcore” o “dream pop“.
Il secondo album, “On Fire”, uscì nel 1989 e è considerato da molti il capolavoro dei Galaxie 500
L’album espandeva il suono del gruppo, incorporando arrangiamenti più complessi e una produzione più raffinata, pur mantenendo l’atmosfera intima e sognante che li caratterizzava. Brani come “Blue Thunder” e “Strange” divennero veri e propri inni per gli appassionati di indie rock.
Nel 1990 la band pubblicò il loro terzo e ultimo album in studio, “This Is Our Music“. Il disco mostrava un’ulteriore evoluzione del loro suono, con l’aggiunta di elementi più sperimentali e una maggiore confidenza compositiva. La cover di “Listen, the Snow Is Falling” di Yoko Ono, con la voce eterea di Naomi Yang, divenne uno dei momenti più memorabili dell’album.
Nonostante il crescente successo critico e il seguito di fan sempre più numeroso, le tensioni interne alla band cominciarono a emergere. Dean Wareham, in particolare, sentiva di voler esplorare nuove direzioni musicali. Nel 1991, poco prima di un tour europeo programmato, Wareham annunciò la sua decisione di lasciare la band, segnando di fatto la fine dei Galaxie 500.
La separazione fu dolorosa per i fan e gli altri membri della band
Krukowski e Yang continuarono a fare musica insieme come Damon & Naomi, mentre Wareham formò i Luna e successivamente intraprese una carriera solista. Negli anni successivi allo scioglimento, l’influenza dei Galaxie 500 è cresciuta costantemente. La loro musica ha ispirato innumerevoli band indie, e il loro approccio al songwriting e alla produzione ha avuto un impatto importante sulla scena musicale indipendente. Le ristampe dei loro album e la pubblicazione di materiale inedito e live hanno contribuito a mantenere vivo l’interesse per la band e a introdurre la loro musica a nuove generazioni di ascoltatori.
Oggi, i Galaxie 500 sono ricordati come una delle band più influenti e innovative del loro tempo, precursori di generi come lo slowcore e il dream pop, e un esempio di come una carriera breve ma intensa possa lasciare il segno nella storia della musica.